Nopx|artbook 2010|2011

  • NOPX

Informazioni Evento

Luogo
NOPX
via Guastalla 6A , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
22/09/2011

ore 18.30-22

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra degli artisti selezionatati tra i partecipanti al concorso internazionale sul libro di artista Nopx|artbook 2010_2011 + una mini-personale sul libro di artista di Elisa Abela.

Comunicato stampa

Giovedi 22 settembre inaugura nello spazio NOPX|limitededitionpics di via saluzzo 30, la
mostra degli artisti selezionatati tra i partecipanti al concorso internazionale sul libro di
artista Nopx|artbook 2010_2011 ed una mini-personale sul libro di artista di Elisa Abela.
Gli artisti in mostra sono: Eva-Maria Offermann vincitrice del concorso, Aleksandra
Zurczak, Alessio Tibaldi, Carla Bertone, Concetta Modica, Dennis Yuen, Dora Tass, Elisa
Abela, Federica Mason, Isabella Mara, Kozely Rada, Lemeh42, Marco Travali, Paolo
Loschi e Ryts Monet.
La produzione di Elisa Abela parte dalla raccolta di immagini, vecchie foto recuperate e
ritagli cartacei di varia provenienza che, rielaborati prima sul piano mnemonico,
riemergono per essere ri-assemblati, assecondando una pratica meccanica che ha origini
compulsive e visionarie. Questi frammenti di memoria visiva vengono impaginati all'interno
di vecchi libri (scelti sulla base dei loro contenuti), di scatole appositamente realizzate o su
supporti di vario genere (es. carta fotografica, alluminio, plexiglass, cartoncino) piegati, di
volta in volta, alle diverse esigenze comunicative e semantiche. Anche i materiali utilizzati
per contestualizzare questi frammenti (nastro isolante di tipologie e colori diversi e
pennarelli) offrono qualche indizio relativo al linguaggio e ai toni del prodotto complessivo,
che traduce la memoria in una piattaforma sperimentale dalla quale far partire nuove
intuizioni. L'esito di questa manipolazione istintuale e incontrollabile si concretizza, per
paradosso, in oggetti, collage e libri coerentemente strutturati, che diventano veicolo di
narrazioni ambigue e sottilmente tendenziose, volte a spingere la percezione al limite tra
realtà e verosimiglianza.