Bruno Munari al Museo del Novecento. In anteprima le immagini degli allestimenti della grande mostra milanese

Difficile inquadrarlo, e lui anzi inorridirebbe nell’essere inquadrato: protagonista assoluto nella grafica, nel design, nella pedagogia, nell’editoria. E sempre attuale, sempre avanti, per meglio dire. Bruno Munari ha utilizzato tutte le modalità dell’arte come originaria forma espressiva. Ora è la sua Milano – dove nacque nel 1907 e morì nel 1998 – a dedicargli un […]

Difficile inquadrarlo, e lui anzi inorridirebbe nell’essere inquadrato: protagonista assoluto nella grafica, nel design, nella pedagogia, nell’editoria. E sempre attuale, sempre avanti, per meglio dire. Bruno Munari ha utilizzato tutte le modalità dell’arte come originaria forma espressiva. Ora è la sua Milano – dove nacque nel 1907 e morì nel 1998 – a dedicargli un grande evento, al Museo del Novecento: Munari politecnico il titolo, il racconto di un artefice poliedrico, del suo ruolo nell’arte italiana ed europea, nel corso del Novecento e dei legami che lo hanno portato ad essere un protagonista eclettico di numerosi movimenti artistici. Le opere in mostra provengono in gran parte dalla collezione di Bruno Danese e Jacqueline Vodoz, che nella molteplice veste di amici, collezionisti, editori e industriali, per decenni hanno sostenuto e incentivato Munari a sperimentare linguaggi, fungendo spesso da complici di alcuni incontri e sconfinamenti. Con importanti contributi anche dalle Collezioni Civiche del Comune di Milano e dagli archivi di ISISUF, l’Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di cui Munari fu tra i fondatori assieme a Carlo Belloli. E con un dialogo con opere di artisti che si relazionano con le sue, da Enzo Mari a Getulio Alviani, a Paolo Scheggi. Accanto alla mostra, curata sa Marco Sammicheli (che l’ha raccontata ai lettori di Artribune con un’ampia intervista uscita lo scorso 20 marzo), c’è poi un focus – titolo Chi s’è visto s’è visto – dedicato all’opera fotografica, in parte inedita, realizzata da Ada Ardessi e Atto, autori che per decenni hanno lavorato a stretto contatto con Munari, testimoniando i principali momenti della vicenda professionale e umana dell’autore. L’inaugurazione è prevista per sabato 5 aprile: ma Artribune è in grado di anticiparvi in esclusiva gli allestimenti…

www.museodelnovecento.org

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Redazione

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