È dello studio C + S il progetto per la nuova GAMeC a Bergamo

È senza nessuna demolizione il progetto di trasformazione del palasport di Bergamo nella nuova GAMeC - Galleria di Arte Moderna e Contemporanea a Bergamo. A parlarci degli interventi sulla struttura esistente sono i progettisti, Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini

Rientra nel piano delle opere pubbliche del Comune di Bergamo la nuova GAMeC – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, attualmente diretta dallo storico dell’arte Lorenzo Giusti. Il progetto vincitore è stato realizzato dallo studio C + S di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini. Retrofit, così i progettisti hanno definito il loro intervento, si basa sulla trasformazione, senza demolizioni, del palasport esistente, nel rispetto della memoria dell’edificio. “Con il termine retrofit” spiegano Cappai e Segantini, “si intende l’attività di addizione di nuove tecnologie/funzionalità ad un sistema (sia esso un’automobile, un edificio, ecc.) vecchio, così da prolungarne la vita. Abbiamo ereditato dal passato edifici di dimensioni e strutture generose e che oggi con difficoltà potremmo permetterci di realizzare. Crediamo sia necessario valorizzare edifici antichi e sistemi urbani obsoleti in quanto spazi speciali a disposizione delle comunità, banche di energia e di materie prime, risorse invece che problemi da risolvere. Il retrofit è uno strumento resiliente per tradurre il passato più o meno recente e trasformarlo in una risorsa per la comunità. La trasformazione del palazzetto dello sport nel nuovo GAMeC è una di queste eredità che si trasforma in potenzialità, alla scala urbana, alla scala architettonica e alla scala dell’esperienza fisica dei cittadini.”

Render della nuova GAMeC di C+S, Cappai e Segantini

Render della nuova GAMeC di C+S, Cappai e Segantini

LA STORIA DEL PALASPORT

“La storia di questo edificio è sicuramente molto lunga, perché è stato uno dei primi edifici realizzati in quell’epoca con quella tecnologia, per cui sicuramente al di là dell’aspetto e della memoria, anche la tecnologia non va persa e dimenticata”, ci spiega l’architetto Cappai nel loro approccio all’esistente. “Il palasport di Bergamo è un edificio a forma ellittica realizzato negli anni ’60 con strutture verticali in cemento armato. Il progetto di retrofit si concentra sulla possibilità di trasformare radicalmente la struttura interna dell’edificio demolendo le gradinate ma mantenendo invece intatta la cintura dei pilastri che descrivono e caratterizzano la forma ellittica dell’edificio. Il progetto diventa un ponte tra passato e futuro: da un lato mantiene una forte traccia delle strutture originali e dall’altro inventa un nuovo spazio per accogliere il museo di arte contemporanea GAMeC. Le strutture interne esistenti verranno lasciate al grezzo mantenendo la materialità del cemento facciavista e le tracce delle sue trasformazioni.”

Render della nuova GAMeC di C+S, Cappai e Segantini

Render della nuova GAMeC di C+S, Cappai e Segantini

IL PROGETTO ARCHITETTONICO

“Il nostro modo di lavorare è quello di non demolire ma di mantenere il più possibile la memoria e le tracce del ruolo che l’edificio ha avuto all’interno del contesto.” Ci spiega l’architetto Segantini in merito agli interventi sull’esistente che “fanno in modo che la nuova scatola, diciamo super efficiente e molto contemporanea, che viene inserita all’interno sia trasparente e permetta sempre di dialogare con la memoria dell’edificio, perché la memoria fa parte delle mappe mentali dei cittadini, della loro cultura, della loro tradizione e quindi della loro identità.” La nuova GAMeC poggia su una piattaforma, leggermente rialzata rispetto al livello della strada, e raccordata con una serie di rampe che garantiscono la totale accessibilità dell’edificio. Sul volume ellittico superiore, in lastre curve di acciaio zincato, si appoggia una lanterna traslucida di coronamento che ospita un bar/ristorante aperti verso una terrazza panoramica. Il volume si trasforma in una lanterna durante le ore notturne, diventando un’attrattiva visiva per l’edificio e il suo intorno. Il foyer, un corpo proiettato verso l’esterno, è uno spazio a disposizione per attività ricreative, commerciali ed espositive per piccole collezioni. All’interno viene lasciata a vista la materialità del museo con le sue pareti originali in mattoni riportati facciavista, con i segni dei tagli delle tribune e dei solai preesistenti, richiamando la memoria dello spazio originale, che dialoga con il nuovo volume inserito al centro dello spazio: un volume sospeso che ospita le sale espositive dei piani superiori, accessibili grazie ad una scala monumentale.

Sezione della nuova GAMeC di C+S, Cappai e Segantini

Sezione della nuova GAMeC di C+S, Cappai e Segantini

LE SALE ESPOSITIVE E LA TERRAZZA

Le sale espositive, fulcro del museo, sono state inserite al centro in una preziosa scatola traslucida capace di far interagire visivamente aree funzionali altrimenti estranee tra di loro. La trasparenza delle pareti perimetrali del volume sospeso è consentita dall’utilizzo di un sistema modulare di policarbonato alveolare che garantisce la diffusione della luce all’interno delle sale e un adeguato isolamento acustico. Ma la nuova GAMeC “non è solo un contenitore per l’arte”, come sottolinea l’architetto Segantini, “ma anche una macchina per guardare Bergamo dall’alto, grazie a questa terrazza panoramica che in qualche modo ricuce tutta la vista dopo il percorso che uno ha fatto all’interno del progetto. La terrazza che da sui tetti di Bergamo è la conclusione di questo percorso che ci porta attraverso la memoria dell’edificio, dentro l’arte, e poi finalmente a vedere la città.”

L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO

Il 5 agosto 2022 il Comune di Bergamo ha approvato il progetto definitivo della nuova GAMeC di Bergamo con un intervento dal costo complessivo di 18 milioni di euro circa: di questi circa 6 proverranno da un finanziamento del PNRR (grazie al bando rigenerazione urbana) e altrettanti da Fondazione UBI Banca Popolare, come già promesso. La superficie complessiva dello stabile triplicherà, passando dagli attuali 2.200 mq a poco meno di 6mila mq, ma sarà mantenuta come da progetto iniziale l’attuale forma dell’impianto sportivo. Il cantiere della nuova GAMeC – che fa da capofila a un più ampio rinnovamento dell’area – aprirà nella primavera 2023, dopo la chiusura della stagione sportiva del 2022.

– Ilaria Bulgarelli

Articolo aggiornato il 10 agosto 2022.

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Ilaria Bulgarelli

Ilaria Bulgarelli

Ilaria Bulgarelli (Roma, 1981) ha studiato presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, conseguendo la laurea triennale in Ingegneria Edile, poi presso “Sapienza Università di Roma”, per terminare i suoi studi con la laurea specialistica in Architettura. Un mix…

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