Da Bruno Munari all’arte relazionale. Prime immagini dalla mostra milanese di Céline Condorelli negli spazi dell’HangarBicocca

La sua attitudine trasversale l’ha portata “a reinventare e aggiornare tanto la cultura dell’arte e del design proveniente da un tradizione italiana, come quella di Bruno Munari, quanto il solco dell’arte concettuale ed in particolare quella relazionale degli anni Novanta del secolo scorso”. Di chi parliamo? Dell’artista francese Céline Condorelli, ed in particolare di bau […]

La sua attitudine trasversale l’ha portata “a reinventare e aggiornare tanto la cultura dell’arte e del design proveniente da un tradizione italiana, come quella di Bruno Munari, quanto il solco dell’arte concettuale ed in particolare quella relazionale degli anni Novanta del secolo scorso”. Di chi parliamo? Dell’artista francese Céline Condorelli, ed in particolare di bau bau, la sua prima mostra personale in Italia, appena inaugurata – a cura di Andrea Lissoni – a Milano negli spazi dell’HangarBicocca. Circa venti opere tra cui installazioni, sculture e video realizzati tra il 2008 e il 2014, oltre a una selezione di scritti dell’artista., in un percorso artistico incentrato sulle relazioni tra l’arte e l’architettura, lo spazio e il contesto storico-sociale. Con una nuova opera nata da un’inedita collaborazione con l’innovativo Polo Tecnologico Pirelli di Settimo Torinese, che riporta al tema dei processi di produzione e alla loro influenza sulle relazioni umane e sul contesto circostante. Avremo modo di parlarne, anche con un’intervista all’artista: intanto ecco una prima galleria fotografica…

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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