Ma quant’è cool la residenza? Ecco un altro spazio – l’ennesimo – per artisti viaggiatori. A Treviso inaugura Casa Fabbri, centro residenziale in cui ospitare creativi, con tanto di tutor

Fioriscono le residenze, in tutta Italia: un moltiplicarsi di occasioni, per artisti più o meno emergenti, giovanissimi o mid-career, contesi da fondazioni, spazi non profit, associazioni culturali, musei, accademie. Come dire, se non hai in curriculum almeno una residenza sei out. E se l’hai fatta all’estero, vale per due. Se poi si tratta di New […]

Fioriscono le residenze, in tutta Italia: un moltiplicarsi di occasioni, per artisti più o meno emergenti, giovanissimi o mid-career, contesi da fondazioni, spazi non profit, associazioni culturali, musei, accademie. Come dire, se non hai in curriculum almeno una residenza sei out. E se l’hai fatta all’estero, vale per due. Se poi si tratta di New York, è il massimo del cool. Allo stesso modo, uno spazio indipendente sprovvisto di geust room – pure un pertugio va bene – non avrebbe motivo d’esistere. E poi aziende, ville, hotel, fattorie, agriturismi: l’appeal sale se ogni tanto arriva un artista a lavorare e soggiornare.
Nulla di male, anzi. E a parte l’ironia, questo transitare di ospiti lungo lo Stivale – soprattutto se in relazione a progetti di formazione o a piccole esperienze imprenditoriali che puntino sul connubio cultura-sviluppo – è un ottimo segnale di vitalità, di internazionalità e di operosità creativa.
Taglio del nastro, proprio in questi giorni, per una nuova realtà, nel cuore della provincia trevigiana. È a Pieve di Soligo che, il 18 maggio, apre i battenti Casa Fabbri Creative Residence, nuovo immobile della Fondazione Francesco Fabbri, destinato a diventare centro residenziale per creativi di ogni area geografica o disciplina espressiva. Massimo quattordici ospiti per volta, a cui si dà la possibilità di concepire e realizzare opere, vivendo e lavorando in loco. A coadiuvare i residenti, in qualità di mentore o tutor, ci sarà sempre un noto artista, un intellettuale o un docente universitario.

In un momento come questo, segnato dalla crisi economica – spiega Giustino Moro, presidente della Fondazione – avviare un simile progetto è credere nel futuro e non accettare il declino”. Ed è proprio questo lo spirito di base: attraverso il coinvolgimento di artisti e studiosi, favorire il nascere di un pensiero innovativo, generato dall’incontro-scontro tra intelligenze. Anche una residenza, dunque, rientrerebbe in quel novero di buone pratiche condivise, utili a identificare azioni culturali, sociali, territoriali, con cui continuare a inventare l’esistente in vista del più prossimo futuro. Scambi creativi, per reagire alla crisi affilando lo spirito e le idee. E non, si spera, solo per rimpolpare curricula troppo poco trendy.

– Helga Marsala

www.fondazionefrancescofabbri.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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