L’alfabeto di Peter Greenaway al cinema

Sarà nelle sale italiane dal 12 al 15 maggio grazie ad I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, il film che racconta Peter Greenaway. Un ritratto tenero e ironico del regista inglese, tra vita privata e arte cinematografica

L’artista Saskia Boddeke si mette dietro alla macchina da presa per raccontare il marito Peter Greenaway (1942) formulando un alfabeto che ripercorre vita e arte, in un dialogo con la figlia Zoë, detta Pip. Greenaway, il cui motto è “l’arte è vita e la vita è arte” si confessa attraverso delle pillole che ripercorrono la sua opera e la sua sfera privata: prima pittore, poi cineasta, il regista inglese non smette mai di creare. La sua vena artistica entra continuamente in contatto con la quotidianità e così con i suoi affetti principali. La sua figura, poliedrica e ambigua, viene raccontata con occhio ironico e profondo facendo emergere passioni e debolezze.
Proiettato in anteprima italiana al Biografilm Festival di Bologna, L’alfabeto di Peter Greenaway è un documentario che fa riflettere sul significato profondo della creazione artistica e sul rapporto tra vita e morte.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più