Roma Barocca
Viene presentato all’Accademia Nazionale di San Luca il volume “Roma Barocca”, di Paolo Portoghesi, edizione riveduta e ampliata con fotografie a colori di Moreno Maggi, Editori Internazionali Riuniti. Introdotti da Francesco Moschini, ne discutono Paolo Marconi, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati. Sarà presente l’autore.
Comunicato stampa
ROMA BAROCCA
di Paolo Portoghesi
Edizione riveduta ed ampliata con fotografie a colori di Moreno Maggi
Editori Internazionali Riuniti
Iniziativa all’interno del ciclo “Novità editoriali all’Accademia Nazionale di San Luca”
Introduce e coordina
Francesco Moschini
Intervengono
Paolo Marconi, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati
Sarà presente l’autore
Giovedì 2 febbraio 2012, ore 18.00
Accademia Nazionale di San Luca
Roma, piazza dell’Accademia di San Luca 77
tel. 06.6798850 06.6790324
Giovedì 2 febbraio 2012 alle ore 18.00, viene presentato all'Accademia Nazionale di San Luca il volume "Roma Barocca", di Paolo Portoghesi, edizione riveduta e ampliata con fotografie a colori di Moreno Maggi, Editori Internazionali Riuniti. Introdotti da Francesco Moschini, ne discutono Paolo Marconi, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati. Sarà presente l'autore.
Roma Barocca, il libro che esce per gli Editori Riuniti International, in una edizione completamente rinnovata e accresciuta, sia per il testo che per la veste illustrativa, è ormai un classico della Storia dell’Arte Italiana. Uscito nel 1966 per le edizioni Bestetti e, in lingua inglese, per la Massachusetts University Press, è poi stato ristampato da Laterza, prima nella Universale e poi nelle Grandi Opere raggiungendo nel 2001 la tredicesima edizione.
Il libro racconta come Roma, nel primo Seicento, abbia tenuto a battesimo un nuovo stile architettonico, il barocco appunto, che si è poi diffuso nel mondo intero, dall’Europa alla Russia, all’ America centrale e meridionale, raggiungendo anche la Turchia e la Cina.
Il barocco vero e proprio nasce, secondo l’ipotesi contenuta in questo libro, intorno al 1630, sul terreno fertile di una cultura architettonica che, partendo dalle conquiste cinquecentesche, ne sviluppa il lato spettacolare e la dimensione urbanistica. Nasce sotto il pontificato di un poeta, Urbano VIII Barberini, e raggiunge il suo massimo sviluppo sotto Innocenzo X Pamphili e Alessandro VII Chigi, i committenti illuminati di tre grandi architetti: Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona che creano le premesse perché Roma si trasformi in una città-teatro in cui la Chiesa Cattolica rappresenta la sua universalità e il suo potere.
Il nuovo linguaggio, che recupera la forza affermativa del classicismo cinquecentesco e abbandona la stagione manieristica del dubbio e della introversione, apre una nuova stagione di ricerca e di ardita sperimentazione in cui l’eredità classica è interpretata con grande libertà puntando su tre risorse straordinarie: la curvatura delle linee e delle superfici che plasmano lo spazio come la mano di uno scultore, la luce utilizzata in modo teatrale per dare profondità e generare sorpresa e la pittura prospettica che apre gli spazi interni alla immagine del cielo, simbolo della trascendenza e dell’infinito.
Il linguaggio, elaborato in modo diverso da Bernini, Borromini e Pietro da Cortona, è oggetto di sintesi nel tardo Seicento per opera di Carlo Rainaldi e Carlo Fontana e nei primi decenni del Settecento l’ispirazione di Bernini allo spettacolo totale insieme a un vero e proprio revival borrominiano contribuiscono a fare di Roma una città dal volto cordiale e accogliente, piena di attrazioni e sorprese. A piazza Navona, a San Pietro, nella fontana di Trevi, nelle scale di Piazza di Spagna, il barocco celebra i più tipici valori della città: la convivialità, l’accoglienza, lo stupore, la contemplazione.
Il libro è completato da un elenco degli architetti e delle loro opere, opera di Stefania Tuzi-Portoghesi e da un indice dei luoghi e dei nomi. La monumentale bibliografia relativa, operabile selettivamente, è contenuta in un apposito sito internet al quale i lettori potranno accedere.
L’apparato fotografico comprende oltre al materiale delle prime edizioni una introduzione visiva, in cui l'antologia di foto a colori di Moreno Maggi, raggruppate in temi e soggetti diversi, costituisce un autonomo racconto visivo delle vicende di Roma Barocca.
Coordinamento di Ilaria Giannetti e Luca Porqueddu