Memorandum 2012
Archivi stupefacenti coinvolti nel traffico della memoria. Sedici, per la precisione, le collezioni fotografiche provenienti da istituzioni, aziende, banche, fondazioni, fotografi, musei, agenzie, società sportive, famiglie – ognuna depositaria di immagini capaci di ricostruire la storia di un luogo, di un periodo, di più d’una persona.
Comunicato stampa
III EDIZIONE DEL FESTIVAL DI FOTOGRAFIA STORICA
Prima tappa: Torino e Biella 23 MARZO / 29 APRILE 2012
Seconda tappa: Roma 12 MAGGIO / 29 GIUGNO 2012
Archivi stupefacenti coinvolti nel traffico della memoria. Sedici, per la precisione, le collezioni fotografiche provenienti da istituzioni, aziende, banche, fondazioni, fotografi, musei, agenzie, società sportive, famiglie – ognuna depositaria di immagini capaci di ricostruire la storia di un luogo, di un periodo, di più d'una persona.
L'esposizione parte da Torino all'inizio della primavera e prosegue a Roma, nei musei statali, tra il complesso monumentale del San Michele e l'Eur. Migliaia di scatti, a coprire un lunghissimo arco di tempo, dal 1854 agli anni '70 del novecento. In mostra solo riproduzioni di alta qualità o originali, come gli album dei fratelli Grazioli Lante della Rovere che attraversano l'Asia e gli U.S.A. tra il 1878 e il 1882. O come le preziose carte salate di Roger Fenton, precursore del reportage fotografico consacrato da Gianfranco Moroldo quando già la pellicola era la regola. E del 'Moro' il Festival presenta numerose riprese dai terreni di scontro che lo hanno visto in prima linea.
Diverse le tentazioni per i consumatori di memoria: i conflitti visti con occhi più o meno embedded (Crimea 1854, Libia 1912, Vietnam 1960, Congo 1964); il Meridione italiano nella interpretazione fotografica del giovane ufficiale medico Randolfo Fauci, all'inizio del ventesimo secolo; le esplorazioni tardo ottocentesche di Cina, India, Giappone, Canada, Australia, Paraguay e piccole Hawaii; la ricostruzione del nord-est italiano dopo la I Guerra Mondiale.
Nella terza edizione di Memorandum cinque archivi fotografici pubblici affiancheranno quelli privati. Si tratta delle proposte dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione-ICCD e del Museo nazionale preistorico etnografico “Luigi Pigorini”, articolazioni del Ministero per i beni e le attività culturali. L'ICCD da quest'anno collabora in partnership con gli ideatori del Festival, Fabrizio Lava e Alessandro Perna insieme all'associazione Stile Libero e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Di particolare pregio anche l’esordio in mostra dei fondi del Touring Club Italiano e della Società Geografica Italiana.
“Una collaborazione pubblico-privato fortemente voluta, fondata su una comunione d’intenti volta a sviluppare il progetto sul piano nazionale” spiega Federica Chilà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
“Dare impulso agli studi e alle attività connesse alla gestione e alla protezione degli archivi fotografici. E coinvolgere – continua Laura Moro, Direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo ela Documentazione – un numero crescente di archivi e di persone desiderose di esercitare la memoria e la conseguente riflessione. Ricordare è lecito, approfittiamone”.
L’iniziativa, spiegano i due ideatori, nasce con tre obiettivi principali: “valorizzare milioni di immagini fotografiche storiche conservate negli archivi italiani e internazionali rendendoli fruibili al grande pubblico con mostre, foto-proiezioni, e incontri; indagare su come la fotografia, strumento artistico e di comunicazione per eccellenza figlio della società contemporanea, abbia testimoniato le trasformazioni sociologiche, urbane, culturali e politiche del nostro tempo; approfondire i temi e le problematiche legate all’archiviazione di immagini fotografiche coinvolgendo addetti ai lavori, studiosi, giornalisti, curatori e studenti”.
