Premio ACACIA 2021
Per l’edizione di quest’anno il Premio ACACIA è stato assegnato a Marinella Senatore.
Comunicato stampa
Assessorato alla Cultura, il Museo del Novecento e l’Associazione ACACIA -
Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana presentano INVITO 2021, la
mostra dedicata all’artista vincitore del Premio ACACIA, che per il sesto anno
trova sede nelle sale del museo, consolidando la felice collaborazione tra realtà
pubblica e privata, con l’obiettivo comune di conservare e approfondire lo studio
delle più recenti sperimentazioni artistiche.
L’edizione del 2021 vede protagonista Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977),
artista italiana in grande ascesa, che presenta le opere Dance first think later
(dipinto composto da 8 tele) e Dance first think later (luminaria), che entrano a far
parte della Collezione ACACIA, donata dal 2015 al Museo del Novecento.
La pratica artistica di Marinella Senatore è molto ampia ed è caratterizzata da una
forte dimensione collettiva e partecipativa, che riesce a unire tra loro la cultura
popolare, la danza, la musica, la slam poetry, gli eventi di massa e l’attivismo.
Attraverso l’ideazione di performance e processioni, l’artista crea momenti di
vera e propria narrazione e storytelling che uniscono tematiche sociali, politiche
e culturali, offrendo al pubblico spunti di riflessione per generare cambiamenti
e lanciare messaggi. Le sue opere e interventi pubblici sono sempre pensati
tenendo in forte considerazione l’ambiente e lo spazio in cui si sviluppano e
sono aperti all’inclusione e alla partecipazione anche del pubblico, soprattutto
quello locale, e degli stimoli potenzialmente infiniti provenienti dall’ambiente
circostante.
L’opera Dance first think later, composta da otto elementi, fa parte del lavoro
più recente dell’artista. Anziché essere un lavoro derivante da performance
pubbliche, l’opera è stata concepita in studio e si sviluppa a partire dal concetto
stesso di partecipazione, intesa non solo come atto performativo, ma anche come
momento di riflessione. L’artista associa volutamente gli aspetti più dinamici
e inclusivi a pratiche più tradizionali dell’arte, come il disegno, la scultura e la
pittura. Ogni tecnica, infatti, rappresenta una modalità di narrazione. È proprio la
partecipazione, intesa come concetto e non come linguaggio, che costituisce il filo
conduttore della poetica di Marinella Senatore: esistono infatti infinite possibilità
espressive, ma alla base ci deve essere sempre un concetto su cui impostare tutto
il lavoro; anche un semplice oggetto può creare movimento in una comunità e
partecipare attivamente all’interno di essa.