Memoria
I lavori esposti, sono genericamente chiamati “installazioni” e non sono descrivibili ma solo visibili.
Comunicato stampa
Il Gruppo Koinè nasce nel 1995 a nord di Milano dall’unione di artisti aventi una comune idea dell’arte. Durante quegli anni si andava formando la cosiddetta seconda repubblica che affermava in Italia un radicale mutamento politico e sociale. A questo proposito, in uno dei tanti cataloghi del gruppo, si legge: “La loro è chiaramente una presa di coscienza di fronte a una situazione di mutamento. Sin dall’inizio si pongono in un atteggiamento da resistenti. Ciò che, sin da quegli anni, lega il gruppo è una pulizia mentale condivisa” ( Angela Madesani: catalogo Forma Mentis, Serrone della Villa Reale, Monza 2011).
Grazie a questa natura “Resistente”, il gruppo ormai per tradizione, sceglie il giorno della Memoria per creare un momento, elevato, di riflessione artistica. Quest’anno la scelta è caduta su Forte Marghera, un luogo che con la memoria ha moltissimo a che fare.
Attualmente i dodici artisti che compongono il gruppo sono: Laura Cazzaniga, Daniele Arosio, Enzo Biffi, Ermenegildo Brambilla, Marco Gaviraghi Calloni, Mariangelo Cazzaniga, Gianni Chirichella, Dario Cogliati, Piero Macchini, Giacomo Nicola Manenti, Antonello Sala e Michele Salmi. Tutti partecipanti, ai quale si aggiunge l’amico compagno di tante mostre Stefano Ghesini.
Entrare nello specifico del lavoro di questi tanti artisti è difficile anche per il migliore dei critici, basti sapere che il loro legame nei confronti dell’arte, non è vincolato da poetiche comuni, da linguaggi collettivi, da intenti avanguardistici particolari o dall’utilizzo di tecniche condivise: è ben altro il collante che li tiene insieme, cioè una precisa e libera idea del fare arte. Nessuno di loro, infatti, rinuncerebbe mai alla libertà, pertanto non sono le gallerie a richiamare la loro attenzione, bensì i luoghi, i contesti, le storie e la storia, la natura, il pensiero pulito e assoluto di un’arte pura.
I lavori esposti, sono genericamente chiamati “installazioni” e non sono descrivibili ma solo visibili dal 27 gennaio al 10 febbraio a Forte Marghera.