Mostre su un’isola segreta in Sardegna. Con Montecristo project, parte la fase due del progetto Occhio Riflesso: tra outsider art e antropologia

Si evolve Occhio Riflesso, il progetto artistico di Enrico Piras ed Alessandro Sau avviato nel 2013, che ci siamo fatti raccontare in un’ampia intervista qualche tempo fa. Se prima, ad essere in mostra in contesti diversi della Sardegna, erano le stesse opere dei due artisti cagliaritani, ora in questa seconda fase, che prende il nome […]

Si evolve Occhio Riflesso, il progetto artistico di Enrico Piras ed Alessandro Sau avviato nel 2013, che ci siamo fatti raccontare in un’ampia intervista qualche tempo fa. Se prima, ad essere in mostra in contesti diversi della Sardegna, erano le stesse opere dei due artisti cagliaritani, ora in questa seconda fase, che prende il nome di Montecristo project, sono le opere di altri artisti le protagoniste di un allestimento site specific – sempre seguendo i dettami dell’installation shot di Occhio Riflesso – ma questa volta su un’isola deserta. La sede principale si troverà, infatti, all’interno di una torre di osservazione spagnola del Seicento, situata al largo delle coste sarde. Il Montecristo project, ideato da OR – acronimo di Occhio Riflesso – per indicare la svolta in direzione quasi curatoriale del lavoro artistico di Piras e Sau, prende il nome dall’omonimo romanzo di Alexander Dumas, di cui ricalca la ben nota storia di un tesoro nascosto nei pressi dell’isola di Montecristo, situata nell’arcipelago toscano: dell’isola, in questo caso in Sardegna, rimarrà infatti segreta l’ubicazione, così come in segreto verranno allestite le diverse mostre – il cosiddetto tesoro – , con una cadenza di due all’anno (in primavera e in estate).

PRIMO OSPITE L’OUTSIDER ARTIST SALVATORE MORO
Quali saranno gli artisti coinvolti? “Ci interessano tutti quegli artisti”, risponde OR, “che anche a discapito di un immediato riconoscimento, non hanno mai ceduto alle mode del momento e hanno condotto e portato avanti con coerenza una propria ricerca artistica. In questo senso abbiamo iniziato la programmazione con la figura di Salvatore Moro, un outsider artist, un artista non riconosciuto, il cui lavoro però ci ha colpito per la sua forza selvaggia, quasi una necessità del ‘fare’”. La mostra è stata presentata nel mese di gennaio sul blog dedicato, e consiste in sculture, oggetti e fotografie, tutti estrapolati dal contesto della grande casa-opera costruita e decorata da Moro in quarant’anni di lavoro nel suo paese natale, Oniferi. “Il prossimo artista che ospiteremo sull’isola”, continua OR, “sarà invece Tonino Casula, un artista straordinario, un ‘giovane’ di 84 anni che ormai da diversi anni a questa parte si occupa di ‘cinema astratto’: video psichedelici in 3D. Ancora un altro artista che inviteremo è Lorenzo Oggiano, non sardo ma che vive in Sardegna”. Al Montecristo project potrà accedere, con la stessa imbarcazione utilizzata dai curatori per la realizzazione del progetto, solo un pubblico selezionato – quindi su invito – e solo in precisi giorni dell’anno. Con la consegna di mantenere il riserbo su tutta l’operazione: “naturalmente anche l’ospite”, conclude OR, “successivamente al viaggio sull’isola, dovrà mantenere nascosta e segreta l’ubicazione del nostro ”tesoro’‘”.

Claudia Giraud

http://montecristoproject.tumblr.com/

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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