Le mostre da vedere durante le vacanze di Natale 2025 a Madrid e Barcellona

Nei musei e nelle fondazioni delle due principali città spagnole sono tante le proposte, con la pittura e il disegno a fare da protagonisti. Ma non mancano la video arte e la fotografia. Ecco quali mostre vedere a Madrid e Barcellona durante le feste 2025

Chi tra Natale, Capodanno e l’Epifania passerà per Madrid o Barcellona, può godersi le tante mostre che le due città spagnole offrono in questa stagione. Nei musei della capitale spagnola vengono celebrati tanti protagonisti della storia dell’arte, da Anton Raphael Mengs a Robert Rauschenberg, con un’attenzione anche per i nomi femminili: dalla regina ed eccellente collezionista Isabella Farnese alla pittrice novecentesca Maruja Mallo. A Barcellona trova più spazio il contemporaneo, tra mostre collettive, attenzione per i temi del momento e arte digitale. Ma non mancano, comunque, esposizioni dedicate a grandi personaggi del passato, come Alfred Jarry.

Vittoria Caprotti

Mostre da vedere a Madrid a Natale 2025

Museo Reina Sofía
Al Reina Sofía sono in corso tre personali che si muovono tra pittura e installazione. La mostra dedicata alla pittrice Maruja Mallo celebra una delle protagoniste della “Generazione del ‘27”, della quale facevano parte anche figure come Federico García Lorca, María Zambrano e Salvador Dalí. Organizzata cronologicamente, la retrospettiva illustra la visione del mondo di Mallo: una visione nuova in quegli anni non solo perché femminile, ma perché propria di una donna moderna, attiva e libera. La quarantennale carriera di Juan Uslé è, poi, ripercorsa con la sua prima personale nel museo, esplorando la permeabilità dei tradizionali raggruppamenti di opere dell’artista, osservando i legami esistenti tra le varie serie. Infine, con la sua installazione site- specific Oliver Laxe inaugura un nuovo spazio del museo, Espacio 1, dedicato agli artisti che sperimentano con il video e il cinema.

Madrid // fino al 16 marzo 2026
Maruja Mallo. Mask and Compass
MUSEO REINA SOFÍA
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Madrid // fino al 20 aprile 2026
Oliver Laxe. HU/ُهو◻. Dance as if no one were watching you
MUSEO REINA SOFÍA
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Madrid // fino al 20 aprile 2026
Juan Uslé. That Ship on the Mountain
MUSEO REINA SOFÍA
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Maruja Mallo: Máscara y compás, Museo Reina Sofia, Madrid
Maruja Mallo: Máscara y compás, Museo Reina Sofia, Madrid

Museo Nacional Thyssen-Bornemisza
Al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, tra mostre temporanee ed esposizioni speciali, sono ben cinque gli allestimenti visitabili, e i grandi nomi campeggiano. Warhol e Pollock sono i protagonisti di un dialogo che rilegge le loro opere evidenziando i rapporti e i debiti dell’artista Pop nei confronti del padre dell’Action Painting; Picasso e Klee sono, invece, al centro della mostra sulla collezione Heinz Berggruen di Berlino, i cui capolavori sono arrivati nella capitale spagnola. E, poi, ancora Degas, di cui viene esposto un disegno dopo il lungo restauro durato un anno e realizzato dal dipartimento di restauro e conservazione del museo. Completano la cinquina di mostre “Half of the world. Women in Indigenous Mexico”, che presenta il corredo funebre di una regina Maya, e “Listening All Night To The Rain” di John Akomfrah, una video installazione che combina documentazione geopolitica e fiction per dare voce a chi ha vissuto e vive la diaspora britannica.

Madrid // fino al 25 gennaio 2026
Warhol, Pollock and other American spaces
MUSEO NACIONAL THYSSEN-BORNEMISZA
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Madrid // fino al 1° febbraio 2026
Picasso and Klee in the Heinz Berggruen Collection
MUSEO NACIONAL THYSSEN-BORNEMISZA
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Madrid // fino al 1° marzo 2026
Edgar Degas. At the Milliner’s
MUSEO NACIONAL THYSSEN-BORNEMISZA
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Madrid // fino al 22 marzo 2026
Half of the World. Women in Indigenous Mexico
MUSEO NACIONAL THYSSEN-BORNEMISZA
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Madrid // fino all’8 febbraio 2026
John Akomfrah. Listening All Night To The Rain
MUSEO NACIONAL THYSSEN-BORNEMISZA
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John Akomfrah. Listening All Night To The Rain, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
John Akomfrah. Listening All Night To The Rain, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid

Museo del Prado
Al Museo del Prado il protagonista assoluto è il ‘700 con le due mostre “The Female Perspective III. Queen Isabella Farnese (1692–1766) and the Museo del Prado” e “Anton Raphael Mengs (1728-1779)”, due figure centrali, in modi diversi, per l’arte e la cultura nell’Europa del XVIII secolo. La regina Isabella Farnese fu una grande collezionista: la sua collezione contava quasi mille dipinti, di cui più di un terzo costituisce oggi una parte fondamentale delle raccolte del Prado. Mengs, invece, fu una delle figure centrali del Neoclassicismo e la mostra di Madrid ne ripercorre l’opera mettendola in dialogo anche con i lavori di altri autori, sia contemporanei a lui che del passato.

