Silvia Camporesi – Le città del pensiero
Un progetto espositivo site specific ispirato alle famose piazze d’Italia di Giorgio De Chirico: l’idea è di ripensare quei luoghi, provando a immaginarli oggi dopo cento anni di non-vita, desolati, disabitati e abbandonati, ma intatti, non contaminati da interferenze e rimaneggiamenti moderni.
Comunicato stampa
Inaugura venerdì 13 novembre alle ore 17 la nuova mostra di Silvia Camporesi ideata per la MLB home gallery di Ferrara, una delle città che sono state culla della metafisica, in concomitanza con la mostra al Palazzo dei Diamanti "De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie" (14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016).
Un progetto espositivo site specific ispirato alle famose piazze d'Italia di Giorgio De Chirico: l'idea è di ripensare quei luoghi, provando a immaginarli oggi dopo cento anni di non-vita, desolati, disabitati e abbandonati, ma intatti, non contaminati da interferenze e rimaneggiamenti moderni. I soggetti fotografati sono modellini di edifici che riprendono le architetture metafisiche ideate da De Chirico, dai borghi di fondazione d'epoca fascista a luoghi reali come l’incredibile paese di Tresigallo (Ferrara), che molto ha in comune con le atmosfere create dal pittore. Le fotografie scattate ai modellini sono poi state lavorate in post produzione con un intervento di colorazione manuale che accentua il parallelismo con le pitture di riferimento.
Fotografie di grande fascino attraverso cui l’artista continua la sua esplorazione del paesaggio, reale o immaginario, e delle tematiche dell'abbandono. L'uso di modellini prosegue una pratica iniziata con la serie di immagini dedicate a Venezia (La Terza Venezia, 2011) e con la fotografia dell'immaginario “Bosco bianco” dedicata al regista Michelangelo Antonioni (Qualche volta, di notte, la mostra realizzata nel 2012 alla MLB home gallery in occasione del centenario della nascita del regista).
“La luce e il punto di vista fotografico – spiega l’artista – sono determinanti in queste ricostruzioni. Un lavoro che mi ha entusiasmato e in cui ho trovato molti punti di contatto con la mia ricerca degli ultimi anni”.
Silvia Camporesi, nata a Forlì nel 1973, laureata in filosofia, vive e lavora a Forlì. Attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Dal 2003 tiene personali in Italia – Dance dance dance al MAR di Ravenna nel 2007; La Terza Venezia alla Galleria Photographica fine art di Lugano nel 2011; Souvenir Universo alla Galleria Z2O di Roma nel 2013 e all’estero - Terrestrial clues all’Istituto italiano di cultura di Pechino nel 2006; À perte de vue alla Chambre Blanche in Quebec (CAN) nel 2011; 2112, al Saint James Cavalier di Valletta (Malta) nel 2013. Fra le collettive ha partecipato a: Italian camera, Isola di San Servolo, Venezia nel 2005; Immagini a contatto al Fotomuseo G. Panini di Modena nel 2006; Confini al PAC di Ferrara nel 2007; Con gli occhi, con la testa, col cuore al Mart di Rovereto nel 2012. Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; e è fra i finalisti del Talent prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013.