Atmosfere di luce a Bergamo. Arte, design, tecnologia: tre artiste reinventano le lampade di Fulvio Valsecchi, per un arredo urbano creativo ed ecologico

La nuova frontiera del vivere metropolitano? Sono le smart city, città intelligenti ed ecosostenibili, che scommettono sull’energia pulita, le nuove tecnologie e la comunicazione. Modelli innovativi, con cui creare una relazione sana tra infrastrutture e persone, nel segno della cultura e della qualità della vita. Da qui parte il progetto d’arte pubblica Lighting Moods – […]

La nuova frontiera del vivere metropolitano? Sono le smart city, città intelligenti ed ecosostenibili, che scommettono sull’energia pulita, le nuove tecnologie e la comunicazione. Modelli innovativi, con cui creare una relazione sana tra infrastrutture e persone, nel segno della cultura e della qualità della vita. Da qui parte il progetto d’arte pubblica Lighting Moods – Atmosfere di Luce, che ha coinvolto artisti italiani ed internazionali per rafforzare l’immagine “smart” di Bergamo, grazie a un mix tra design, arte contemporanea e cultura ecologica.
Protagoniste sono  le lampade ad energia solare “Firefly”, disegnate dall’architetto Fulvio Valsecchi, Direttore del Master San Vigilio della Facoltà di Architettura dell’Università di Parigi “Paris Malaquais”. La lampada, di cui otto esemplari sono installati all’interno del Parco 8 Marzo, è un oggetto dal design innovativo, tutto orientato al risparmio delle risorse: energia prodotta a costo zero, per fornire gratuitamente ai cittadini elettricità in forma di  luce, suono o wi-fi. Valsecchi, insieme a Susanna Bianchini, direttrice dello spazio-progetto nomade SybinQ Art Projects, ha deciso di coinvolgere tre artiste, a cui affidare la realizzazione di opere pensate per il restyling delle sue lampade. La londinese Alice Anderson, la bergamasca Mariella Bettineschi e la milanese Isabella Mara – quest’ultima selezionata tramite un contest per emergenti – sono così intervenute sulle “Firefly”:  la prima con un filo rosso rame, da cui ottenere delle strutture-bozzolo, la Bettineschi con le sue donne-icona dotate di quattro occhi, divinità arcaiche e insieme futuriste, e infine la giovane Mara, evocando il Maibaum, versione nordica dell’albero della cuccagna che celebra la primavera. Ve le mostriamo qui, con una gallery fotografica, dopo la presentazione nell’ambito di ARTDATE, la tre giorni di The Blank dedicata al contemporaneo a Bergamo.

– Helga Marsala

www.lightingmoodscontest.com
www.sybinqartprojects.blogspot.com
www.fireflymadeinitaly.blogspot.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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