Nicola e Giovanni Pisano. Le origini della scultura moderna
L’esposizione “Nicola e Giovanni Pisano Le origini della scultura moderna”, sarà visitabile nella Chiesa di San Gottardo in Corte, a Palazzo Reale, parte del Museo del Duomo di Milano.
Comunicato stampa
Il progetto espositivo è stato fortemente voluto da Gualtiero Vanelli, imprenditore legato al mondo del marmo, appassionato d’arte che spesso sostiene progetti di alto profilo culturale con puro spirito mecenatistico. La mostra dedicata all’opera e alla figura di Giovanni Pisano e del con il padre Nicola, è infatti interamente prodotta da Robot City-Italian Art Factory, azienda da lui fondata, specializzata nella lavorazione del marmo e nella produzione di opere d'arte e di oggetti di design esclusivi.
Attraverso l'utilizzo di innovative tecnologie legate alla robotica, Robot City – Italian Art Facotry ha realizzato una copia a grandezza naturale in marmo bianco di Carrara de La Madonna col Bambino, opera di Giovanni Pisano.
L’opera sarà collocata all’esterno dell’ingresso della Chiesa, e rappresenta una mirabile introduzione di grande valore emozionale, oltre che culturale, della mostra che presenta nove capolavori realizzati dai due grandi scultori, provenienti dal Battistero di Pisa e custodite nel Museo dell’Opera del Duomo. Nove maestose sculture che risiedevano sulla cornice superiore del Battistero di piazza dei Miracoli di Pisa, per la prima volta esposte al pubblico nella cornice della Chiesa di San Gottardo in Corte, sotto la regia di Alberto Bartalini e la cura di Vittorio Sgarbi.
Le opere sono presentate all'interno di una spettacolare sequenza teatrale, in un rapporto dialogico con l'architettura della chiesa che ospita la mostra e dei suoi meravigliosi dipinti “giotteschi” che ne fanno da sfondo e che rimandando alla mostra dedicata a Giotto che inaugurerà a proprio a Palazzo Reale dal prossimo settembre.
I nove capolavori potranno essere colti in tutta la loro stupefacente modernità, rappresentando l'archetipo della scultura moderna.
La copia della Madonna col Bambino realizzata da Robot City – Italian Art Factory, ha visto l’utilizzo di nuove tecniche di scansione, modellazione digitale in 3D e l’utilizzo di macchine antropomorfe a calcolo numerico (robot) all’avanguardia. La realizzazione di questa opera è un esempio di come l'innovazione può incontrare la migliore tradizione storica e artistica. Ricreare opere in tutto fedeli all'originale può essere una della modalità di tutela e divulgazione del grande patrimonio scultoreo che ci circonda.
Il progetto firmato Robot City ha rispettato lo spirito delle opere dei due scultori toscani. Uno stile originale, possente, inedito rispetto a quanto l'arte della scultura aveva fino ad allora prodotto. Sculture, come ha rilevato la critica e la storia dell'arte, in cui, con Nicola, l’arte e la norma classiche sono assimilate e trasfigurate in virtù di una grande genialità creativa. E che, con Giovanni sono poi animate da una vitalità concitata e veemente. Una continuità tra tradizione e innovazione che è in sintonia con l’azienda ma anche con lo spirito e il senso degli eventi del calendario Expo 2015.
Robot City - Italian Art Factory
E’ un’azienda interamente italiana, che ha la propria sede nel cuore del distretto del marmo di Carrara, un territorio in cui da secoli la preziosa materia viene estratta, dove Michelangelo sceglieva i suoi marmi e li modellava con la collaborazione delle maestranze artigianali locali. Un’azienda che riunisce il know-how di tre diverse generazioni di imprenditoria legata all'estrazione e alla lavorazione del marmo e il “saper fare” di un territorio modellato dall’arte.
