Naturale gentilezza
La mostra rappresenta l’occasione per iniziare a riflettere sul tema della gentilezza, filo conduttore attorno a cui il festival si confronterà per tutto l’anno.
Comunicato stampa
Mostra fotografica realizzata in collaborazione con FIAF
(Federazione Italiana Associazioni Fotografiche)
e con il Museo Regionale di Scienze Naturali.
La mostra Naturale gentilezza apre il 7 maggio 2012 la VI edizione del festival Per sentieri e remiganti e rappresenta l’occasione per iniziare a riflettere sul tema della gentilezza, filo conduttore attorno a cui il festival si confronterà per tutto l’anno. Per sentieri e remiganti – che anche per questa edizione rinnova la collaborazione con importanti partner , fra cui Alliance Française di Torino e Torino Smart City - si sdoppia, infatti, in due sezioni: la sezione primaverile aperta dalla mostra Naturale gentilezza e quella invernale che vedrà protagonista un’altra mostra, sempre al Museo Regionale di Scienze Naturali, con un grande maestro italiano della fotografia.
La volontà di ospitare nel Festival ben due esposizioni fotografiche nasce dalla felice esperienza della mostra di Robert Doisneau dello scorso anno e dalla fruttuosa collaborazione che da molti anni il Festival porta avanti con il Museo.
Per il 2012 si è scelto di partire da una mostra dedicata alla Natura poiché è nella natura che l’uomo cerca, da sempre, le più profonde risposte al senso della vita.
Vivere nella Natura, essere in sintonia con la Natura, significa rispettare l’armonia della creazione, esserne parte, beneficiando della sua generosità ma anche rispettandone le leggi. Significa riconoscere, in un certo senso, la gentilezza delle spontaneità dell’universo: nessuna riflessione intorno a questo tema avrebbe potuto partire se non da qui, dall’origine della vita.
Il senso della gentilezza presuppone un intento, una volontà, che dovrebbe caratterizzare unicamente l’uomo. Eppure la bellezza, la quiete e la tenerezza sono aspetti fondanti dalla Natura, nel suo eterno processo di creazione, nel suo “gioco” spontaneo che sparge grazia e nutrimento.
Ed è quel gioco, forse inconsapevole, a mantenere il mondo e a infondere meraviglia in chi lo contempla. Proprio quel gioco ha guidato Pier Ilario Benedetto, Paolo Gislimberti e Marino Sonnati nella realizzazione degli scatti. I tre fotografi si sono impegnati a testimoniare la naturale gentilezza della Natura mostrandone quelle pulsioni che lasciano trasparire amorevoli intenzioni.
Pier Ilario Benedetto ha seguito la fioritura, l’esplosione delle gemme dei ciliegi, fermando un momento fragile di bellezza. Paolo Gislimberti ha rivolto lo sguardo verso gli animali, la premura delle specie, cogliendo la dolcezza nel regno selvatico della vita. Marino Sonnati ha indagato le cortecce, i solchi dei legni, gli aspetti trascurati delle infiorescenze per leggere i segni di inaspettate relazioni.