Nella scelta dei materiali espositivi la terza edizione del Festival intende presentare anche l'evoluzione nel corso del tempo dei metodi di produzione, stampa e conservazione delle immagini. “Un aspetto non molto conosciuto –conclude Fabrizio Lava– dal grande pubblico: carta salata, albumina, collodio, dietro ogni termine vi è una fase di ricerca fotografica e una diversa risposta in termini conservativi. Esemplare la lezione di Vittorio Besso, tra gli autori esposti in questa terza edizione, un vero maestro nelle inquadrature e nella stampa di immagini della montagna e del paesaggio alpino. Anche dal punto di vista tecnico il Festival propone strumenti di orientamento al pubblico che visiterà le sedi espositive”.
Ufficio Stampa:
Cristiano Brughitta
tel. 338 8878816
Alessandro Luigi Perna
Cultura & Giornalismo
tel. +39 338 5953881
[email protected]
www.alessandroluigiperna.com
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
22 marzo 2012 dalle ore 18.00
Inaugurazione presso il Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36 - Torino
23 marzo dalle ore 18.00
Inaugurazione presso il Museo del Territorio Biellese
Chiostro di San Sebastiano - Via Quintino Sella – Biella
Inaugurazione presso lo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio
Via Garibaldi, 14 – Biella
11 maggio, dalle ore 18,00
Inaugurazione presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
Via di San Michele, 18 - Roma
12 maggio, dalle ore 18,00
Visita guidata con i curatori presso Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Piazzale Guglielmo Marconi, 14 - 00144 Roma E.U.R.
LE MOSTRE
Gli album di Giulio Grazioli Lante della Rovere: Cina e America a cura di Elena Berardi
Archivio di provenienza: Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Un insieme di fotografie della seconda metà dell’Ottocento relative alla Cina e al nord America, raccolte in quattro dei tredici album appartenenti alla serie degli Album Grazioli venduta nel 1995 dal collezionista Piero Becchetti, che ne era entrato in possesso acquistandoli a Roma da un libraio antiquario di via del Babuino, all’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione . Gli Album narrano di esperienze, luoghi, colori, atmosfere, usi e costumi di paesi collocati geograficamente agli antipodi gli uni dagli altri. La scelta dei temi proposti, selezionati tra tanti altri presenti negli album, mira a tracciare un parallelismo tra Cina e America, tutto interno al mondo della fotografia, che fin dagli albori della sua scoperta si esprime come strumento della modernità, con modalità diversificate e tuttavia efficacissime, rispondendo a ragioni - di pubblico e mercato - assai distanti nei due contesti geografici.
La collezione Rolando Lattanzi a cura di Clemente Marsicola
Archivio di provenienza: Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, MiBAC
Rolando Lattanzi comprò alla fine degli anni ’70 da un venditore inconsapevole del valore della merce venduta, un blocco di antiche stampe fotografiche ottocentesche da negativo. Nel 1984 Ando Gilardi selezionò le immagini più importanti, di Roger Fenton, James Robertson, Felice Beato, Felix Bonfils, James Anderson. In mostra sono presenti 15 di queste foto, tra le quali alcune molto celebri, vere icone della storia della fotografia, come “The valley of the Shadow of death” (1856), di Roger Fenton, e il “Forte Taku” (1860) di Felice Beato. Paragonarle tra loro può essere utile per comprendere come fotografi, contemporanei e in stretto rapporto, abbiano adottato metodi espressivi diversi per rappresentare la guerra.
F. G. Eyton-Walker. Un fotografo alle Hawaii a cura di Mario Mineo
Archivio di provenienza: Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” - MiBACSedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
La passione di Eyton-Walker per la fotografia compare accanto alla sua attività professionale, prima di ufficiale di marina, successivamente di agente di rappresentanza nei paesi asiatici dell’estremo oriente. I suoi primi scatti fotografici sembrano essere quelli fatti nel 1891, durante l’imbarco come primo ufficiale sullo shooner Kaalokai per la crociera tra le piccole Hawaii settentrionali, finalizzata alla raccolta di specie ornitologiche da parte di Henry Palmer per conto di Lord Lionel Walter Rothschild.
