Opere dalla Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea della Provincia di Mantova

Informazioni Evento

Luogo
CASA DEL MANTEGNA
Via Giovanni Acerbi 47, Mantova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedi alla domenica dalle ore 9 alle 12,30/ dalle 15,30 alle 18,30

Vernissage
10/09/2011
Biglietti

ingresso libero

Curatori
Gianfranco Ferlisi
Generi
arte contemporanea, collettiva, arte moderna

La Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea della Provincia è costituita da quasi quattrocento opere in grado di offrire sia uno spaccato della vita
artistica mantovana – da fine Ottocento ai nostri giorni – sia un resoconto delle politiche culturali che hanno dato corpo a tale collezione.

Comunicato stampa

La Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea della Provincia è costituita da
> quasi quattrocento opere in grado di offrire sia uno spaccato della vita
> artistica mantovana - da fine Ottocento ai nostri giorni - sia un resoconto
> delle politiche culturali che hanno dato corpo a tale collezione.
>
> La mostra, che propone una selezione di tali opere, si articola in nove
> sezioni per presentare parte del materiale collezionato nello spazio di
> quasi un secolo e mezzo. Pittori come Antonio Chizzoni, Angelo Gilioli,
> Domenico Pesenti, Riccardo Salvadori e Gerolamo Trenti ci parlano di un
> Ottocento ancora da riscoprire.
>
> Ma è soprattutto la pittura della prima metà del Novecento - grazie
> soprattutto alle opere di Archimede Bresciani, Antonio Ruggero Giorgi,
> Giuseppe Guindani, Mario Lomini, Alessandro Mattielli, Alfonso Monfardini,
> Mario Moretti Foggia, Vindizio Nodari Pesenti, Antonio Carbonati, Arturo
> Cavicchini, Alessandro Dal Prato, Giuseppe Fierino Lucchini, Eva Quajotto,
> Giuseppe Facciotto, Nene Nodari e Giulio Perina - a restituirci il quadro di
> diverse esperienze che da una sensibilità dapprima intonata al naturalismo
> postscapigliato e alle pronunce secessioniste conducono alla temperie
> Novecentista, al ritorno all’ordine, e poi al ripensamento
> dell’Impressionismo, sulla spinta del Chiarismo Lombardo.
>
> Spiriti dissimili caratterizzano la sezione dei «Pittori del Ducato» in cui
> lo spartito paesistico appare dominante. È una sezione che rappresenta un
> gruppo di personaggi dediti alla pittura (da Mario Polpatelli a Guido Resmi,
> da Francesco Ruberti a Gino Donati, da Giordano Scaravelli a Francesco
> Vaini) le cui opere documentano il sentimento duraturo del paesaggio,
> nell’evoluzione che conduce dalle crepuscolari magie cromatiche degli spazi
> lacustri a una visione sempre meno lirica e puro visibilista, soprattutto
> quando si giunge agli anni dalla Ricostruzione.
>
> Estremamente eterogenea la sezione degli Scultori, documentata soprattutto
> dalle opere di Aldo Bergonzoni, Giuseppe Gorni, Enzo Nenci e Albano
> Seguri.
>
> Il percorso, nella sua scansione tematica, continua oltre la soglia degli
> anni Cinquanta. Si lega a questo periodo il dipanarsi di un fil rouge che
> porta da un pittore visionario come Lanfranco a un artista colto e surreale
> come Margonari.
>
> Nella sezione posta «Tra Neonaturalismo, Neofigurazione e Astrazione» sono
> riuniti quasi tutti i protagonisti dell’arte mantovana attivi fino agli anni
> a noi più prossimi. La pittura come rilettura cromatica del paesaggio, la
> ricerca di astratte risonanze del colore, la creatività spinta verso la
> scrittura di segni evanescenti, le interazioni dialettiche tra parola e
> immagini, portano a una libertà d’azione inedita. Autori quali Eristeo
> Banali, Franco Bassignani, Edoardo Bassoli, Sonia Costantini, Francesco
> Dalmaschio, Bruna Gasparini, Giannino Giovannoni, Rinardo Gozzi, Romeo
> Guaita, Tiziana Mantovani, Mario Pecchioni, Roberto Pedrazzoli, Sergio
> Sermidi e Gianluigi Troletti sono i protagonisti di un complessivo
> aggiornamento formale, che porta dall’ultimo naturalismo ai segni
> dell’informale, dalle meditazioni concettuali al ritorno alla
> neo-figurazione.
>
> La sezione «Il Cerchio e il Quadrato» rimanda invece alla progressiva
> attenzione che la Provincia, a cominciare dagli anni Settanta, dedica alle
> arti figurative con la trasformazione della Casa del Mantegna in più
> strutturato luogo espositivo. Le varie opere presentate esprimono la sintesi
> di una attività volta sia a una progressiva sprovincializzazione sia a una
> più consapevole attenzione alla cultura contemporanea: la Casa del Mantegna
> si trasforma così in un importante punto di riferimento per un dibattito
> artistico che guarda a contesti più ampi. I nomi degli artisti presenti in
> questa sezione ne sono testimonianza: Giancarlo Bargoni, Vasco Bendini,
> Gabriella Benedini, Giacomo Benevelli, Alberto Biasi, Alessandra Bonelli,
> Aldo Borgonzoni, Angelo Cagnone, Patrizia Cantalupo, Bruno Ceccobelli,
> Giovanni D’Agostino, Lucio Del Pezzo, Stefano Di Stasio, Agostino Ferrari,
> Giosetta Fioroni, Omar Galliani, Trento Longaretti, Andrea Nelli, Claudio
> Olivieri, Lucia Pescador, Antonio Perrottelli, Concetto Pozzati, Ernesto
> Treccani.
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