Che c’entra la pianta dell’Elleboro in una mostra d’arte contemporanea? Le risposte da un progetto che crea un ponte culturale tra Puglia e Grecia. Sulle tracce di Ercole…

L’ “ebbrezza gioiosa” che un pizzico di follia può donare all’uomo, conducendolo in una dimensione di creatività e amore per oltrepassare, anche per un attimo, i rigidi schemi della razionalità e della saggezza. Il concetto di follia erasmiana, intesa come “sale della vita” connaturato all’umanità, costituisce il fulcro tematico di Drink Helleborus, l’eclettica manifestazione di […]

L’ “ebbrezza gioiosa” che un pizzico di follia può donare all’uomo, conducendolo in una dimensione di creatività e amore per oltrepassare, anche per un attimo, i rigidi schemi della razionalità e della saggezza. Il concetto di follia erasmiana, intesa come “sale della vita” connaturato all’umanità, costituisce il fulcro tematico di Drink Helleborus, l’eclettica manifestazione di arte contemporanea curata da Dores Sacquegna – che vede protagonista la Grecia e l’Italia in un dialogo culturale e interdisciplinare nel campo delle arti visive contemporanee – in programma ad Antikyra, in Grecia, dal 5 settembre. Venticinque artisti per la maggior parte pugliesi, e altri sei in residenza, per una collettiva sul tema della follia intesa come scintilla creativa, a confronto con artisti e artigiani greci che espongono anch’essi in diverse location di Antikyra.
Un evento che avrà un nuovo step nel 2015, con la presenza di artisti greci in Puglia. Dores Sacquegna, artista, curatrice indipendente e direttore artistico della Primo Piano LivinGallery a Lecce, ha ideato la mostra in collaborazione con Dimitris Tzouvalis e Demetra Parasharaki – direttori del Museo Allotropia People’s Academy of Preservation of Cultural Heritage and Contemporary Art di Antikyra in Beotia – scegliendo la località di Antikyra per una motivazione ben precisa, legata al percorso tematico dell’evento. Antikyra è infatti stata fondata dall’eroe della mitologia greca, Antikyrefs, che la leggenda vuole abbia guarito Ercole dalla malinconia e dalla follia, utilizzando il rizoma bianco e nero della pianta nativa e farmaceutica chiamata “Helleborus / Ελλέβορον”, che cresce sulle pendici del monte Elicon. Gli artisti italiani in residenza sono Silvia Maria Guarnieri, Oronzo De Stradis, Maria Rosaria Sacquegna, Francesco Perrone, Andrea Buttazzo, Massimiliano Manieri e Simona Schirinzi. A loro si affiancano una ventina di altri italiani selezionati, da Michele Giangrande a Margherita Levo Rosenberg, ad Alessandro Passaro, oltre alla stessa Dores Sacquegna.

– Cecilia Pavone

www.primopianoatelier.com

 

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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