Robot City ha dato vita a una sinergia fra tradizione e innovazione, valorizzando l’eccezionale manualità dell’artigianato artistico locale e le più avanzate innovazioni tecnologiche nella progettazione e modellazione digitale. La nuova realtà si pone come interlocutrice privilegiata di artisti, designer, architetti, creativi eclettici, per la propria capacità di assecondarne idee e progetti trasformandole in forme solide, reali, di elevato pregio estetico. E’ proprio la secolare capacità del “saper-fare” artigiano abbinata alle infinite possibilità offerte dalle nuove tecnologie della robotica, supportata dalla creatività di artisti, designer e architetti, la formula magica creata dall’azienda per sviluppare ai massimi livelli le potenzialità del marmo.
Sinergia fra tradizione e innovazione, fra storia e sperimentazione, facendo propria la filosofia che ha fatto la fortuna del Made in Italy in tutto il mondo.
Robot City ha creato una piattaforma per far dialogare i creativi di varie discipline investendo ingenti risorse nella ricerca tecnologica – affidata a un dipartimento specifico - nell’innovazione produttiva e nelle formazione specialistica di risorse umane.
Robot City basa la propria attività su un intenso dialogo con il committente, con cui stabilisce un rapporto collaborativo stretto, seguendolo in tutte le fasi di realizzazione: dalla progettazione 3D, alla scelta dei materiali provenienti dalle cave di proprietà del gruppo, alla fresatura robotica, alla finitura artigianale fino al trasporto e all'installazione dell'opera. Un servizio “sartoriale”, che predilige la personalizzazione alla standardizzazione.
Robot City oltre al numerose collaborazioni artistiche, ha creato una propria linea dedicata alla realizzazione di opere a tiratura limitata e/o pezzi unici, in collaborazione con designer, architetti, artisti e creativi, animati dalla volontà di sperimentare, dal gusto per la sfida alla materia e alle forme per produrre oggetti che uniscano armonicamente estetica e funzionalità, opere raffinate che raccontano storie rare, non disdegnando l’ironia e la dimensione ludica.
Una collaborazione stretta fra creativo e azienda da cui scaturisce un reciproco arricchimento, una crescita professionale prodotta dal dialogo, una dinamica che conferisce lo stesso valore al processo e al prodotto.
Tra i diversi progetti realizzati con queste sinergie, va ricordato Solid Senses: progetto creativo presentato in occasione Fuori Salone del mobile di Milano nel 2014 e che ha avuto un ottimo riscontro tra gli addetti ai lavoro così come di pubblico e di stampa. Cini e Stefano Boeri, Stefano Giovannoni, Alessandro Mendini, Paolo Ulian hanno realizzato appositamente per il progetto Solid Senses una serie di opere inedite, in tiratura limitata. Preziosi oggetti d’arredo, che hanno preso vita dalla “bianca materia eterna”, mettendo in relazione, anche in modo imprevedibile, forma e funzione, estetica ed ergonomia, tradizione e innovazione. Ognuno di loro ha esaltato le potenzialità espressive e funzionali di questo materiale antico e affascinante, traducendolo nella più avanzata contemporaneità, secondo il proprio stile e linguaggio.
Le produzioni Robot/Art City vengono presentati da selezionati spazi espositivi e gallerie che condividono la stessa filosofia aziendale. Robot City ha una propria galleria Italian Art Factory nella città di Pietrasanta dove espone le proprie collezioni.
Tra gli altri, hanno lavorato con Robot City:
Aurele, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Cini Boeri, Stefano Boeri, Mario Botta, Michelangelo Consani,
Aron Demez, Jack Espi, Carlos Garaicoa, Stefano Giovannoni, Marco Glaviano, Antony Gormley, Laurence Jenkell, Anselm Kiefer, Alessandro Mendini, Philippe Pasqua, Massimiliano Pelletti, Jan Pierre Raynaud, FC- Sofia, Hiroshi Sugimoto, Paolo Ulian.