Alberto Garutti, qui e ora

Galleria Buchmann, Lugano – fino al 26 luglio 2014. Nel cuore di Lugano, una nuova opera di Alberto Garutti si può vedere giorno e notte attraverso la grande vetrata della Galleria Buchmann. Per osservare l’impercettibile scorrere del tempo.

Tutte le mie opere hanno a che fare con il presente”, ripete Alberto Garutti (Galbiate, 1948; vive a Milano) davanti al nuovo lavoro ideato per la galleria Buchmann di Lugano. Un congegno apparentemente immobile che in realtà segue il movimento del giorno e della notte, il passare del tempo in 24 ore. Verde, rosa, azzurro, giallo, grigio: una tela lunga dieci metri è arrotolata su cinque rulli in alluminio ottonato. Un lentissimo ciclo, che può essere letto come una sequenza di paesaggi dalle tinte pastello.
I colori scorrono impercettibilmente, è impossibile accorgersi del cambiamento, a meno che non si attenda qualche ora. Un meccanismo che traduce il rapporto di ognuno con il tempo e che se ne fa personificazione. “Come altri miei lavori, anche questo rappresenta un moto a luogo, il movimento verso una direzione, la tendenza verso un limite”, dice Garutti e ricorda spesso le sue lastre di pietra Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora, sottolineando l’avverbio di tempo e individuando in Senza titolo, 2014 un’ulteriore tappa dello stesso percorso.

Marta Cereda

Lugano // fino al 26 luglio 2014
Alberto Garutti
BUCHMANN
Via della Posta 2
+41 (0)91 9800830
[email protected]
www.buchmanngalerie.com

 

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Marta Cereda

Marta Cereda

Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.

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