La selva oscura in uno spazio luminoso

Caronte, Minosse, il Conte Ugolino, Farinata degli Uberti, Pier Delle Vigne. Divina Commedia, prima tappa: Inferno. In viaggio con Dalí e Rauschenberg alla Fondazione Pomodoro di Milano. Fino al 17 luglio, insieme a Perino & Vele e Olga Schigal.

La contemporaneità lucida del capolavoro della letteratura italiana riletto attraverso due autorevoli punti di vista, che contribuiscono a mostrarne vitalità ed eloquenza. La Fondazione Pomodoro inaugura una stagione primavera/estate all’insegna dell’omaggio all’Italia e ai suoi 150 anni. Con L’Inferno di Dante, rigorosamente narrato da 34 tavole di Salvador Dalí e 34 serigrafie di Robert Rauschenberg. Entrambe le serie provenienti dalla medesima collezione privata in cui si conservano anche le restanti cantiche Purgatorio e Paradiso che, a quanto ci racconta il curatore Lorenzo Respi, “si spera potranno essere successivamente portate in mostra come prosieguo”. Il percorso, dislocato su due livelli diversi (non solo di spazio ma di stile e linguaggio), procede dalla simbolica e realistica rappresentazione dei mitici personaggi infernali del surrealista alla contaminazione semantica dello statunitense, che ai versi danteschi fa incontrare la storia contemporanea. Entrambi i lavori sono stati realizzati intorno al 1960.

Caterina Misuraca

dal 7 aprile al 17 luglio 2011
Salvador Dalí / Robert RauschenbergL’Inferno di Dantea cura di Lorenzo Respi
www.fondazionearnaldopomodoro.it

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Caterina Misuraca

Caterina Misuraca

Caterina Misuraca nata a Lamezia Terme nel 1976. Vive e lavora a Milano. Laurea all’Università di Bologna in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo. Giornalista di cronaca, politica, costume e società. Curatrice mostre d’arte sociale (tra queste: OggettInstabili…

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