Joan Jonas lancia il nuovo progetto della Fondazione Ratti. Accessori limited edition da collezionare. Come il suo foulard ispirato ad Aby Warburg

  Vent’anni di formazione e di ricerca, vent’anni di incontri tra maestri e nuovi talenti: dal 1995 il CSAV-Artists Research Laboratory – ex Corso Superiore di Arti Visive – diretto da Annie Ratti, consente ai migliori artisti delle ultime generazioni di confrontarsi con grandi nomi internazionali, lungo intensi percorsi fra teoria e pratica. Fiore all’occhiello […]

Vent’anni di formazione e di ricerca, vent’anni di incontri tra maestri e nuovi talenti: dal 1995 il CSAV-Artists Research Laboratory – ex Corso Superiore di Arti Visive – diretto da Annie Ratti, consente ai migliori artisti delle ultime generazioni di confrontarsi con grandi nomi internazionali, lungo intensi percorsi fra teoria e pratica. Fiore all’occhiello della Fondazione Antonio Ratti, il CSAV ha ospitato mostri sacri come Joseph Kosuth, Allan Kaprow, Haim Steinbach, lya Kabakov, Marina Abramovic, Jimmie Durham, Yona Friedman.
Nel 2007 la star invitata a lavorare con una classe di studenti fu l’americana Joan Jonas, visionaria interprete dei linguaggi video e performativi, quest’anno protagonista del Padiglione USA alla 56° Biennale di Venezia. E proprio con lei la Fondazione Ratti ha appena avviato un progetto di produzioni in edizioni limitata, firmate da alcuni dei big coinvolti in questi anni: accessori piccoli e preziosi, ideati, firmati e numerati da super artisti contemporanei.
Così nasce – grazie al supporto tecnico della Ratti S.p.A. e nel ricordo della straordinaria avventura imprenditoriale di Antonio Ratti nel campo del tessile – un foulard stampato a quadro su un tessuto di seta, cashmere e lana. Centosessanta esemplari, concepiti come un foglio candido, su cui prende vita una farfalla, tracciata con un rapido segno pittorico, nero su bianco.

Joan Jonas per Fondazione Ratti

Joan Jonas per Fondazione Ratti

Si tratta di uno dei motivi ricorrenti nell’immaginario di Joan Jonas, in quella sinfonia audace e misteriosa di simboli, archetipi, gesti rituali, oggetti del quotidiano, narrazioni senza tempo, che l’artista americana trasforma in scritture sperimentali, fra video, installazione, letteratura, teatro, disegno, azione performativa. Il rimando è ad esempio al progetto “The Shape, the Scent, the Feel of Things”, ispirato alla figura di Aby Warburg e al suo Atlante della Memoria, in cui – nel vortice di icone inventariate e decodificate – la farfalla  diventa metafora platonica della ninfa che volteggia nel cielo delle idee, inafferrabile, bellissima e pura, mai separata dall’immagine della crisalide e dallo sguardo verso l’origine, verso la storia. Un piccolo frammento di questo universo poetico diventa oggi un oggetto da collezionare, esporre o indossare. In vendita su Yoox.com, al prezzo di 500 euro.

 – Helga Marsala

www.fondazioneratti.org

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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