Matteo Rubbi – Il Bounty
L’obiettivo è mastodontico: ricostruire con materiali di recupero lo storico veliero Bounty in scala 1:1. Come? A partire da una comune scatola di montaggio del modellino della nave in scala 1:100. Un progetto in progress di Matteo Rubbi, che finora ha visto cimentarsi il pubblico della Fondazione Pomodoro di Milano, del CNAC Le Magasin di Grenoble e della Gamec di Bergamo.
Comunicato stampa
Un progetto in progress di Matteo Rubbi, che finora ha visto cimentarsi il pubblico della Fondazione Pomodoro di Milano, del CNAC Le Magasin di Grenoble e della Gamec di Bergamo.
Saranno proprio i partecipanti al workshop i protagonisti. Sin dall’inizio, cioè quando si tratterà di stabilire quale parte del veliero costruire al Castello di Rivoli. Perché i partecipanti qui non hanno solo una funzione realizzativa, ma creativa e di invenzione del workshop stesso.
Il laboratorio, inserito nel programma della Summer School del Castello di Rivoli, è parte di un progetto artistico itinerante che prevede, in varie fasi, la costruzione dell'intero veliero. Tutti coloro che avranno contribuito al progetto saranno segnalati come creatori del lavoro ogni qual volta l'opera verrà presentata.
LE GIORNATE
Il laboratorio prevede tre fasi distinte: la prima coinvolge coralmente tutti i partecipanti, la seconda li suddivide in gruppi, la terza torna a essere generale, con l’aggiunta di tutti coloro che vorranno intervenire.
Durante il primo incontro si introdurrà il modellino smontato del Bounty e si parlerà della storia del veliero. Un’introduzione utile a creare le condizioni per poter scegliere e discutere il pezzo da costruire.
Fra la prima e la seconda fase i partecipanti saranno invitati a contribuire a raccogliere il materiale di recupero utile per realizzare il pezzo che è stato scelto.
La seconda tappa sarà operativa: si costruisce il pezzo, in scala 1:1, con ampi margini di libertà.
La terza tappa è l’“inaugurazione” del pezzo (varo di parte dello scafo, issaggio della vela ecc.). Una Festa dei Pirati aperta a tutti coloro che hanno partecipato e al pubblico in generale, invitato a presentarsi camuffato da pirata.
DESTINATARI
La versatilità del workshop consente di rendere più o meno “intensivo” il laboratorio, potendo in tal modo coinvolgere ogni tipologia di partecipante. Dunque, come si legge su alcuni giochi in scatola, è un laboratorio adatto da 1 a 100 anni!
CHI SIAMO
Matteo Rubbi: Nato nel 1980 a Seriate, fra le sue ultime personali si segnalano: Fondazione Querini Stampalia di Venezia (2011), alla GAMeC di Bergamo (2011) e allo Studio Guenzani di Milano (2010). Ha partecipato a collettive allestite in istituzioni come Le Magasin di Grenoble, la Fondazione Pomodoro di Milano, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il PAC di Milano e il Centro Pecci di Prato. Nel 2011 ha vinto il Premio Furla.
Marco Enrico Giacomelli: Giornalista e dottore di ricerca in Estetica, è cofondatore dell’e-journal ReF - Recensioni Filosofiche e blogger per Doppiozero. Di recente uscita il suo Un filosofo tra patafisica e surrealismo. René Daumal dal Grand Jeu all'induismo (Roma 2011). In qualità di traduttore, ha curato testi di Deleuze, Revel, Augé e Bourriaud. Ha tenuto seminari in numerose istituzioni e università, fra le quali la Cattolica di Milano, l’Alma Mater di Bologna e la LUISS di Roma. È direttore responsabile e vicedirettore editoriale di Artribune.
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COME PARTECIPARE
Per informazioni e/o iscrizioni, è sufficiente telefonare allo 011 9565213 o scrivere una mail all’indirizzo [email protected].
Il costo per ogni giornata di workshop è di € 10,00.
Il primo incontro è fissato per il 27 giugno 2012, le giornate di workshop dal 3 al 6 luglio, la festa finale sabato 7 luglio 2012