La prossima tra le mostre itineranti della Fondazione Trussardi a Milano sarà nell’affascinante Palazzo Morando
È dedicato alle pratiche artistiche ispirate all’invisibile, all’automazione psichica e alla trance come modalità di creazione il progetto espositivo che prende le mosse dalla storia della Contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini che tra Otto e Novecento raccolse una vasta biblioteca su temi occultistici, spiritici e alchemici

Utopie, derive mentali e alternative radicali alla razionalità dominante. La nuova mostra annunciata dalla Fondazione Nicola Trussardi – in programma dall’8 ottobre al 30 novembre 2025 – si propone di raccontare come attraverso i secoli pratiche considerate eccentriche abbiano scardinato convenzioni artistiche e sociali, opponendosi alle gerarchie di genere, alle autorità scientifiche e ai limiti del pensiero razionale.
La storia di Palazzo Morando e la collezione della Contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini
E al centro della narrazione c’è in primis la stessa sede espositiva, Palazzo Morando, oggi museo dedicato alla storia della città di Milano ma un tempo residenza della Contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini (Alessandria d’Egitto, 1876 – Vedano al Lambro, Monza Brianza, 1945), che tra Otto e Novecento raccolse una vasta biblioteca su temi occultistici, spiritici e alchemici, oggi custoditi all’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana. Il titolo, Fata Morgana: memorie dell’invisibile, rimanda al mito arturiano che vuole Fata Morgana una maga potente, ambigua, sospesa tra bene e male, ma anche simbolo moderno di indipendenza femminile e ribellione ai codici imposti. Ma a questo riferimento si aggiunge anche l’omonimo poema scritto nel 1940 da André Breton, iniziatore del surrealismo, che da sempre guardava al soprannaturale come terreno fertile per liberare l’inconscio e sovvertire la logica razionale.
![Diego Marcon, La Gola , 2024 [Still] / video digitale trasferito da pellicola 35mm, animazione CGI, colore, suono / Durata: 22 min 22 sec / © Diego Marcon. Per gentile concessione dell'artista; quartier generale di Sadie Coles, Londra; Galerie Buchholz, Berlino/Colonia/New York; Kunstverein Amburgo; Kunsthalle Vienna; e Centre d'Art Contemporain Genève per BIM '24](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2025/06/unnamed-32-1024x770.jpg)
La missione culturale della Fondazione Nicola Trussardi
“Con Fata Morgana la Fondazione Nicola Trussardi rinnova la propria vocazione a esplorare territori artistici inattesi e a dare spazio a narrazioni alternative, portando l’arte contemporanea oltre i confini tradizionali. Dopo progetti come La Grande Madre e La Terra Inquieta, ci confrontiamo oggi con il potere perturbante dell’invisibile: in un’epoca attraversata da nuove forme di spiritualità e di ricerca interiore, abbiamo scelto di indagare come ciò che sfugge alla vista continui a segnare profondamente la storia dell’arte e a interrogare il presente. Non è un caso che il poema Fata Morgana di André Breton sia stato scritto nel 1940: nei momenti più bui, il bisogno di immaginare un altrove e di riconnettersi a dimensioni invisibili si fa più urgente. Questo progetto nasce dall’incontro tra visioni radicali e sensibilità eccentriche, in un intreccio di arte, scienza e ignoto che interpreta pienamente la missione culturale della Fondazione”, dichiara Beatrice Trussardi, Presidente della Fondazione Nicola Trussardi.

Gli artisti in mostra a Palazzo Morando
Dai disegni automatici agli oggetti rituali, dalle fotografie spiritiche alle installazioni contemporanee, al centro del percorso espositivo c’è un nucleo eccezionale di 16 opere di Hilma af Klint, artista svedese riscoperta solo di recente e oggi considerata tra le vere pioniere dell’astrazione. Le sue tele, guidate secondo le sue stesse parole da entità spirituali, anticipano di anni i lavori di Kandinsky e Mondrian. Accanto a lei altre straordinarie figure come Georgiana Houghton, Emma Kunz, Hélène Smith, Eusapia Palladino e Augustine Lesage, ma anche Carol Rama, Man Ray, Pierre Klossowski e le voci contemporanee di Judy Chicago, Marianna Simnett, Diego Marcon e Chiara Fumai.

L’invito della Fondazione Nicola Trussardi
“Con una selezione di oltre cinquanta figure tra intellettuali, artiste e artisti storici e contemporanei, la Fondazione Nicola Trussardi, attraverso Fata Morgana: memorie dall’invisibile, invita a ripensare il ruolo del margine, dell’inspiegabile e del visionario nella creazione artistica, affidando il progetto a un team curatoriale di grande esperienza internazionale, che vanta per la prima volta in Italia ben due ex Direttori della Biennale di Venezia, e facendo di Palazzo Morando un portale per accedere a dimensioni altre, sospese tra passato e presente, tra immaginazione e realtà”, concludono dalla Fondazione.
Caterina Angelucci
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