Officine Saffi Contemporary Ceramic Art

Informazioni Evento

Luogo
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Piazza G. Bruno, 3, 55045 , Pietrasanta, Italia
Date
Dal al

da mercoledì a domenica dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Gli orari sono soggetti a variazione, si consiglia di telefonare per conferma

Vernissage
20/09/2014

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arti decorative e industriali
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La Galleria di Arte Ceramica Officine Saffi presenta a Pietrasanta un’esposizione collettiva di opere ceramica contemporanea.

Comunicato stampa

La mostra vuole offrire una panoramica sulla migliore arte ceramica contemporanea, presentando lavori di artisti ceramisti tra i più significativi nella scena internazionale, ma anche di artisti che si cimentano con la ceramica occasionalmente, affascinati dalle grandi potenzialità espressive che questo particolare medium consente.

In quest’ottica, Officine Saffi ha selezionato 16 artisti, sia affermati che emergenti e di diversa provenienza geografica e culturale. Tra questi, molti hanno fatto parte della rosa di finalisti della prima edizione del concorso Open to Art 2014, ideato e promosso da Officine Saffi Project e dedicato al mondo della Ceramica d’Arte e della Ceramica di Design: Palma Babos (Ungheria), Alfredo Eandrade (Argentina), Ken Eastman (Inghilterra), Flavio Favelli (Italia), Michelangelo Galliani (Italia), Malene Hartmann Rasmussen (Danimarca), Peter Hogeboom (Olanda), Luigi Massimo Lancellotti (Italia), Ayaka Nomura (Giappone), Paolo Polloniato (Italia), Zsolt Jòzsef Simon (Ungheria, vincitore della sezione di Arte di Open to Art).

A questi, Officine Saffi ha voluto affiancare alcuni lavori di artisti internazionali rappresentati dalla galleria, quali Robert Cooper (Inghilterra), Luca Lanzi (Italia), Paivi Rintaniemi (Finlandia), Kati Tuominen (Finlandia), Ann van Hoey (Belgio) così da offrire una visione a 360° del mondo della Ceramica, sottolineando la versatilità e l’ampia eterogeneità di tendenze linguistiche e tecniche esecutive che la animano.

Possono così convivere nel medesimo spazio espositivo poetiche molto distanti tra loro, come ad esempio quella di un ceramista “maturo” come Robert Cooper, in mostra con le sue “Tea Caddies” realizzate con materiale di recupero e oggetti trovati, e quella dell’artista in ascesa Jòzsef Simon Zsolt, il quale mutua dalla natura le proprie suggestioni e costruisce i suoi vasi scultura attraverso un gioco di opposti, con le superfici esterne fatte di sporgenze appuntite che racchiudono una morbidezza interna.
Assonanze si possono invece riscontrare sempre tra Robert Cooper e Flavio Favelli, quest’ultimo fra gli artisti italiani più accreditati e che fa eccezionalmente un’incursione nel mondo della ceramica. Come Cooper, Favelli crea un personale universo estetico mediante l’accumulo di objets trouvés, di duchampiana memoria, che combina tra loro e assurge a dignità d’arte.

L’esposizione vuol suggerire molteplici letture possibili, invitando a cogliere distanze e punti di tangenza anche tra artisti e designer, come nel caso di Ann van Hoey, che si è aggiudicata nell’ambito di Open to Art la speciale menzione Wiffa per la sezione Design, e Päivi Rintaniemi, vincitrice della sezione over 40 del 58° Premio Faenza. Infatti, entrambe partono dalla forma del contenitore e raggiungono per vie opposte un’estrema essenzialità visiva e una purezza delle linee, pur operando in due sfere distinte: Rintaniemi ha eletto la Ceramica d’Arte quale suo ambito di ricerca poetica, mentre la speculazione di van Hoey è orientata verso la ceramica declinata nella sua riproducibilità in serie, secondo creatività peculiari che viaggiano in parallelo a quelle dell’arte “pura”.