La (troppo) nuova pittura italiana da Cannaviello

Studio Cannaviello, Milano - fino al 7 gennaio 2014. Con un titolo che ricorda la Nuova Pittura degli Anni Settanta, Enzo Cannaviello e la sua rete di gallerie presentano un'antologica di giovani pittori. Il mezzo è antico, e i formati da “devozione privata”. L'intento è nobilissimo, ma tutti, più o meno, condividono un problema.

La Nuova pittura italiana: il titolo è pretenzioso, ma la galleria è una di quelle che “se lo può permettere”. Dodici artisti decidono, meritoriamente, di cimentarsi con il medium, forse, di più nobile tradizione. Ma il problema sembra proprio questo. A parte la trasognata bidimensionalità tardogotica di Irene Balia, il cézannismo digitale di Elena Ascari, e Chiara Sorgato e Enej Gala un po’ à la Bosch, questi nani sulle spalle dei giganti non sembrano voler approfittare della loro posizione per guardare lontano (soprattutto all’indietro): non sanno, così piccoli, sconfiggere i grandi Golia del passato. Ma per essere bravi pittori bisogna non solo essere buoni interpreti del presente, ma anche inserirsi in un dialogo consapevole con la tradizione. Senza dubbio è difficile, richiede tempo e studio, ma la sfida è assai più succulenta delle mode passeggere da concettualismo di maniera. Ma, allora, si può ancora dipingere, nel nostro mondo frenetico? Sì, e questa mostra – qui sta il grande merito – ci dice ancora l’eterna necessità di questo linguaggio.

Giulio Dalvit

Milano // fino al 7 gennaio 2014
Nuova Pittura Italiana
STUDIO CANNAVIELLO
Via Stoppani 15
02 87213215/16
[email protected]
www.cannaviello.net

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Giulio Dalvit

Giulio Dalvit

Nato nel 1991 a Milano, ha studiato Lettere e si è laureato in Storia dell’arte moderna alla Statale di Milano. Ha collaborato anche con alcuni artisti alla realizzazione di mostre milanesi tra Palazzo Reale, il Museo del 900 e Palazzo…

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