Le mostre di SARP. Una galleria che è anche residenza per artisti ai piedi dell’Etna

A Linguaglossa, tra ricerca artistica e dialogo col territorio, SARP inaugura la propria programmazione con le mostre di Hanna Burkart e Leo Orta, nate da due residenze in ascolto della materia e del paesaggio

Alle pendici dell’Etna, nel piccolo centro di Linguaglossa, ha aperto questa primavera un nuovo spazio espositivo; si chiama SARP Gallery, e segna la naturale espansione del Sicily Artist in Residence Program, residenza d’artista attiva nel territorio siciliano dal 2019. La galleria accompagna e amplifica il lavoro di artisti internazionali che, ogni anno, abitano per qualche settimana questo piccolo centro alle pendici del vulcano, in un ecosistema unico, dove storia geologica, stratificazione culturale e riflessione teorica si intrecciano in un dialogo continuo con il paesaggio circostante. 

La storia di SARP a Linguaglossa 

Fondata da Alfio Puglisi, economista con studi a Edimburgo, un Master a UCL e un dottorato di ricerca presso il King’s College di Londra, la residenza nasce dal desiderio personale di riportare la Sicilia, terra d’origine di Puglisi, al centro di un confronto culturale più ampio, in cui il territorio diventa fonte di ispirazione e terreno di ricerca. A Linguaglossa, il tempo sembra espandersi, la produzione artistica si fa lenta, situata, porosa, in sintonia con i ritmi della natura e del luogo. Le due sedi del programma – un ex magazzino per la conservazione delle nocciole degli anni Cinquanta riconvertito in studio d’artista, e il piano terra di un palazzo storico che ingloba una colata lavica del 1180 e ospita gli spazi espositivi della galleria – sono metafore spaziali di una tensione continua tra permanenza e mutamento, archivio e riscrittura. 

La mostra di Leo Orta da SARP Gallery  

A inaugurare la programmazione della galleria è la mostra Terra Etna, personale di Leo Orta (Parigi, 1993), artista anglo-argentino. Orta ha trascorso cinque settimane a Linguaglossa, dove ha approfondito la sua ricerca sui materiali locali. Le dieci opere in mostra, otto sculture e due dipinti scultorei, sono ispirate al concetto di erosione, inteso non solo come processo geologico ma anche come condizione emotiva e politica. Da anni Orta esplora la tensione irrisolta tra natura e industria, tra organico e artificiale. Durante la residenza a SARP, la sua ricerca si è intensificata in dialogo diretto con il paesaggio vulcanico. “Ciò che non possiamo vedere, lo percepiamo nel suono della montagna“, scrive, raccontando le sue escursioni sul vulcano, dove ha osservato la flora e la fauna adattarsi alla cenere come gesto di resistenza. La mostra gode del sostegno del Goethe-Institut e di Culture Moves Europe, a testimonianza di un interesse da parte delle istituzioni europee per iniziative artistiche radicate nel locale, capaci di riattivare territori sopiti con uno sguardo aperto al contemporaneo. 

Installation View, Leo Orta. Terra Etna, SARP Residency, 2025. Photo Lorenzo Arrigoni. Courtesy SARP Gallery
Installation View, Leo Orta. Terra Etna, SARP Residency, 2025. Photo Lorenzo Arrigoni. Courtesy SARP Gallery

La mostra di Hanna Burkart a Linguaglossa 

La galleria ospita in parallelo anche la mostra Temporary Like Forever di Hanna Burkart (Vienna, 1989), artista austriaca in residenza a novembre 2024. Il suo lavoro, che si sviluppa tra fotografia, installazione e design, indaga il tema dell’abitare contemporaneo a partire dall’archetipo della grotta. La casa si rivela rifugio temporaneo, luogo mentale più che struttura stabile, uno spazio da abitare con il corpo e con l’immaginazione. 

Il podcast sulle residenze curato da SARP 

Con il programma 2025 già avviato, SARP continua a ospitare artisti provenienti da America Latina, Nord Europa e il bacino mediterraneo, favorendo pratiche di creazione che si sviluppano nel segno della lentezza e del rispetto del tempo della terra. Accanto alla residenza d’artista e allo spazio espositivo, il progetto di Alfio Puglisi ha dato vita ad Art Destinations, realizzato in collaborazione con l’artista Sarah Rodhes, un podcast che racconta le residenze d’artista come luoghi di creazione e di trasformazione personale. La prossima stagione, interamente registrata in Sicilia, si aprirà il 20 maggio con un’intervista a Elisa Giardina Papa, artista siciliana già inclusa nella Biennale d’Arte di Venezia curata da Cecilia Alemani nel 2022. La peculiarità del progetto SARP consiste nell’invitare gli artisti in residenza ad adottare un approccio di ascolto attento e rispettoso del territorio, integrandovisi con sensibilità. Linguaglossa e il suo vulcano non sono semplici sfondi, ma diventano attori vivi e dialoganti: un paesaggio che l’arte abita e con cui si intreccia, seguendo i ritmi dilatati e preziosi del tempo geologico. 
 
Matilde Burelli 

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