L’era del Rinasci-morof

A Salerno l’arte moderna si “morofizza”. Presso la Galleria Studio21 Fabio Moro impugna matite colorate per tramutare capolavori da museo in prodotti popolari. Audace tentativo di traslare l’arte del Rinascimento dai musei alle strade, tra la gente. Fino 17 marzo.

Per l’anagrafe è Fabio Moro (Nocera Inferiore, 1972), per la low brow art è Morof. Di giorno tatuatore (incide su pelle a ritmo di pencil style), di notte scardinatore di opere d’arte. Si, perché Morof è l’ultimo genio del d’Apres. Da provetto artista d’accademia a “pecora nera” del pop surrealismo italiano, punta il dito (anzi, la matita) verso l’arte moderna.

Metti un Rinascimento da museo, solenne e austero. Metti pure un raffinato dipinto del Mantegna che attraversa lo studio di Fabio Moro, schizzato su tela con milleuno pastelli colorati. Risultato del processo? Un dissacratorio “Rinasci-morof”. È la rielaborazione grafica di una mano dal gesto duchampiano che offre al pubblico di Studio21 un’interessante operazione di ri-lettura dell’arte rinascimentale. Ironiche intuizioni morali su grandi volti dagli occhioni languidi e le boccucce a cuoricino. Recuperi e provocazioni di un’arte mai eclissata.

Gianmatteo Funicelli

Salerno // fino al 17 marzo 2012
Fabio Moro aka Morof – No flash, please!
STUDIO21
Via delle Botteghelle 30
089 3180396
[email protected]
www.studioventuno.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati