Prima edizione di Paratissima Bologna. Allo IAAD la fiera d’arte emergente seleziona gli artisti

Il modello torinese della rassegna di arte emergente, esportato in scala ridotta a Bologna, farà il suo debutto a febbraio nei giorni di Artefiera nella nuova sede bolognese dell'Istituto d'Arte Applicata e Design

Si avvicinano i giorni di Artefiera e dell’art week bolognese – quest’anno posticipato ai primi di febbraio -, e il grande pubblico specializzato e potenzialmente interessato, che in quei giorni si riverserà nel capoluogo emiliano, troverà ad attenderlo una novità tutta torinese. Paratissima, la kermesse internazionale di arte contemporanea dedicata ai talenti emergenti, approda, infatti, per la prima volta a Bologna nelle date dal 2 al 4 febbraio. E lo fa nel nuovo spazio dello IAAD, l’Istituto d’Arte Applicata e Design che ha sede dal 1978 nel quartiere Aurora di Torino, e che nella città felsinea ha aperto un’altra sede a partire da luglio 2017, in una zona strategica vicino alla stazione e a pochi passi dal centro cittadino, Via Jacopo Barozzi 3. “La collaborazione con IAAD è nata come un’avventura”, racconta ad Artribune Francesca Canfora direttore artistico di Paratissima.

LA FORMULA PARATISSIMA

Anche IAAD è una realtà nata a Torino, di fresco trasferimento a Bologna, si occupa di giovani creativi e sta avendo una crescita esponenziale. Possiamo dire che ci sia una sorta di affinità elettiva che metteremo alla prova a febbraio”. Com’è nata l’idea di esportare Paratissima in un’altra città? “Non è la prima volta che Paratissima esce dai confini torinesi. Skopje, Lisbona, Cagliari e Napoli sono le città che hanno accolto la manifestazione, riuscendo a sviluppare una propria declinazione della formula originaria”, risponde Canfora. “La differenza rispetto alle citate mete è che Paratissima Bologna sarà organizzata e gestita dallo staff di Torino. Gli altri eventi sono infatti nati in collaborazione con associazioni culturali locali, mentre ora abbiamo sia il desiderio, sia la necessità di essere noi in prima persona ad uscire dal seminato e sperimentare nuove formule e nuovi territori”. Nuove formule come, ad esempio, il nuovo modello gestionale che farà il suo debutto proprio in questa occasione. “

L’IMPRESA

“A fine ottobre 2017 è nata PRS – Paratissima Produzioni e Servizi Srl Impresa Sociale, società di proprietà al 51% dei soci storici di Paratissima (Damiano Aliprandi, Francesca Canfora, Lorenzo Germak, Daniele Ratti) e il restante 49% acquistato da soci privati e da Socialfare”, spiega ad Artribune Lorenzo Germak presidente del CDA di questa nuova società. “Ylda Associazione, presieduta da Aliprandi, rimane proprietaria del marchio Paratissima che dal 2018 è dato in concessione a PRS per sviluppare nuovi eventi sul territorio nazionale (es. Bologna e Milano), per produrre e vendere opere d’arte di artisti emergenti con il progetto Art Production e per sviluppare servizi nel campo dell’arte legati alle nuove tecnologie digitali”. La formula di questa prima edizione bolognese sarà comunque leggermente diversa, data la dimensione ridotta dello spazio espositivo: circa 1.500 mq, risalenti ai primi del ‘900, rispetto all’intera ex Caserma La Marmora in precollina a Torino. “È stato dato un tema ‘Animali Notturni’ e gli artisti verranno selezionati in base alla qualità delle opere o all’attinenza con il tema”, aggiunge la direttrice della fiera. “L’evento è concepito, dunque, seguendo le logiche di una grande mostra collettiva, da cui non sono escluse, in ogni caso, le gallerie d’arte o le associazioni culturali. Paratissima è inclusiva e ibrida per natura: abbiamo l’ambizione di essere una controproposta rispetto al modello di fiera universalmente condiviso”.

LA SELEZIONE DEGLI ARTISTI

L’altra novità di Paratissima Bologna è quindi l’introduzione della selezione degli artisti, ma come impatterà questo sul futuro dell’edizione torinese? “Per l’edizione torinese il problema è la dimensione ormai raggiunta dalla manifestazione: alla Caserma La Marmora abbiamo occupato 12mila metri quadrati con i nostri 600 artisti e tutti i vari progetti speciali. Il prossimo passo, forse, dovrebbe essere iniziare a fare una selezione”, conclude Canfora. “Per ora iniziamo a vedere come funziona il modello esportato in scala ridotta e dopodiché faremo le necessarie valutazioni per capire come evolvere nel prossimo futuro. Al momento, comunque, non ci sono i presupposti per poter pensare di fare qualcosa di analogo solo nella sede IAAD di via Pisa a Torino“. Intanto, la call per partecipare a Paratissima Bologna è aperta fino all’11 gennaio.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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