Così sarà la Grande Brera. Il ministro Bray a Milano per presentare l’avvio dei progetti: unificazione, estensione e riqualificazione dell’Accademia, per un valore di 23 milioni di euro

Nel grande salone al primo piano del Palazzo di corso Magenta, al tavolo siedono non solo il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Massimo Bray e il Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, Caterina Bon Valsassina, ma anche l’Assessore alla Cultura Regione Lombardia, Cristina Cappellini, l’Assessore alla […]

Nel grande salone al primo piano del Palazzo di corso Magenta, al tavolo siedono non solo il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Massimo Bray e il Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, Caterina Bon Valsassina, ma anche l’Assessore alla Cultura Regione Lombardia, Cristina Cappellini, l’Assessore alla Cultura Comune di Milano, Filippo Del Corno, e i rappresentanti dei soggetti coinvolti nel progetto Grande Brera: per il Ministro della Difesa, Generale Antonio Pennino, per l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Presidente Marco Galateri e il Direttore, Franco Marrocco, per l’Università Studi di Milano, il Rettore Gianluca Vago.
Mi piace pensare ad oggi come a un inizio di percorso reale”, sottolinea Del Corno, “caratterizzato da un’atmosfera di festa. Festa in cui le istituzioni riportano al centro delle proprie funzioni il loro patrimonio culturale attraverso la realizzazione di un sogno concreto che renda onore alla storia di Brera e alla città. L’Accademia e il centro cittadino, grazie a questo progetto stanno per rappresentare una sfida per la valorizzazione del turismo culturale e del patrimonio artistico in vista delle celebrazioni dell’Expo 2015. Finalmente, infatti, sei grandi capolavori – tra i quali il Bacio di Hayez, il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo e lo Sposalizio della Vergine di Raffaello – incontreranno il pubblico e nuovi spazi nei quali essere mostrati.
Per realizzare il Progetto Grande Brera nella sua interezza sono stati stimati dai 108 a 120 milioni di euro, ma per questa prima fase la disponibilità è, attualmente, di 23 milioni di euro.
Ma la Grande Brera, oggi, a un anno dalla scorsa presentazione del percorso finalizzato alla realizzazione del progetto, è rappresentata, prima di tutto, dallo stato dei lavori posti a bando con i fondi CIPE per le Caserme Magenta e Carroccio nel Comprensorio di via Mascheroni, per le coperture del Palazzo di Brera e dai risultati della procedura della gara europea indetta per il restauro e l’apertura funzionale di Palazzo Citterio, vinto da Amerigo Restucci e dal Consorzio Stabile Scarl.

Alcune ristrutturazioni sono già state avviate, a cominciare dai tetti di Brera, che richiedevano un intervento di messa in sicurezza sempre più urgente, concentrandosi sulle vecchie coperture degradate di 6.000 mq, a cui manca da decenni una revisione complessiva. Per un totale di 4,5 milioni di euro di spese e un tempo complessivo al termine dei lavori stimato in 18 mesi.
Le Caserme Magenta e Carroccio in via Mascheroni prevedono, invece, la predisposizione del complesso destinato a sede succursale/campus didattico dell’Accademia di Belle Arti di Brera e comprendono superfici di 14.000 mq con annessa area verde e spazi esterni di servizio per 8.500 mq. Qui l’importo totale delle spese ammonta a 1,5 milioni di euro e il tempo di esecuzione previsto risulta di 18 mesi. A fine settembre è stato dato l’avvio al rilevamento topografico, architettonico, laser scanner.

Il Comprensorio Militare delle Caserme Magenta e Carroccio

Il Comprensorio Militare delle Caserme Magenta e Carroccio

Palazzo Citterio, infine, con i suoi 6.500 mq fra spazi esterni e interni, attende dal 1972 la progettazione definitiva dell’intero palazzo, progettazione esecutiva e lavori di restauro, conservazione e rifunzionalizzazione dell’ala monumentale. Riprendendo l’idea avanzata per la prima volta da Franco Russoli negli Anni Settanta, Palazzo Citterio, grazie a uno stanziamento di 17 milioni di euro, sarà pronto, fra 24 mesi, ad accogliere le collezioni del Novecento della Pinacoteca di Brera, le sue raccolte grafiche e fotografiche, le sale per esposizioni temporanee. Spazi e servizi che agevoleranno la Pinacoteca per lo svolgimento delle molteplici e diversificate funzioni e attività proprie di un grande museo moderno.
In parallelo, anche grazie ai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, si sta cercando come collegare Citterio e Brera anche attraverso gli spazi verdi del giardino e dell’Orto Botanico. Per completare il progetto sarà inoltre necessario operare per l’ampliamento dell’attività didattica dell’Accademia di Brera alla nuova sede delle caserme di via Mascheroni, con una previsione di spesa di 50 milioni di euro. Infine, a gennaio 2014 sarà realizzata una mostra in Triennale che, oltre a una sintesi dei progetti, conterrà i criteri applicati dalla commissione giudicatrice nell’esaminarli. Un sito internet dedicato, accessibile da quello della Direzione regionale, darà conto dello stato d’avanzamento dei lavori e quanti lo vorranno saranno anche invitati a visitare fisicamente il cantiere di Palazzo Citterio accompagnati dalle maestranze che ne stanno seguendo i lavori.

– Ginevra Bria

www.brera.beniculturali.it
www.accademiadibrera.milano.it

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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