La rigenerazione di una strada centralissima di Roma con un progetto tra luce e verde

La rigenerazione di una strada centralissima di Roma con un progetto tra luce e verde

Nel cuore barocco di Roma, Via del Pellegrino, cambia volto e per i weekend di ottobre diventa Florea, come era anticamente nominata in omaggio ai fioristi che la attraversavano per arrivare a San Pietro da Campo de’ Fiori. Non solo una via percorribile a piedi ma un progetto di rigenerazione urbana che trasforma, coinvolgendo anche via Sora, che la collega a corso Vittorio Emanuele e via del Governo Vecchio, quest’importante strada storica in un vero e proprio laboratorio creativo a cielo aperto, con eventi di artigianato, design, musica e cultura green. Come ci ha spiegato Claudia Campone, designer e fondatrice di Thirtyonedesign, con cui ha curato il concept dell’iniziativa, coordinando i partner coinvolti: “L’obiettivo di Florea è valorizzare la ricchezza di una strada storica di Roma, con un programma inclusivo e di qualità, aperto a tutti: residenti, artigiani e commercianti, turisti”. Ma lasciamo sia lei stessa a dirci di più.

Claudia Campone
Claudia Campone

Intervista a Claudia Campone, designer e curatrice del concept di “Florea”

Come nasce il progetto “Florea”?
Florea il progetto di valorizzazione urbana di via del Pellegrino e via Sora, nato su impulso della Rete d’imprese di Via del Pellegrino, l’associazione che raduna le botteghe e gli esercizi storici della strada, promosso dalla Regione Lazio, tramite il Comune di Roma e il primo municipio.

FLOREA Preview. Photo Massimiliano Tuveri
FLOREA Preview. Photo Massimiliano Tuveri

Rispetto ai consueti progetti di riqualificazione urbana, “Florea” ha una personalità più articolata giusto?
Esatto, perché non si limita a fare delle proposte di arredo urbano ma le attiva coinvolgendo le persone con un programma di workshop, eventi e talk, che, andando oltre le singole categorie, si rivolge a un pubblico ampio e trasversale. In altre parole, abbiamo creato un vero e proprio laboratorio urbano in cui verranno approfondite diverse tematiche.

Quindi cosa ci dobbiamo aspettare da questa ottobrata romana?
Durante i fine settimana di ottobre via del Pellegrino sarà costellata di installazioni di verde urbano e accesa da una nuova illuminazione: aiuole, piante, sedute, illuminazioni artistiche e funzionali, volte a valorizzare elementi come edicole votive, muri decorati, targhe, che oggi passano del tutto inosservati. Saranno allestite delle lunghe tavolate per workshop aperti a tutti e spazi dedicati a talk e concerti.

Come saranno strutturati i tre weekend?
Il primo sarà quello di presentazione del progetto, con talk, workshop, eventi musicali. Quello dell’11 e 12 sarà rivolto maggiormente alle famiglie, con attività concepite per coinvolgere i più piccoli, infatti lo abbiamo chiamato Florea Kids. Infine, il 18 e il 19 ottobre il progetto culminerà con un gemellaggio con Roma Diffusa. Quindi via del Pellegrino sarà anche teatro di performance musicali e artistiche.

Un programma sfaccettato…
È vero, possibile grazie alla collaborazione con Roberto Ortolani di Natura e Architettura, realtà specializzata da anni nella progettazione e nell’allestimento green, Marco Frascarolo di FABERtechnica, attiva dal 2001 nel progetto della luce per l’architettura e la città. Mentre, per gli eventi siamo affiancati da Bla Studio, agenzia creativa che porta aventi anche il progetto Roma Diffusa.

E di natura temporanea…
Certo, nello specifico si tratta di un’operazione di “urbanismo tattico” che ha lo scopo di far toccare con mano i benefici di possibili interventi pubblici.

Le maggiori criticità?
Rispetto ad altre città europee Roma è in ritardo sulla svolta green. D’altra parte la nostra è una realtà ben più complessa, che richiede tempo e risorse, quindi è giusto cominciare gradualmente ed è più che normale che non tutti accolgano i cambiamenti con lo stesso entusiasmo; l’importante è andare avanti.

Ludovica Palmieri

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Ludovica Palmieri

Ludovica Palmieri

Ludovica Palmieri è nata a Napoli. Vive e lavora a Roma, dove ha conseguito il diploma di laurea magistrale con lode in Storia dell’Arte con un tesi sulla fortuna critica di Correggio nel Settecento presso la terza università. Subito dopo…

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