Diario d’artista: giorno primo. Giovanni Gaggia racconta la residenza di Regina José Galindo al Rave Village Artist Residency

Sono le 11 del mattino quando parto da Casa Sponge. Mi attendono 466 km e cinque ore di auto per raggiungere Torreano (Udine), dove anche quest’anno Rave Village Artist Residency organizza, nella splendida cornice delle colline cividalesi, un programma di residenza di grande interesse. Ogni edizione ospita un artista fra i più affermati nel panorama […]

Sono le 11 del mattino quando parto da Casa Sponge. Mi attendono 466 km e cinque ore di auto per raggiungere Torreano (Udine), dove anche quest’anno Rave Village Artist Residency organizza, nella splendida cornice delle colline cividalesi, un programma di residenza di grande interesse. Ogni edizione ospita un artista fra i più affermati nel panorama internazionale che è invitato a condurre la propria ricerca in un contesto in cui natura, animali e persone vivono in grande sintonia e con rispetto reciproco.
Protagonista quest’anno è Regina José Galindo di cui, solo qualche mese fa, ho avuto modo di assistere alla performance Exhalación al PAC di Milano. Ricordo la mia delusione per un’azione che avrebbe richiesto ben altra intimità e raccoglimento. È con questo stato d’animo e desiderio che partecipo all’iniziativa promossa da Raveper tentare di comprendere la genesi del lavoro di una grande performer.
Alle 17 circa arrivo finalmente a Torreano, il viaggio è stato lungo e piuttosto faticoso. Mi dicono che Regina tarderà a causa di problemi all’aeroporto, ma poi una sorpresa:  sta arrivando ma è necessario che si fermi alla ferramenta Damiani di Percoto, dove mi reco per incontrarla. La curiosità aumenta, mi sto avvicinando al suo mondo e al suo lavoro nel modo che avevo sperato…

– Giovanni Gaggia

 

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