Mario Sironi a cinquant’anni dalla scomparsa
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Mario Sironi, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, che ha già voluto ricordare l’artista dedicandogli una intera sala nell’attuale allestimento, intende rendere omaggio al grande Maestro attraverso le testimonianze di studiosi dell’artista e personalità della cultura, da Ludovico Pratesi a Simonetta Lux, da Maria Teresa Benedetti a Mariastella Margozzi per ribadire l’importanza della sua opera pittorica e anche teorica nel panorama artistico italiano del XX secolo.
Comunicato stampa
MARIO SIRONI
a cinquant’anni dalla scomparsa (1961-2011)
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Mario Sironi, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, che ha già voluto ricordare l’artista dedicandogli una intera sala nell’attuale allestimento, intende rendere omaggio al grande Maestro attraverso le testimonianze di studiosi dell’artista e personalità della cultura, da Ludovico Pratesi a Simonetta Lux, da Maria Teresa Benedetti a Mariastella Margozzi per ribadire l’importanza della sua opera pittorica e anche teorica nel panorama artistico italiano del XX secolo.
Tema della giornata di Studi sarà il rapporto di Sironi con Roma, città dove ha vissuto fino al 1929 (quando si reca a Milano per collaborare al Popolo d’Italia), dove torna numerose volte e nella quale ha lasciato alcune tra le più importanti testimonianze della sua arte monumentale: L’Italia tra le Arti e le Scienze, affresco dell’Aula Magna dell’Università La Sapienza (1934-1935), La Carta del Lavoro, vetrata del Palazzo delle Corporazioni (1931), oggi sede del Ministero delle Attività produttive, Il Duce e il Re, affreschi del Sacrario della Casa Madre dei Mutilati e Invalidi di guerra (1940).
A Roma Sironi aveva aderito, giovanissimo, al Futurismo fin dal 1913, a Roma aveva conosciuto la critica d’arte Margherita Sarfatti, sua amica e mèntore, con la quale condividerà la teorizzazione del movimento di Novecento (1923), del quale sarà il rappresentante più famoso.
Ciascuno studioso si occuperà di esporre lo stato dell’arte sull’attività di Sironi a Roma, la sua influenza sui contemporanei e sulle generazioni future.
Interverrà anche la nipote dell’artista, Romana Sironi, erede universale dell’artista e titolare dell’Archivio Sironi di Roma, che da molto tempo si adopera per la diffusione dell’opera di Mario Sironi in Italia e all’estero.
Sarà contestualmente proiettato un video con filmati d’epoca sull’artista e sulla sua opera.
Martedì 25 ottobre 2011
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea,sala dell’Ercole
Ore 10.30 – 19.00 Proiezione del video su Mario Sironi
Ore 15.00 Intervengono
Maria Vittoria Marini Clarelli
Soprintendente della Galleria nazionale d’arte moderna
e contemporanea
Introduzione
Ludovico Pratesi
critico d’Arte e curatore
L’eredità di Sironi nell’arte contemporanea italiana
delle ultime generazioni
Romana Sironi
erede universale dell’artista e responsabile dell’Archivio Sironi
L’attività dell’Archivio di Mario Sironi
Maria Teresa Benedetti
storica dell’Arte e curatrice
Gli anni della formazione e l’adesione al futurismo
Simonetta Lux
direttrice del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea,
Università La Sapienza di Roma
Sironi e L’Italia tra le Arti e le Scienze. I rapporti con
Mussolini e Piacentini e le diverse forme di censura,
prima e dopo la guerra
Mariastella Margozzi
storica dell’Arte, Galleria nazionale d’arte moderna
e contemporanea
Mario Sironi e le opere monumentali romane
Ore 18,30
Francesca Benedetti legge alcune lettere dalla
corrispondenza tra Margherita Sarfatti e Mario Sironi