Michele De Lucchi – Colonne portanti
L’opera nasce da un’accurata lettura degli spazi di VOLUME! che, in 15 anni di attività, hanno visto l’intervento di alcuni tra i più rilevanti artisti internazionali.
Comunicato stampa
Martedì 11 dicembre alle ore 18.30, la Fondazione VOLUME! presenta Colonne portanti, un’installazione site specific di Michele De Lucchi, a cura di Emilia Giorgi.
L’opera nasce da un’accurata lettura degli spazi di VOLUME! che, in 15 anni di attività, hanno visto l’intervento di alcuni tra i più rilevanti artisti internazionali. Un luogo in cui le storie si sono sovrapposte e intrecciate nel tempo, trasformando l’ex vetreria di Trastevere in una grande opera aperta e in divenire.
De Lucchi è una personalità poliedrica. Architetto, designer, referente creativo per importanti aziende, ama definirsi un artigiano, uno a cui piace usare le mani per creare oggetti o grandi scenari in cui perdersi.
Invitato ad offrire la propria interpretazione degli ambienti della Fondazione VOLUME!, l’architetto ferrarese cerca nelle pareti della galleria le tracce stratificate negli anni, fino alle sue origini di laboratorio artigiano. “I muri sanno sempre tenere i segreti”, scrive nel 2005 in 12 racconti con casette. E così interviene sul corpo dello spazio espositivo, va a riscoprire antiche nicchie ormai nascoste e ne costruisce di nuove. Ogni nicchia è un micromondo, un ulteriore spazio da esplorare, dove trovano posto alcune colonne in legno che realizza personalmente. Una diversa dall’altra, le colonne sono l’esito di una ricerca inedita, maturata negli ultimi mesi nel Chioso di Angera dove De Lucchi si rifugia per sperimentare liberamente a margine della sua attività progettuale. Il laboratorio in cui con la motosega ha dato vita a Casette, Condomini, Strutture eroiche e Palafitte, piccole visioni architettoniche in legno grezzo.
Fondazione VOLUME!
via di san francesco di sales 86/88 ∙ 00165 roma ∙ tel/fax +39066892431
[email protected] ∙ www.fondazionevolume.com
Con Colonne portanti, Michele De Lucchi crea un percorso narrativo. Ogni struttura ‘scolpita’ nel muro evoca temi per lui fondamentali: lo spazio, il materiale più prezioso, e il tempo che passa, “il più grande artista che esista”. L’insieme delle nicchie è una raccolta di storie, ricerche e riflessioni intorno a un’idea di architettura e al suo significato originario, e al contempo un viaggio emozionale attraverso gli immaginari e i paesaggi creativi dell’autore.
Nel testo introduttivo alla mostra, De Lucchi scrive: “Ho realizzato queste colonne come oggetti, come bottiglie di Morandi, che pur essendo sempre le stesse, sempre quelle che abbiamo di fronte ogni giorno, appaiono ogni volta diverse. È sufficiente una entasi leggermente pronunciata o una variazione nelle proporzioni tra stelo e capitello, tra base e sporgenza del gradino, che tutto cambia, tutto appare con una proporzione nuova e diversa.
Le colonne sono esposte dentro alle nicchie e sostengono il soffitto del piccolo vano in miniatura, seppur di legno si fanno carico di un muro di pietra.
Sono realizzate in legno di noce e presentano sempre all’esterno la vena di testa. Non sono in un pezzo unico ma costruite assemblando spicchi di legno di varie dimensioni con la fibra orientata verso il centro. Nicchie e colonne realizzano uno spazio, una piccola architettura pura e completa che non ha bisogno della dimensione per comunicare forza e ricchezza.”
Per l’occasione Michele De Lucchi ha ideato un libro d’artista a tiratura limitata, realizzato da Edizioni VOLUME!.
Durante l’inaugurazione sarà presente l’autore per raccontare lo spirito dell’operazione, attraverso una speciale visita guidata all’interno dell’installazione.
Michele De Lucchi Nato nel 1951 a Ferrara, si è laureato in architettura a Firenze. E’ stato tra i protagonisti di Alchimia e Memphis. Ha sviluppato prodotti per le più importanti industrie italiane e europee. E' stato responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002, ha sviluppato progetti sperimentali per Compaq Computers, Philips, Siemens, Vitra. Ha ristrutturato edifici per Enel, Olivetti, Piaggio, Poste Italiane, Telecom Italia, Zambon. Ha curato molti allestimenti di mostre d'arte e design e progettato edifici e allestimenti espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il
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Neues Museum di Berlino. Negli ultimi anni ha sviluppato numerosi progetti di architettura per committenze private e pubbliche in Georgia, come il Ministero degli Affari Interni e il Ponte della Pace a Tbilisi, inaugurati di recente.
Il lavoro professionale è stato sempre accompagnato dalla ricerca personale sui temi della tecnologia e dell'artigianato. Nel 1990 ha creato Produzione Privata, nel cui ambito disegna prodotti che vengono realizzati impiegando tecniche artigianali.
Dal 2004 scolpisce casette in legno con la motosega per cercare l’essenzialità della forma architettonica. Una selezione dei suoi oggetti è esposta nei più importanti musei del mondo.