Simone Panzeri – Déjà-vu
Le opere che Simone Panzeri presenta nella sua prima personale ad AREA B rielaborano alcuni capolavori dei grandi maestri del passato molto conosciuti dal grande pubblico tra cui Giorgione, Mantegna, Bellini, Tiziano, Bosch.
Comunicato stampa
AREA B presenta Déjà-vu, personale di Simone Panzeri che inaugurerà martedì 20 settembre nella sede della galleria, Via Cesare Balbo 3, Milano.
Le opere che Simone Panzeri presenta nella sua prima personale ad AREA B rielaborano alcuni capolavori dei grandi maestri del passato molto conosciuti dal grande pubblico tra cui Giorgione, Mantegna, Bellini, Tiziano, Bosch. La trasformazione operata dall’artista si attua su più livelli, e parte dal presupposto che l’osservatore riconosca, anche solo a livello inconscio, le iconografie di opere che, essendo state negli anni fortemente rappresentate, risultano integrate nel patrimonio collettivo di immagini.
Un primo livello di rielaborazione consiste nell’eliminazione delle figure umane, determinando così l’annullamento del processo di narrazione. In questo modo ciò che resta degli originali è il semplice contesto che rimane però privo anche di tutti quegli evidenti rapporti simbolici e spaziali, che ricoprivano grande significato nelle iconografie originali. L’ulteriore livello di cambiamento, consiste nel congelare ciò che resta nei toni del bianco e del blu, in cui possiamo (forse) riconoscere ad esempio Allegoria delle Tre Età della vita di Tiziano, La tempesta di Giorgione o San Giorgio e il Drago di Giovanni Bellini, o ancora San Gerolamo del Mantegna.
Attraverso queste manipolazioni si instaura nello spettatore un vero e proprio processo di Déjà-vu, che propone all’osservatore una riflessione sui temi
della sottrazione e sull’assenza, portando in primo piano anche la differenza tra un “prima”, impresso a livello iconografico nella nostra mente attraverso
opere già note e un “dopo” , ottenuto da tutte le trasformazioni e che ci troviamo di fronte. Oltre all’effetto concettuale, la conseguenza visiva è
soprattutto un senso di vuoto e di estraniazione che spinge l’osservatore verso la ricerca, permettendogli di concentrarsi sulla definizione e sull’esercizio
del tratto della tecnica pittorica dell’artista.
In Déjà-vu, nella sensazione di ritrovarsi all’interno di una situazione che sappiamo di conoscere ma che in realtà non riconosciamo, Simone Panzeri
utilizza le proprie opere come mezzo per una riflessione profonda sulla caducità del mito e dell’uomo, attraverso l’iconografia storica e riconosciuta
dell’arte.
Simone Panzeri
Informazioni personali
Nato a lecco il 23/04/1976
Residente a Olginate
Qualifiche
Diplomato al liceo artistico statale di lecco
Diploma di laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera (MI)
Principali mostre collettive
2000 “ Salon I” Museo della permanente (MI) a cura dell’accademia di belle arti di Brera, su invito di Luca Beatrice
2001 “Emporio” Viafarini-Care of(MI) a cura di Luca Beatrice e Alessandra Galletta
2002 “ Un due tre stella” Fabbrica Eos (MI) a cura di Corrado Levi, testi di Luca Beatrice e Federico Sardella
2003 “Linee di confine” Openspace- Care of (MI) su invito di Manuela de Noia
2003 “ Almeno 16 minuti” Art and arts (TO) a cura di Luca Beatrice e Guido Curto
2004 “ No Parachute” Art and Gallery (Mi) su invito di Marco Meneguzzo
2004 “Heart Break Hotel” Flash Art fair (MI) a cura di Laura Carcano e Irene Crocco
2005 “Altri Fantasmi” Gas Gallery (TO) a cura di Laura Carcano
Mostre Personali
2002 “ Panzeri Simone” Galleria Astuni (Pietra Santa (RE)) a cura di Luca Beatrice
2009 " Scenografia" Galleria Mon Ego (Como) a cura di Giulio Sangiorgio
Pubblicazioni e recensioni
“Giovane pittura italiana” Flash Art n. 232 febbraio-marzo 2002
“In mostra” recensione di Matteo Chini. Flash Art n.234 giugno-luglio 2002
“Panzeri Simone” testi personali. NO magazine n.4 settembre 2005