Proclamazione Vincitori Residenza Bridgeart

Informazioni Evento

Luogo
MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza, 138, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
23/11/2016

ore 17

Contatti
Email: info.bridgeart@gmail.com
Sito web: http://www.tenutalafavola.it
Generi
serata - evento
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Cerimonia di proclamazione dei vincitori del Bando lanciato da Bridge art//contemporary visions, progetto patrocinato dal Comune di Noto, per l’assegnazione delle residenze d’artista 2016-2017.

Comunicato stampa

Mercoledì 23 novembre 2016 alle ore 17.00 si svolgerà presso il Macro – Museo d’arte Contemporanea Roma (Sala Cinema) in via Nizza 138, la cerimonia di proclamazione dei vincitori del Bando lanciato da Bridge art//contemporary visions, progetto patrocinato dal Comune di Noto, per l’assegnazione delle residenze d'artista 2016-2017. Le residenze di Bridge Art si svolgeranno a Noto, Patrimonio dell’Unesco, all’interno di Tenuta La Favola, un’azienda vitivinicola a impatto zero da anni all’avanguardia in tecniche di produzione biologica. Esse faranno parte di un ampio progetto d’arte con l’obiettivo di creare una fucina laboratorio di sperimentazione delle più recenti ricerche del contemporaneo in un sito sensibile ai temi ambientali e legati all’eco-sostenibilità per creare, non solo metaforicamente, una piattaforma multiculturale che sia ponte tra realtà straniere e italiane.

Saranno presenti per l’occasione le co-fondatrici e direttrici di Bridge Art: Lori Adragna, critica e curatrice d’arte contemporanea (Roma) e Valeria Valenza, germanista specializzata in didattica delle Civiltà (Siracusa/New York) e alcuni membri della Giuria formata dalla Direzione e dal Comitato scientifico: Cristina Bertarelli, Coach Consultant (New York) - Filadelfio Brogna, Direttore Riserva Naturale di Vendicari (Siracusa) - Lorenzo Canova, storico e critico dell’arte, docente e Direttore ARATRO (Roma) - Martina Cavallarin, critica e curatrice indipendente di arte contemporanea (Milano/Venezia) - Salvatore Cavallo, Direttore del C.U.M.O. Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale (Noto) - Giorgio De Finis, antropologo e Ideatore e Direttore MAAM (Roma) - Laura Falesi, archeologa Membro Onorario delle Antichità nel territorio di Noto e Siracusa (Noto), Fabio Morreale, naturalista e botanico (Siracusa) - Raffaele Schiavo, musicista e compositore (Siracusa/Canada).

Dopo i saluti istituzionali, la cerimonia sarà introdotta dalla fondatrici di Bridge Art (Lori Adragna e Valeria Valenza); seguirà un talk moderato da Helia Hamedani (storica, critica e curatrice di arte contemporanea) che coinvolgerà la Giuria, gli artisti e i curatori dei progetti prescelti, sul tema proposto quest’anno da Bridge Art nel bando per le residenze: la "Relianza". Termine coniato dal filosofo e sociologo Morin, deriva dall'unione delle parole francesi relier (unione) e alliance (alleanza) indicando ciò che rende solidali contro la divisione. Morin parla di "etica della relianza" per indicare il corretto atteggiamento dell'uomo nei confronti di sé stesso dell’ambiente e degli altri.

I progetti vincitori sono stati selezionati dalla Giuria tra i 7 finalisti per la residenza smart_grounding che avrà durata 5 giorni e si svolgerà a metà dicembre, i 7 per la full(y)_ gounding che si svolgerà nell'arco dei mesi di gennaio e febbraio 2017 e i 2 progetti per la sezione “Special project/workshop bridge_lafavola”. La valutazione ha tenuto conto dei principi cardine su cui si fonda Bridge Art:

a. Valorizzazione della presenza multiculturale nel progetto
b. Qualità della proposta progettuale
c. Coerenza del progetto con il tema e con principi della residenza
d. Potenzialità di porsi in relazione con i contesti locali

Progetti finalisti per le residenze smArt_grounding AT HOME di Cie /TranS/: Laurence Marthouret con David Amar & Davy Sur - Patrizia Lo Sciuto (FRA) DELL’IMPRONTA DELLE COSE di Raluca Andreea Hartea (ROU) GOLDEN EXPANSION di Renate Egger & Wilhelm Roseneder (AUT) NAMAZU di Anahi Angela Mariotti – Daniela Cotimbo (ITA) PASSEGGIATA ASTRONOMICA di Nicole Voltan (ITA) UNPACKING NOTO – THE UNDWELLING EXPERIENCE di Maria Rosa Jijon (ECU) - Federica La Paglia (ITA) VADEMECUM PER UN DIALOGO di Lorenzo Madaro con Niccolò De Napoli – Michele Tiberio (ITA)
Progetti finalisti per la residenza full(Y)_grounding ANTENNAE di Anto. Milotta (ITA) & Zlatolin Donchev (BGR) ‘CARTE BLANCHE’ JOURNAL OF REBINDING RESEARCH [...] di Sarah Waring (UK) & Alessandra Cianelli (ITA) NATURA VIVA di Nusquam Productions Philip Cartelli (USA) and Mariangela Ciccarello (ITA) PERSON[ABC] di Dimora Oz (ITA): Andrea Kantos con Gandolfo Gabriele David - Daniele di Luca - Fabio R. Stirner + Esplorazioni sonore di Fabio R. Lattuca (ITA) PAPAVER RHOEAS di Andrea Abbatangelo (ITA/UK) PTV_PACIFIC TRASH VORTEX / ISOLA di Paola Romoli Venturi (ITA) ROOTS di Lucilla Candeloro - Marco Trulli (ITA)
Progetti finalisti per la sezione Special projects/workshop bridge_lafavola DICCIONARIO di Antonio Arévalo con Felipe Aguila – Benjamin Gallegos Gabilondo - Cristobal F. Barria Bignotti (CHL) CASAFAVOLA open workshop di ABITALBERO: Daniele del Grande (ITA) con Manu Morvan (FRA)

BRIDGE ART è un’associazione culturale no profit con sede a Noto (SR), ideata e co-fondata nel 2015 da Valeria Valenza, germanista specializzata in didattica delle Civiltà, Lori Adragna, critica e curatrice d’arte con l’apporto di Cristina Bertarelli, coach specializzata in approccio e sostegno alle persone espatriate. Obiettivo principale di BRIDGE ART è la promozione delle esperienze artistiche contemporanee come sviluppo di itinerari interculturali attraverso la ricerca nei molteplici linguaggi, stili e generazioni di artisti e di curatori provenienti da ogni Paese, favorendo gli scambi ed i processi di integrazione e confronto. BRIDGE ART si sviluppa dal progetto La Favola – Bridge, nato nel 2013 tra la Sicilia e gli Stati Uniti da un’idea di Valenza, come programma di supporto agli Expat di lingua italiana e differente etnia in collaborazione con la UNIS (Unione Scuole Internazionali delle Nazioni Unite), basato su strategie di grounding. Scopo del progetto è di sostenere ed armonizzare il vuoto relazionale e lo sradicamento sociale, affettivo e identitario che si determina negli individui nel momento in cui si approcciano a civiltà diverse, attraverso la realizzazione di un lavoro comune.