Marco Raparelli – Permafrost

Informazioni Evento

Luogo
MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza, 138, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
01/06/2012

ore 18.30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Marco Raparelli
Generi
presentazione

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta Permafrost, l’ultimo progetto di Marco Raparelli: un libro d’artista con circa 180 tavole edito da cura.magazine e prodotto dallo spazio romano Ex Elettrofonica.

Comunicato stampa

Interverranno

Bartolomeo Pietromarchi, Marco Raparelli, Adrianne Drake, Claudio Giunta, Andrea Baccin e Beatrice Bertini

Venerdì 1 giugno 2012 alle ore 18.00 il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta Permafrost, l’ultimo progetto di Marco Raparelli: un libro d’artista con circa 180 tavole edito da cura.magazine e prodotto dallo spazio romano Ex Elettrofonica.

Attraverso una narrazione continua il libro vuole ritrarre una collettività, colta nelle sue diverse manifestazioni umane, nell’infinita varietà dei caratteri e delle tipologie, che sembrano solo apparentemente personaggi di fantasia.

L’artista nel libro affronta senza paura e senza retorica l’argomento dell’amore, inteso in senso ampio: amore per l’arte, amore per la società civile e incivile, amore per l’illusione del processo scientifico, amore per l’amore.

Il libro si articola in quattro capitoli in cui testi e disegni dialogano con il lettore illustrando ironicamente alcune norme relative all’etichetta nei rapporti sociali, le dinamiche, i luoghi e i personaggi del sistema dell’arte e le fasi di un esperimento riguardante l’uso di LSD. Sfogliando il libro, simile a un album da disegno, il lettore viene completamente assorbito all’interno di un mondo bidimensionale e monocromatico.

Attraverso questo lavoro, in bilico tra realtà e rappresentazione sarcastica, tra finzione e sconcertanti verità, Raparelli ci restituisce con ironia e leggerezza una critica sottile su tutto ciò che viene considerato normale all’interno del nostro panorama sociale. Non si tratta di caricature, ma di una rappresentazione senza pregiudizi di una società.