Yuri Ancarani incontra il pubblico
Primissimi piani, campi lunghi, sguardi e gesti per raccontare le cave di marmo e i suoi protagonisti nei quindici minuti del film di Yuri Ancarani Il Capo.
Comunicato stampa
Yuri Ancarani incontra il pubblico mercoledì 4 luglio presso gli spazi del Museo del Marmo dove, fino al 21 dicembre 2012, sarà visibile il film IL CAPO, prima parte di un trilogia. Nella stessa serata sarà proiettato PIATTAFORMA LUNA, secondo capitolo della stessa trilogia.! !
Primissimi piani, campi lunghi, sguardi e gesti per raccontare le cave di marmo e i suoi protagonisti nei quindici minuti del film di Yuri Ancarani Il Capo.
Diretto da Yuri Ancarani e ambientato nell'affascinate cornice delle Alpi Apuane, IL CAPO nasce dall’osservazione attenta dei cavatori e del loro particolare modo di comunicare: un linguaggio privo di parole, fatto solo di movimenti, codici personali, a cui il capo-cava ricorre per superare l’assordante rumore di fondo. Lontano dallo stereotipo del cavatore rude, il capo-cava di Yuri Ancarani è un uomo dotato di intelligenza e praticità, un eroe che quotidianamente sfida la montagna e i suoi pericoli.
Il progetto, che vede la partecipazione di Ugo Carlevaro, direttore della fotografia, Mirco Mencacci, responsabile del design sonoro e di Pietro Savorelli è stato da prodotto da N.O. Gallery, Gemeg e Deneb Film.
PIATTAFORMA LUNA porta sullo schermo sei sommozzatori specializzati in lavorazioni a grande profondità. Per settimane la loro vita si svolge tra il fondo del mare e la camera iperbarica in un’operazione off-shore condotta sulla piattaforma Luna. Il film è prodotto da Maurizio Cattelan e supportato da un gruppo di collezionisti co-produttori.
Entrambi i lavori formano i primi due capitoli di una trilogia il cui filo conduttore è il tema del lavoro: mestieri poco conosciuti e poco raccontati, che avvengono in contesti affascinanti ma disagevoli e spesso pericolosi.
I film sono stati presentati all’interno d’importanti Festival del cinema di ricerca e del documentario tra cui: 67° e 68° Festival del Cinema di Venezia (Venezia), XIV Biennale Internazionale di Scultura (Carrara), Prague Biennal 5 (Praga), IFFR International Film Festival Rotterdam (Rotterdam), DocuWest Documentary Film Festival (Colorado), 23rd IDFA International Documentary Film Festival (Amsterdam), Cinéma du Réel (Centre Pompidou, Parigi), Hot Docs Canadian International Documentary Festival (Toronto, Canada), Cinema Eye Honors (Museum of Moving Image, New York), SXSW (Austin, Texas), 4th Ann Arbor Film Festival (Michigan), Full Frame Documentary Festival, (Dhuram).
YURI ANCARANI Nato a Ravenna nel 1972. Yuri Ancarani è Artista visivo, regista e docente di videoarte alla NABA di Milano e all’ABA di Ravenna. Le sue opere sono state presentate in festival cinematografici, mostre e musei nazionali ed internazionali tra cui: Biennale di Praga 5, Full Frame Documentary Festival (Dhuram), Cinéma du Réel, (Centre Pompidou, Parigi), Videoreport Italia, GCAC, Monfalcone, 23° IDFA (Amsterdam), 67° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (Biennale di Venezia), XIV Biennale Internazionale di scultura (Carrara).
La proiezione de IL CAPO presso il Museo del Marmo di Carrara rientra nel progetto DATABASE, calendario di eventi pensato ad hoc per il Museo che proseguirà durante tutto il 2012. Il film è! ! stato d ato in concessione temporanea da Gemeg.
DATABASE | IL PROGETTO Il progetto DATABASE nasce dall’esigenza di creare una piattaforma sulla quale stabilire un nuovo senso di appartenenza alla città di Carrara, attraverso il rilancio del Museo del Marmo di Carrara che costituisce la porta d’accesso alla città ed il complemento per comprendere la storia del nostro popolo al ritorno dal suggestivo viaggio nel cuore delle cave. Il nostro intento è quello di catalizzare differenti soggetti presenti in città e di metterli in sincronia attraverso un attento lavoro che ricuce legami tra le aziende, le istituzioni e le risorse del territorio.
DATABASE come un vero e proprio archivio digitale è capace di comunicare e conservare oltre che diffondere la nostra storia attraverso i codici contemporanei.