Post Impressionisti russi

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO LOMELLINI
Piazza Sant'agostino , Carmagnola, Italia
Date
Dal al

Dal 31 agosto al 9 settembre: dal lunedì al venerdì 20.30 - 23.00; sabato 15.30 - 18.30; 20.30 - 23.00; domenica 10.30 - 12.30; 15.30 - 18.30 e 20.30 - 23.00. Dal 10 settembre al 14 ottobre: giovedì, venerdì e sabato 15.30 - 18.30 - domenica 10.30 - 12.30; 15.30 - 18.30

Vernissage
31/08/2018

Ore 18.00

Artisti
Olga Bogaevskaja, Maya Kopitzeva, Dmitrij Kosmin, Boris Lavrenko, Georgij Moroz
Generi
collettiva, arte moderna
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Oltre trenta opere di alcuni tra i principali rappresentanti delle Scuole di Mosca e San Pietroburgo offrono un ritratto della produzione russa dal secondo dopoguerra a fine secolo.

Comunicato stampa

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola presenta la mostra Post Impressionisti russi, a cura della Galleria d’Arte Pirra di Torino, presso Palazzo Lomellini dal 31 agosto al 14 ottobre 2018.
La rassegna ospita oltre trenta opere, dal secondo dopoguerra a fine secolo, di alcuni tra i principali rappresentanti delle Scuole di Mosca e San Pietroburgo: Olga Bogaevskaja, Maya Kopitzeva, Dmitrij Kosmin, Boris Lavrenko, Georgij Moroz, Gleb Savinov, Aleksej e Sergej Tkacev, Nadezhda Vorobieva E Vjacheslav Zabelin. Si tratta di una generazione di artisti nata tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, attiva in un periodo storico che aveva interrotto i rapporti e gli scambi culturali con l’Occidente, che è stata capace d’instaurare una continuità pittorica, un ponte temporale tra l’epoca prerivoluzionaria, in particolare la tradizione francese impressionista, e la contemporaneità; una sorta di “riserva protetta” di pittura figurativa, con radici che affondano in una solida impostazione accademica per evolversi in un linguaggio che può definirsi genuinamente impressionista e post-impressionista, da qui la definizione di Post Impressionismo russo o sovietico. I pittori selezionati dalla Galleria Pirra per questa mostra, con alle spalle consolidate carriere, riconoscimenti ufficiali e opere in prestigiosi musei in patria e all’estero, hanno saputo coniugare i rigorosi percorsi formativi e le richieste della committenza pubblica con l’impulso a dipingere en plein air della lezione francese, rivitalizzandola con nuovi temi sociali o popolari e fondendola con le profondità dell’anima slava. Nasce così una pittura con caratteristiche proprie, un’espressione artistica unica in cui i due filoni, quello dell’Impressionismo arrivato a Mosca negli anni Novanta dell’Ottocento e quello più propriamente definito del Realismo Sociale, non rappresentano due correnti distinte, ma continuano ad intersecarsi, connotando gran parte della produzione artistica per decenni. La feconda e lunga fioritura del Post Impressionismo russo è rappresentata da personalità diversissime, accomunate però da analoghe ispirazioni pittoriche, espresse ed elaborate secondo le inclinazioni individuali. Ciascuno di questi autori ha realizzato una produzione parallela all’arte di regime, lontana da soggetti di tipo politico. I dipinti in mostra, infatti, hanno in comune l’estraneità alle tematiche di propaganda e la predilezione per soggetti “semplici” ispirati dalla vita quotidiana, dalle atmosfere della propria terra: interni, paesaggi e nature morte di grande suggestione emotiva.