Madrid // fino al 24 maggio 2026
The Female Perspective III. Queen Isabella Farnese (1692-1766)
MUSEO DEL PRADO
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Madrid // fino al 1° marzo 2026
Anton Raphael Mengs (1728-1779)
MUSEO DEL PRADO
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The Female Perspective III. Queen Isabella Farnese (1692-1766), Museo del Prado, Madrid
The Female Perspective III. Queen Isabella Farnese (1692-1766), Museo del Prado, Madrid

Fundaciòn MAPFRE
Alla Fundaciòn MAPFRE le due mostre del momento sono dedicate al pittore Raimundo de Madrazo e al fotografo Edward Weston. Nato nel 1841, Raimundo de Madrazo seguì le orme del padre e del nonno, entrambi artisti, ma a differenza loro sviluppò tutta la sua carriera tra Parigi e gli Stati Uniti, iniziando a viaggiare quando aveva 20 anni. La mostra è un tentativo di riscoprire una figura di fatto snobbata dalla critica e dalla storia dell’arte. La mostra dedicata a Edward Weston, invece, propone quasi 200 fotografie divise in sette sezioni da cui emerge con chiarezza come questo autore sia stato tra i padri della fotografia moderna nel periodo tra le due guerre mondiali.

Madrid // fino al 18 gennaio 2026
Raimundo de Madrazo
FUNDACION MAPFRE
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Madrid // fino al 18 gennaio 2026
Edward Weston. La materia de las formas
FUNDACION MAPFRE
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Edward Weston. La materia de las formas, Fundaciòn MAPFRE, Madrid
Edward Weston. La materia de las formas, Fundaciòn MAPFRE, Madrid

Fundaciòn Juan March
La Fundaciòn Juan March dedica una mostra a Robert Rauschenberg nel centenario dalla nascita: “Robert Rauschenberg. The Use of Images” rilegge l’intera opera dell’artista statunitense come se tutti i suoi lavori fossero frutto di una pratica fotografica. Del resto, Rauschenberg iniziò a usare la macchina fotografica durante gli anni del college e a partire dal 1962 usò la serigrafia per trasferire le immagini direttamente sulla tela, mentre dal 1983 iniziò a lavorare principalmente con istantanee scattate da lui. Questa appropriazione delle immagini era estremamente innovativa e si basava su una mancanza di gerarchia, vicina al suo concetto di “ordine casuale”.

Madrid // fino al 18 gennaio 2026
Robert Rauschenberg. The Use of Images
FUNDACION JUAN MARCH
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Robert Rauschenberg. The Use of Images, Fundaciòn Juan March, Madrid
Robert Rauschenberg. The Use of Images, Fundaciòn Juan March, Madrid

Mostre da vedere a Barcellona a Natale 2025

Museo di Arte Contemporanea – MACBA
Attraverso le opere di un centinaio di artisti, la mostra “Progettare un pianeta nero. L’arte e la cultura della Pan-Africa” è la prima grande mostra internazionale che analizza le manifestazioni culturali del panafricanismo dagli anni Venti del secolo scorso fino a oggi. Prendendo come punto di partenza la data del primo Congresso Panafricano (1919), l’esposizione racconta il panafricanismo come un insieme di idee e visioni di un mondo che è esistito senza esser stato, però, mai propriamente narrato in forme artistiche.

Barcellona // fino al 6 aprile 2026
Projectar un planeta negre. L’art i la cultura de Panàfrica
MACBA
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Museu Nacional d’Art de Catalunya – MNAC
Disegni, illustrazioni e fumetti della prima metà del Novecento sono protagonisti delle due mostre del MNAC: “Ink against Hitler. Mario Armengol, cartonist during the Second World War” e “Drawings from the Museu Nacional. Sparks of the War (1914–1918)”. Mario Armengol fu l’unico artista catalano che lavorò in modo massiccio per la propaganda britannica e degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, realizzando circa 2000 vignette e caricature per il Ministero dell’Informazione britannico. La mostra presenta una selezione dei suoi lavori originali e dialoga con l’altra esposizione, che evidenzia come vignette e caricature già durante la Prima Guerra Mondiale servissero sia agli artisti sia ai lettori come mezzo per superare le paure e le incertezze del momento.

