Immagini dalla grande mostra dedicata a Fausto Melotti al Nouveau Musèe National de Monaco. Scultore, ceramista, decoratore e… giornalista

Grazie alla ricerca centrata, al filtro scriminante e alla sistematizzazione a-temporale, diacronica conferita da Eva Fabbris, il percorso su Fausto Melotti, prima mostra dedicata alla figura, al suo ruolo artistico nel Principato di Monaco, si trasforma in un sentiero delineato e circoscritto a fare emergere una figura di sensibile unificatore. Il Nouveau Musée National de […]

Grazie alla ricerca centrata, al filtro scriminante e alla sistematizzazione a-temporale, diacronica conferita da Eva Fabbris, il percorso su Fausto Melotti, prima mostra dedicata alla figura, al suo ruolo artistico nel Principato di Monaco, si trasforma in un sentiero delineato e circoscritto a fare emergere una figura di sensibile unificatore. Il Nouveau Musée National de Monaco (NMNM) presenta uno fra gli artisti italiani più attivi e dalla grande attitudine empirica, sperimentale tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, attraverso numerose fotografie in bianco e nero, due estratti video, una ventina di sculture in metallo e più di settanta opere in ceramica. Attorno al percorso, scelto con estrema dovizia, grazie anche all’allestimento riflettente dello studio di architettura Baukuh e di Valter Scelsi, gravitano infatti – quasi fossero ombre-guida – le figure di Gio Ponti, Ugo Mulas, Vanni Schweiwiller e Italo Calvino.
La ricerca della curatrice della mostra, accompagnata anche dal supporto costante di Cristiano Raimondi, inizia dall’osservazione del rapporto cruciale tra Melotti e la rivista Domus. Partendo da questo focus la mostra si concentra in particolare sulle opere le cui fotografie sono state pubblicate su Domus tra il 1948 e il 1968 a illustrazione di articoli dedicati all’artista o di scritti firmati dall’arista. Articoli che è possibile reperire in mostra grazie ad una brillante operazione di ristampa degli estratti, testi che riassumono la capacità poetica di Melotti e la sua portata sensibile. Diventa, infatti, importante notare che la prospettiva critica sviluppata dalla rivista si basa sull’idea di una continuità poetica nel lavoro di Melotti, confermata dalla presenza in ogni articolo di immagini di lavori appartenenti a periodi differenti.
Gli articoli di Domus, originali sotto teca e replicati lungo il percorso, valorizzano inoltre il lavoro di Melotti come decoratore, al fianco di diversi architetti, la sua produzione di sculture in ceramica degli anni Quaranta e Cinquanta, dai Teatrini e alle placche in ceramica, fino alle più recenti sculture in metallo degli anni Sessanta, sempre enfatizzando una linea di continuità con la ricerca astratta degli esordi.

Ginevra Bria

Dal 9 luglio 2015 al 17 gennaio 2016
Fausto Melotti
Nmnm – Villa Paloma
56, boulevard du Jardin Exotique – Principato di Monaco
www.nmnm.mc

 

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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