La Valle d’Aosta e il Biellese di Vittorio Besso a cura di Fabrizio Lava
Archivio di provenienza: Archivio fotografico Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, MiBAC
Vittorio Besso, fotografo biellese, nacque nel 1825 e morì nel 1895. Il fondo è di grande rilievo sotto diversi profili: storico, tecnico e iconografico: infatti, non solo rappresenta un documento insostituibile delle origini della fotografia, particolarmente di montagna e di paesaggio, ma costituisce una testimonianza dello sviluppo tecnico e della diffusione della fotografia nel Biellese agli albori di quest’arte.
Fotografi vercellesi al Museo Borgogna: la pinacoteca “mignonne” di Pietro Masoero e le “istantanee” di Andrea Tarchetti a cura di Cinzia Lacchia e Massimiliano Caldera con la collaborazione di Roberta Pozzato
Archivio di provenienza: Archivio fotografico Museo Borgogna
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, MiBAC
Pietro Masoero, "il principe dei fotografi" (1863-1934), ha un ruolo di primo piano ed è tra i protagonisti del perfezionamento tecnico, delle implicazioni teoriche e dell’applicazione in campo artistico della fotografia. Tale attività ha contribuito a consolidare e a sviluppare i contatti con l’élite culturale vercellese.
L’invasione di Libia a cura di Alessandro Perna
Archivio di provenienza: Archivio del Touring Club Italiano
Sedi espositive:TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Randolfo Fauci. Calabria anni ’20 e ‘30 a cura di Marcello Fauci
Archivio di provenienza: Archivio Privato Randolfo Fauci
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
L’archivio storico della Zegna Baruffa a cura di Danilo Craveia
Archivio di provenienza: Archivio aziendale Zegna Baruffa
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, MiBAC
I convegni alpini della Pietro Micca a cura di Marco Perazzi con Barbara Caneparo
Archivio di provenienza: Archivio Società Sportiva Pietro Micca
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
I convegni alpini rappresentano l’appuntamento più significativo dell’anno per la vita sociale della “Pietro Micca” ed anche il più documentato dal punto di vista fotografico. Il ricco archivio della Società ne ritrae diversi aspetti. Si tratta indubbiamente di un patrimonio notevole, che solo poche società sportive in Italia possono vantare, utile a ricostruire la storia associativa nelle sue numerose sfaccettature, dove la montagna è spesso protagonista sia come meta di gruppi , che come impresa di pochi.
Il viaggio in Ladhak e Kashmir di Mario Piacenza a cura di Andrea Pivotto
Archivio di provenienza: Fondazione Sella e Archivio fotografico Museo della Montagna
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
La spedizione in Himalaya parte il 1° aprile 1913 dal porto di Trieste e approda a Bombay. Mario Piacenza e i suoi compagni di viaggio sono costretti a diverse settimane di attesa per ragioni burocratiche e climatiche. Incapace di rimanere ad aspettare Mario Piacenza decide di spingersi da solo nel Ladhak, qui egli raggiunge dapprima la città di Leh e successivamente il centro buddista di Himis, dove ottiene di farsi ricevere dal Gran Lama, la terza autorità religiosa del buddismo. Egli rimane colpito dalla dimensione sacrale che connota l’intera regione, “dall’impronta religiosa che assume un’importanza assolutamente enorme, trasformatrice del paesaggio stesso e dominatrice continua di tutta la vita indigena”.
Gianfranco Moroldo. Professione Fotoreporter a cura di Alessandro Perna
Archivio di provenienza: Archivio RCS / L’Europeo
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, MiBAC
Dopo la Grande Guerra: ricostruire la normalità a cura di Maria Lucia Cavallo
Archivio di provenienza: Fondo Pantalena Volpe, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, MiBAC
Composto di 354 stampe positive, il fondo fotografico Pantalena Volpe documenta l’opera di ricostruzione intrapresa dall’Arma del Genio, soprattutto in Veneto, all’indomani della prima guerra mondiale dal novembre 1918 al novembre 1919. Molte immagini documentano la messa in sicurezza del territorio dalle acque dei fiumi soprattutto a seguito della piena improvvisa che ai primi di gennaio ’19 rompe in parecchi punti l’argine sinistro del Piave allagando le campagne circostanti.
