SeiSud
Curata da Andrea Romoli Barberini e Federico Bonioni, la mostra, che propone pitture e sculture a parete di vario formato per un totale di circa 25 manufatti, è la quinta tappa.
Comunicato stampa
SeiSud
Opere di
Domenico Cordì, Sebastiano Dammone Sessa,
Giuseppe Negro, Fabio Nicotera,
Vincenzo Paonessa, Ernesto Spina
a cura di
Andrea Romoli Barberini e Federico Bonioni
Inaugurazione sabato 17 marzo, ore 17.00
(fino a domenica 15 aprile 2012)
Galleria Bonioni Arte, Corso Garibaldi 43
42121 Reggio Emilia
A partire da sabato 17 marzo (fino al 15 aprile 2012), la Galleria Bonioni Arte di Corso Garibaldi a Reggio Emilia ospita la mostra SeiSud con opere di Domenico Cordì, Sebastiano Dammone Sessa, Giuseppe Negro, Fabio Nicotera, Vincenzo Paonessa e Ernesto Spina.
Curata da Andrea Romoli Barberini e Federico Bonioni, la mostra, che propone pitture e sculture a parete di vario formato per un totale di circa 25 manufatti, è la quinta tappa, dopo quelle umbre (Palazzo Ducale, Gubbio, aprile/maggio 2011; Galleria Il Gianicolo, Perugina, ottobre 2011), quella romana (Galleria della Tartaruga novembre/dicembre 2011) e quella marchigiana (Galleria Genus, San Benedetto del Tronto Ap, gennaio 2012) di una lunga e articolata itineranza che ha coinvolto e coinvolgerà, tra spazi pubblici e gallerie private, sette città di cinque regioni d’Italia.
Dopo la Galleria Bonioni, la mostra, che è supportata da un catalogo con testo critico di Andrea Romoli Barberini, sarà presentata a Maierà - Cs (Spazio Expo Zona Sud/Diamante Arte Contemporanea) per terminare questo straordinario tour espositivo a Cosenza nella prestigiosa sede della Galleria Nazionale di Cosenza – Palazzo Arnone.
“Non è il nome di un gruppo, ma potrà diventarlo. SeiSud è soltanto, almeno per ora, il titolo di una mostra itinerante. Un po’ domanda, un po’ affermazione, è specchio bifronte che riflette e “rapisce” il sé e l’altro da sé; sintesi estrema di una situazione dell’arte che esce allo scoperto per rivendicare, nella piena consapevolezza del proprio fare, senza proclami e senza polemiche, un ruolo e uno spazio nel dibattito artistico in atto [...] Non è una sfida, lanciata o raccolta. E’, invece, nel solco delle esperienze glocal, la mano alzata che annuncia una pacata obiezione. SeiSud è l’esito di una ricognizione mutatasi in progetto. Quindi è, anche e certamente, una proposta [...]”
(dal testo in catalogo di Andrea Romoli Barberini)