Prove di realtà
Forse la realtà non esiste. Forse quello che chiamiamo realtà è solo un sogno. O una rappresentazione, un’idea. L’ombra di un sogno. La realtà va messa alla prova. Come per le prove dell’esistenza di Dio, vexata quaestio filosofica: occorre affrontare la questione delle prove dell’esistenza della realtà. Ma un artista non è un filosofo, e allora questo esercizio, questa necessità diviene per l’artista un altra cosa: meno razionale, meno scientifica, ma ugualmente ‘probante’.
Comunicato stampa
Mostra collettiva all’Atelier Chagall, a cura di Virgilio Patarini
S'inaugura Sabato 5 maggio, alle ore 16.00 presso l’Atelier Chagall di Milano, Alzaia Naviglio Grande 4, la mostra collettiva intitolata Prove di realtà.
In mostra opere degli artisti: ALESSANDRO CRINI, LORENZO CURIONI, JOHANNES GENEMANS, NIVES GUAZZARINI, BRUNO MORETTI SANLORANO, VITTORIO PASOTTI, ANGELO PETRUCCI, PAOLO ROSSETTO, LISA SABBATINI
La mostra proseguirà fino al 17 maggio 2012.
Ingresso libero.
Nota critica di presentazione
Forse la realtà non esiste. Forse quello che chiamiamo realtà è solo un sogno. O una rappresentazione, un’idea. L’ombra di un sogno. La realtà va messa alla prova. Come per le prove dell’esistenza di Dio, vexata quaestio filosofica: occorre affrontare la questione delle prove dell’esistenza della realtà. Ma un artista non è un filosofo, e allora questo esercizio, questa necessità diviene per l’artista un altra cosa: meno razionale, meno scientifica, ma ugualmente ‘probante’. Una sorta di messa alla prova, qualche volta quasi una prova teatrale della realtà. L’artista ‘prova’ a rappresentare la realtà e al tempo stesso, con questa azione, mette alla prova la realtà: ne ipotizza non solo l’esistenza ma anche la consistenza, l’essenza, le caratteristiche generali e particolari. Con un esercizio di metonimia nel disegnare, nel cogliere uno scorcio di una possibile realtà getta una luce su tutta la realtà, una luce che a seconda del taglio, dell’intensità, del colore cambia in qualche modo la realtà stessa. La prova diviene interpretazione. E dunque ciascuno di questi nove artisti nel mettere alla prova la realtà ci prova l’esistenza ciascuno di una realtà diversa, anche se poi possiamo individuare due tendenze, due traiettorie comuni e in parte divergenti. Da una parte troviamo una realtà vista sotto luci abbaglianti, come quelle di una camera operatoria, che ci mostrano ogni singolo dettaglio fin nei minimi particolari. La realtà che ci illustrano Crini, Pasotti, Rossetto, Sabbatini e in parte, lo scultore Genemans è una realtà vivisezionata col rasoio di Occam: lucida, razionale. Dall’altra parte Curioni, Moretti Sanlorano, Petrucci e la scultrice Guazzarini, attraverso antichi strumenti dell’arte pittorica e plastica (velature, sfumato, ombreggiature, schiariture, modellato) gettano luci soffuse o radenti sulla realtà facendo affiorare aspetti più emotivi, soggettivi. E’ una realtà mutevole, inquieta che affiora sul lago dei sogni e oscilla tra luci abbacinanti e atmosfere soffuse. Tra ragione e sentimento.
Virgilio Patarini