Urushi_Ism – Lacca Giapponese Contemporanea
Seconda edizione della mostra URUSHI_ISM. Lacca Giapponese Contemporanea, un’esposizione pensata per celebrare una delle tecniche tradizionali più antiche e valorizzate nell’arte contemporanea del Sol Levante.
Comunicato stampa
ESH Gallery è lieta di presentare la seconda edizione della mostra URUSHI_ISM. Lacca Giapponese Contemporanea, un’esposizione pensata per celebrare una delle tecniche tradizionali più antiche e valorizzate nell’arte contemporanea del Sol Levante.
La mostra presenta le opere di un gruppo di maestri e giovani artisti in un percorso in grado di illustrare l’arte millenaria della lacca urushi, resina naturale prodotta dalla pianta omonima giapponese che si distingue per la brillantezza e l’eleganza che dona agli oggetti che ricopre.
L’apprezzamento che per secoli il mondo occidentale ha dimostrato nei confronti di quest’arte antichissima è senza dubbio legato ai concetti di semplicità, eleganza e bilanciata bellezza che, uniti all’imprescindibile sapienza tecnica rendono i manufatti in lacca espressione di una spiritualità tutta nipponica oltre che tra le più peculiari rappresentazioni dell’estetica giapponese.
Infatti, è richiesta una considerevole forza interiore per eseguire i procedimenti necessari a creare un’opera in lacca: l’applicazione in dozzine di strati della sostanza sulla forma prescelta da ricoprire, l’attesa dell’asciugatura, la cura nella fase di lucidatura e l’attenzione nella decorazione.
Fonte d’ispirazione per la maggior parte degli artisti è la natura, esplorata nelle forme e nei suoi significati più spirituali.
La mostra permetterà di avvicinarsi al mondo della lacca giapponese contemporanea per assaporarne l’estetica e la tradizione rivisitata secondo le esperienze e il gusto del XXI secolo.
Le sculture leggerissime di Yoshihiko MURATA testimoniano le suggestioni derivate dal mondo naturale: silhouettes dalle forme antropomorfe che si torcono e si avvolgono nello spazio come se fossero guidate dalle melodie di uno strumento musicale.
Natsuki KURIMOTO sperimenta l’utilizzo simultaneo di materiali diversi. I suoi lavori, in lacca e carta giapponese, sono realizzati su basi di legno e metallo che spesso assumono dimensioni elevate. Le sue opere ricordano la forma di rocce e montagne, tal volta rimandando a suggestioni africane che pochi altri artisti hanno provato a ricercare.
Il tema della metamorfosi è, invece, il concetto a cui s’ispira Fumie SASAI.
Nelle sue opere si ritrovano forme semplici, simili a fiori, animali e frutta, che si caratterizzano per linee morbide che invitano al tocco e che suscitano sensazioni primordiali. Per la prima volta la galleria esporrà anche dei nuovi lavori che comprendono elementi in bambù, realizzati in collaborazione col maestro Tanabe Shouchiku.
Il mondo del gioiello e dell’ornamento per il corpo è ciò che ispira Sakurako MATSUSHIMA, le cui sculture si caratterizzano per le linee sinuose e l’andamento curvilineo.
Le sue meravigliose opere da parete sono spesso impreziosite da inserti in madreperla e polvere d’oro che amplificano la lucentezza dell’urushi. La tecnica che l’artista predilige, detta Kanshitsu, consiste nell’applicazione della lacca sopra un nucleo in tessuto, motivo che permette alle sculture di ottenere qualsiasi tipo di forma, arredando gli spazi con eleganza ed estrema leggerezza.
Tra gli artisti presentati sarà presente anche Hanako GEJO, moglie dell’ormai pluripremiato Takeshi IGAWA, le cui opere continuano ad affascinare per la scelta di tonalità cromatiche che, unite alla polvere e foglia d’oro, accentuano la brillantezza dell’urushi.
La ricerca delle possibilità estetiche di questo materiale affascinante è anche l’obiettivo della giovanissima Mine TANIGAWA.
Ex allieva del maestro Kurimoto, l’artista si dedica alla realizzazione di piccole sculture in lacca che s’ispirano alla ricerca informale. La scelta di cromatismi accesi e la libertà da qualsiasi vincolo formale permettono all’artista di scandire il ritmo dello spazio per mezzo di gesti automatici e astratti, vicini all’idea dello scarabocchio.
Infine saranno le vivacissime opere di Hiroshi KANEYASU a permettere allo spettatore di soffermarsi sulle qualità intrinseche dell’urushi.
L’artista, che da anni è interessato alle più antiche teorie sul colore, dedica il proprio lavoro allo studio della percezione, non solo dal punto di vista visivo ma soprattutto sotto l’aspetto tattile del colore e della sua materialità.