Vistas del Paraguay por M. San Martin a cura di Mario Mineo
Archivio di provenienza: Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, MiBAC
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Non si conoscono né la data di nascita né la città d’origine di Manuel de San Martin: le prime notizie su di lui sono quelle che lo danno arrivato nella capitale Asunciòn tra il 1865-70. Diventa il fotografo sia dei politici sia dell’alta borghesia locale. Nel 1890 era proprietario del migliore studio fotografico di Asuncion. Particolare diffusione ebbe il suo album “Vistas del Paraguay” che comprende anche le foto scattate a diversi gruppi indigeni del Gran Chaco Paraguaiano, scattate tra il 1878 e il 1880.
Viaggio in Australia tra ‘800 e ‘900 a cura di Nadia Fusco
Archivio di provenienza: Società Geografica Italiana
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Le fotografie dell’Archivio Storico della Città di Biella a cura di Anna Silombra Iaselli con Danilo Craveia
Archivio di provenienza: Archivio di Stato di Biella
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la documentazione, MiBAC
Nell’ultimo secolo la fotografia si è dimostrata anche un valido strumento di rappresentazione e di memoria tecnica delle attività svolte dalle comunità civili nella gestione del proprio patrimonio territoriale, architettonico e urbanistico. In altre parole, le immagini fotografiche sono diventate spontaneamente e inaspettatamente una testimonianza importante dell’evoluzione del “paesaggio umano” inteso come interazione sempre più complessa tra la vita dell’uomo e l’ambiente circostante. L’esempio della Città di Biella riguarda un contesto urbano di forte connotazione industriale che ha registrato una significativa espansione economica, demografica, edilizia e infrastrutturale dalla fine dell’ottocento al secondo dopoguerra.
Ritratti speciali di gente comune a cura di Giovanni Vachino
Archivio di provenienza: DocBi
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
I ritratti del Centro di Documentazione dell’Industria Tessile, disomogenei per acquisizione, per cronologia specifica, per area geografica e per caratteristiche intrinseche, sono in gran parte raggruppati in un fondo di accorpamento denominato “La stanza della gente”, costituito con l’intento di illustrare l’universo privato, quasi domestico, dei biellesi del passato attraverso una sorta di “album di famiglia” generalizzato e condiviso. Questo insieme di “ricordi” sfuma quasi del tutto i tratti dei singoli individui offrendo un ampio panorama sociale e antropologico di un periodo particolare, nel quale la posa in studio era un piccolo evento e dove il risultato artigianale del fotografo diventava un oggetto da custodire gelosamente..
Crediti
Un festival ideato da: Fabrizio Lava e Alessandro Luigi Perna
Coordinamento, produzione e organizzazione:
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direttore Laura Moro
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – Presidente Luigi Squillario
Associazione Stilelibero – Presidente Marco Cassisa
Gruppo di lavoro per l’elaborazione congiunta del progetto scientifico e l’organizzazione: Federica Chilà, Danilo Craveia, Fabrizio Lava, Clemente Marsicola, Maria Rosaria Palombi, Giovanni Vachino
Segreteria organizzativa: Letizia Merlo – Associazione Stilelibero
Ufficio Stampa:
Cultura & Giornalismo
Cristiano Brughitta
Allestimento: E20Progetti
Catalogo: Eventi & Progetti Editore
Con il contributo di:
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Zegna Baruffa
Con il patrocinio di ACRI:
Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa
Con la collaborazione di:
Assessorato alla cultura della Città di Biella
Tucano Viaggi Ricerca Tour operator Torino
Archivi:
Archivio fotografico Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Archivio fotografico Museo Borgogna di Vercelli
Archivio fotografico Museo della Montagna
Archivio fotografico Società Sportiva Pietro Micca
Archivio fotografico Società Geografica Italiana
Archivio Randolfo Fauci
Archivio RCS / L’Europeo
Archivio di Stato di Biella
Archivio storico Zegna Baruffa Lane Borgosesia S.p.A.
Archivio del Touring Club Italiano
Archivio Zegna Baruffa
Centro Documentazione - Museo Nazionale della Montagna - CAI-Torino
DocBi – Centro Studi Biellesi
Fondazione Famiglia Piacenza
Fondazione Sella
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Partner:
ArchiVivo Associazione Amici dell'Archivio di Stato di Biella
Museo del Territorio Biellese
Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
Comune di Biella