Barcellona // fino all’11 gennaio 2026
Ink against Hitler. Mario Armengol, cartonist during the Second World War
MNAC
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Barcellona // fino all’11 gennaio 2026
Drawings from the Museu Nacional. Sparks of the War (1914-1918)
MNAC
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Ink against Hitler. Mario Armengol, cartonist during the Second World War, MNAC, Barcellona
Ink against Hitler. Mario Armengol, cartonist during the Second World War, MNAC, Barcellona

MOCO Museum
L’installazione immersiva Heart Space (2024) dell’artista canadese-coreana Krista Kim trasforma ogni battito cardiaco in vivaci frequenze luminose e onde di colore. Realizzata in collaborazione con l’azienda di AI etica Tenbeo, quest’opera raccoglie dati ECG in tempo reale e li trasforma in un’esperienza sensoriale condivisa. All’interno di uno spazio riflettente, i battiti di tutti i visitatori si uniscono su una tela digitale collettiva per ricordarci che, anche in mezzo al sovraccarico digitale, restiamo profondamente connessi gli uni agli altri.

Barcellona // fino al 18 febbraio 2026
Heart space
MOCO MUSEUM
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Heart Space, MOCO Museum, Barcellona
Heart Space, MOCO Museum, Barcellona

Picasso Museum
Una grande mostra dedicata ad Alfred Jarry, scrittore, drammaturgo e poeta francese, creatore dell’iconica figura di Ubu Roi, simbolo universale della drammatica, assurda e grottesca condizione umana. Il Picasso Museum celebra Jarry perché la sua influenza sulle avanguardie del Novecento fu decisiva. Nato nel 1873 a Parigi, le sue opere furono ammirate da Breton, Mirò, Ernst e Baj, nonché da Picasso che rimase affascinato dallo spirito sovversivo di Ubu Roi, reinventandolo e rendendolo protagonista della sua serie di stampe intitolata “Il sogno e la menzogna di Franco” (1937).

Barcellona // fino al 5 aprile 2026
Ubu painter. Alfred Jarry and the arts
PICASSO MUSEUM
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Ubu painter. Alfred Jarry and the arts, Picasso Museum, Barcellona
Ubu painter. Alfred Jarry and the arts, Picasso Museum, Barcellona

Centre de Cultura Contemporania de Barcelona – CCCB
La mostra “Rodoreda, a Forest” esplora l’immaginario della scrittrice catalana Mercè Rodoreda, concentrandosi sulla radicalità della sua letteratura e proponendo un percorso attraverso i principali temi della sua opera. Questi sono intesi come una rete di significanti che, come radici e rami di un albero, si incrociano in una serie di sensi complessi e intrecciati.

Barcellona // fino al 25 maggio 2026
Rodoreda, a Forest
CCCB
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Fundació Suñol
Con “MORTALES+” vengono presentati i risultati della ricerca e delle sessioni di lavoro condotte dall’artista Albert Potrony e dalla manager culturale Roser Sanjuán a cui hanno partecipato persone direttamente legate all’infenzione da HIV/AIDS, sia perché diagnosticate, sia semplicemente per un impegno personale nell’ambito della cura e dell’attivismo. Il processo creativo si è arricchito grazie all’interazione con una selezione di opere della Collezione Suñol Soler che, per tema, contesto o cronologia, hanno contribuito a entrare in contatto con l’immaginario collettivo legato a quella pandemia.

Barcellona // fino al 3 marzo 2026
MORTALES+
FUNDACIÓ SUÑOL
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MORTALES+, Fundaciò Suñol, Barcellona
MORTALES+, Fundaciò Suñol, Barcellona

Disseny Hub
Design e fotografia sono al centro delle mostre del Disseny Hub. “The value of Water” indaga quelle attività che svolgiamo ogni giorno senza prestarvi molta attenzione e che richiedono l’acqua come elemento principale: farci la doccia, cucinare, pulire il pavimento. La mostra investiga i modi che le società umane nel corso del tempo hanno sviluppato per ottenere l’acqua, e come questi modi abbiano portato a un uso sempre più efficiente di questa risorsa. L’evoluzione è al centro anche della mostra “Art (D)éco 1G25 | 2025”, un’indagine su come nell’ultimo secolo siano cambiati i processi produttivi, creativi e logistici nel mondo del design. C’è, poi, l’esposizione “Colita. Antifémina” dedicata a un progetto della fotografa Isabel Steva Hernández, più conosciuta con il suo pseudonimo Colita. Insieme alla scrittrice Maria Aurèlia Capmany, Colita nel 1977 creò quello che è considerato il primo libro fotografico apertamente femminista nell’epoca della Transizione spagnola (1975-1979), “Antifémina”, di cui la mostra sottolinea la rilevanza ancora attuale.

Barcellona // fino all’11 gennaio 2026
The value of Water
DISSENY HUB
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Barcellona // fino al 25 gennaio 2026
Art (D)éco 1925 | 2025
DISSENY HUB
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Barcellona // fino al 25 gennaio 2026
Colita. Antifémina
DISSENY HUB
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Colita. Antifémina, Disseny Hub, Barcellona
Colita. Antifémina, Disseny Hub, Barcellona

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Vittoria Caprotti

Vittoria Caprotti

Vittoria Caprotti (Voghera, 1998) è laureata in Storia dell'Arte Medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Da giugno 2024 lavora a Casa Testori occupandosi della comunicazione; dell'organizzazione di mostre, eventi e laboratori; dello spazio espositivo La Collezione -…

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