Aspirina non inclusa. Tappa romana per l’ultima mania virale dell’artworld, dell’americano David Horvitz: raccogliere foto di gente con la testa ficcata dentro a un freezer…

È inutile che nascondiate la testa… dentro un freezer. Presto nella vulgata popolare questa espressione potrebbe rimpiazzare l’ormai abusato “…sotto la sabbia”, tanto esteso e rapido è il dilagare – specie in rete – della performance virale dell’artista americano David Horvitz. Di che si tratta? Il progetto ha un titolo numerico: 241543903. Cercando questo numero […]

È inutile che nascondiate la testa… dentro un freezer. Presto nella vulgata popolare questa espressione potrebbe rimpiazzare l’ormai abusato “…sotto la sabbia”, tanto esteso e rapido è il dilagare – specie in rete – della performance virale dell’artista americano David Horvitz. Di che si tratta? Il progetto ha un titolo numerico: 241543903. Cercando questo numero su Internet con un motore di ricerca, e visualizzando i risultati per immagini, si ottengono migliaia di fotografie che ritraggono persone con la testa infilata in un frigorifero.
Sono persone qualunque – spiega Valentina Tanni -, che hanno scattato le immagini perlopiù nelle loro case, sparse in giro per il mondo. Lo hanno fatto seguendo delle semplici istruzioni, postate dall’artista sul suo blog nel corso del 2009. Un suggerimento strambo e insensato si è trasformato, nel giro di pochi mesi, in una performance virale di dimensioni globali, diventando un’immagine archetipo, una tradizione contemporanea”. Tutte cose familiari ormai a chi abbia visitato a Roma, il Fotografia Festival, al Macro Testaccio: Horvitz è tra gli invitati – a cura della stessa Valentina Tanni -, con tanto di freezer a disposizione dei visitatori per instant shots, pubblicate sul sito web del Festival ed esposte in mostra. Ne vediamo una selezione qui sotto…

www.davidhorvitz.com
www.fotografiafestival.it


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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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