Magnificenze a Tavola
La prima grande mostra interamente dedicata all’arte del banchetto rinascimentale.
Comunicato stampa
Dal 15 giugno al 4 novembre 2012 Villa d’Este a Tivoli ospiterà la prima grande mostra interamente dedicata all’arte del banchetto rinascimentale.
E’ proprio in quest’epoca infatti che l'arte del convito italiano raggiunge l’apice, assumendo la supremazia sulla scena europea. Il banchetto, stupefacente apparato all’interno del quale confluivano molte diverse competenze per ottenere gli effetti più coinvolgenti, affidava allo “spettacolo” della tavola e ai suoi simboli, il compito di rappresentare la grandezza del principe.
Curata da Marina Cogotti, direttore di Villa d’Este e June di Schino, studiosa di storia dell’alimentazione italiana e docente presso l’Università degli Studi Roma Tre e l’Università di Bologna, la mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e realizzata dalla De Luca Editori d’Arte.
Una mostra che non poteva trovare una sede migliore delle splendide sale della Villa, uno dei monumenti più importanti del Rinascimento italiano, patrimonio dell’Unesco, ove verranno rievocati i fasti dei sontuosi convivi che rappresentavano per principi, cardinali e signori dell’epoca, come Ippolito II d’Este che realizzò la villa tiburtina, una particolare occasione di esprimere la propria magnificenza, attraverso un evento sociale che si trasformava in vero e proprio spettacolo.
Il Rinascimento rappresenta anche l’età dell’oro per i trattati della gastronomia, dell’imbandigione e della dietetica in Italia
Villa d’Este, Sala della Fontana
. La mostra intende far conoscere al grande pubblico il particolare contesto storico di conoscenze e di sapienza necessarie per raggiungere la perfezione nell’Arte del Bel Servire.
L'arte, la musica, il teatro, intervenivano appieno nel programma del convito, a cui contribuivano anche i grandi artisti con la loro opera, come Leonardo da Vinci, Tiziano, Giulio Romano e Benvenuto Cellini, che disegnarono splendide suppellettili per la tavola, allestirono meravigliose architetture effimere, o scelsero ceramiche e vasellame realizzato dai più grandi artisti dell’epoca. Finalità principale del banchetto rinascimentale era quella di stupire gli ospiti, facendoli partecipi di un evento all’interno del quale l’aspetto gastronomico era solo una delle componenti, poiché tutto, dalla scenografia alla preziosità degli oggetti della tavola, dalle decorazioni allestite fino ai riferimenti ai miti e ai simboli più sentiti contribuiva a rendere i commensali spettatori ed attori di un evento complesso.
Dietro le quinte operava una complessa struttura organizzativa governata dall’inflessibile regia degli “scalchi” e degli altri officiali preposti a quello che veniva chiamato l’Officio di Bocca, che sceglievano le vivande, i vini, gli intermezzi di musiche, canti e danze.
Molte e diverse le tipologie delle opere in mostra per ricreare le atmosfere rinascimentali: dai trattati dei più famosi esperti dell’epoca, come il trinciante Vincenzo Cervio, o lo scalco Cristoforo da Messisbugo, al servizio del duca di Ferrara. Vasi da pompa, preziose ceramiche e raffinatissime posate faranno da contraltare a mestoli ed attrezzi da cucina. Con lo straordinario arazzo Il Convito di Giuseppe con i fratelli, proveniente dal Palazzo del Quirinale, saranno in mostra anche preziose nature morte, disegni, tessuti dell’epoca, provenienti dai principali musei italiani, come il Bargello di Firenze, la galleria Estense ed il museo Civico di Modena, il museo degli Argenti di Firenze, il Museo della Natura morta di Poggio a Caiano.
Alle opere in mostra, si affiancheranno esempi di realizzazioni effimere destinate ai banchetti, come statue e trionfi di zucchero, salviette lavorate con preziose piegature secondo una tecnica ormai perduta, fino alla rappresentazione di una tavola imbandita, frutto di ricerche sulla trattatistica e sui documenti dell’epoca.
Il catalogo, edito da De Luca Editori d’Arte, anche nella versione in lingua inglese, oltre alle schede delle opere in esposizione, presenta una ricca serie di saggi introduttivi sui diversi temi coinvolti: l’arte del banchetto, i vetri, la ceramica, i trattati, la musica, i tessuti, fino all’importanza del banchetto in una corte cardinalizia dell’epoca.