Merletti e dintorni
Anche quest’anno, alla rassegna tradizionale del ricamo si affianca la “versione” contemporanea degli artisti.
Comunicato stampa
Anche quest’anno, alla rassegna tradizionale del ricamo si affianca la “versione” contemporanea degli artisti.
Nella sua ricerca sulle potenzialità espressive dei materiali, l’arte contemporanea non ha disdegnato nessun medium e anche il ricamo è stato oggetto di rivisitazioni e letture.
Lungi dal voler emulare la competenza che si nutre delle tradizioni secolari, gli artisti amano smontare e rimontare le tecniche per sostenere nuove figure dell’immaginario moderno.
Anche quest’anno la mostra presenta autori di consolidata fama, con ampi riconoscimenti in italia e all’estero. Alcuni operano sul frammento, la citaziona, altri sulla reinvenzione con modi e materiali che si presentano come ombre o essenze del merletto.
SIMONA MORMILE raccoglie la sua memoria affettiva personale montando, dentro una casa archetipica di tessuto, frammenti di merletti conservati della sua famiglia, mentre NICOLA LIBERATORE opera su una memoria più collettiva e antropologica: gli antichi lavori che provengono dalle campagne pugliesi sono rimontati in “figure” sacrali che, come icone, assorbono in strati di gesso bianco la luce di questi trafori tessili.
ELENA REDAELLI ricrea intrecci e annodature con materiali sempre nuovi mentre MARIALUISA SPONGA riprende la tecnica del filet in composizioni modulari chiuse fra trasparenti perspex.
THESSY SCHOENHOLZER NICHOLS, artista e storica del merletto, affonda la sua ricerca sull’intreccio nelle conoscenza profonda della storia e dei suoi simboli con uso di filati rigorosamente monocromi mentre NICOLETTA MOROZZI esplora il tema con il metodo e la creatività propri del designer.
Il merletto è anche documento storico, che nella sua matericità e uncità viene riattualizzato con operazioni concettualmente molto diverse: le sovrapposizioni sui volti fotografati di KATHARINE SOMMER o le estrapolazioni dei modelli di RICCARDO AJOSSA rimettono in circolo lacerti o archetipi che si modificano di senso.
Infine, tra sconfinamenti ed evocazioni, ecco i metallici intrecci di ERNA van SAMBEEK dove anche i giochi di parole concorrono a ricreare immagini simboliche e sensazioni tattili discordanti mentre la produzione di ceppi pirografati di PARENTESI QUADRA incide sul legno solo le tracce degli antichi saperi.
La mostra offre quindi la possibilità di entrare nel vivo della ricerca artistica contemporanea europea all’ombra di un medium famigliare e antico.
Ingresso gratuito, catalogo in mostra, visite guidate gratuite su richiesta.
10 autori europei, 25 opere