Allarme coronavirus: musei chiusi e attività culturali sospese. La situazione è in aggiornamento

Riportiamo qui le disposizioni ufficiali indette dal governo per limitare i casi di diffusione del Covid-19. Mostre e manifestazioni culturali stanno subendo cancellazioni anche nelle regioni non interessate dalla normativa. Pertanto, anche gli eventi del calendario di Artribune potrebbero subire modifiche.

È l’inizio della prima settimana di un’Italia nel pieno di un allarme sanitario. L’epidemia di Coronavirus, che nei giorni scorsi aveva portato all’annullamento di importanti eventi culturali, uno su tutti Art Basel Hong Kong – che ha poi istituito un apposito canale di vendite online – è destinata ad portare modifiche anche al calendario artistico del nostro Paese. È ancora presto per capire se le manifestazioni programmate nei prossimi mesi (si pensa alle fiere MIA Photo Fair e Miart di Milano, segnate rispettivamente per fine marzo e fine aprile e profondamente a rischio) saranno rinviate o potranno svolgersi secondo la norma. Procediamo intanto con il riportare qui i provvedimenti che per ora sono certi, e indicano purtroppo la chiusura delle attività non solo nelle aree più colpite dai focolai.

stand Art Basel Hong Kong Galleria Francesca Minini

stand Art Basel Hong Kong Galleria Francesca Minini

ORDINANZA ANTI-CORONAVIRUS: LE REGIONI INTERESSATE

Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Emilia Romagna. Ad ora sono queste le regioni italiane interessate dai provvedimenti più drastici: vengono chiusi tutti i bar dopo le 18, i locali notturni, le manifestazioni o le iniziative di qualsiasi natura, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, e infine i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado (Università incluse). Per quanto riguarda i musei, si legge testualmente nella normativa divulgata dal Ministero della Salute: “Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.Lgs. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi”. I provvedimenti si estendono per una settimana, fino al 1° marzo 2020, ma potranno essere ulteriormente prolungati a seconda della situazione sanitaria del Paese. Oltre a musei pubblici e privati, stanno chiudendo i battenti anche le gallerie private, gli spazi no profit e qualsiasi altro centro di aggregazione. Almeno per questa settimana, sono rimandate o cancellate le inaugurazioni, ma anche attività contigue come talk, incontri e presentazioni di libri. La situazione riguarda anche il settore cinematografico: posticipata l’uscita dei film.

Accademia di Belle Arti di Roma – ph. R. Puig

Accademia di Belle Arti di Roma – ph. R. PuigAccademia di Belle Arti di Roma – ph. R. Puig

I PROVVEDIMENTI NELLE ALTRE REGIONI

La difficoltà nel prevedere come si evolverà la situazione rende tutto più difficile: gli eventi vengono annullati fino a data da definirsi, trovandosi nell’impossibilità di fissare un altro giorno certo per il loro svolgimento. Le caselle di posta degli operatori sono letteralmente subissate di rinvii e annullamenti. L’ente Fiera Milano ha già annullato i primi eventi segnati in calendario per l’inizio di marzo: come la fiera sul biologico e sulla sostenibilità Fa’ la cosa giusta, prevista dal 6 all’8 marzo. Lo stesso avverrà per l’evento gastronomico Identità Golose, previsto per gli stessi giorni. Un fatto significativo è che gradualmente, la chiusura di luoghi e attività si sta estendendo anche al di fuori delle regioni interessate dai casi di coronavirus o portatrici di focolai epidemici, dimostrando gli effetti della psicosi collettiva. Ad esempio, di poco fa è la notizia che riguarda l’Accademia delle Belle Arti di Roma, la quale ha comunicato la propria chiusura fino al 2 marzo: “La decisione è stata presa a causa dell’ingente numero di allievi stranieri, in particolare provenienti dalla Cina, in considerazione del previsto svolgimento degli esami che comporterebbe un grande affollamento degli spazi dell’Accademia”, si legge. Intanto, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha deciso di sospendere la prima domenica gratuita nei musei fissata per il 1 marzo. Ovvero, i musei rimarranno aperti – ovviamente si parla delle regioni non interessate dalla chiusura obbligatoria – ma il biglietto andrà pagato: questo per scoraggiare il consueto affollamento di persone in questi luoghi. Nell’impossibilità di fare previsioni a breve e lungo termine, invitiamo tutti ad attenersi alle norme diffuse dalle autorità competenti e a mantenere un atteggiamento calmo e collaborativo, auspicando una veloce ripresa delle attività culturali. Infine, per tutte le ragioni elencate, vi ricordiamo di verificare sempre, attraverso i canali ufficiali, l’effettivo svolgimento di qualsiasi mostra o evento segnalato dal calendario di Artribune.

– Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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