Leonardo e Michelangelo
Per la prima volta un confronto approfondito tra i due Maestri del Rinascimento italiano attraverso una mostra di sessantasei disegni curata da Pietro C. Marani e Pina Ragionieri, su progetto scientifico di Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, Veneranda Biblioteca Ambrosiana e Fondazione Cardinale Federico Borromeo.
Comunicato stampa
È la prima volta che si propone al grande pubblico un approfondito confronto fra i due Maestri del Rinascimento italiano, attraverso l’esposizione di sessantasei disegni: quelli di Leonardo provengono dalla collezione della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, quelli di Michelangelo dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. L’esposizione nasce infatti dalla collaborazione - attiva da tempo - tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, depositaria di uno sterminato patrimonio grafico leonardesco e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze che conserva oltre duemila autografi di Michelangelo tra disegni e carte dell’Archivio Buonarroti.
“LEONARDO E MICHELANGELO. Capolavori della grafica e studi romani” è la mostra a cura di Pietro C. Marani e Pina Ragionieri, su progetto scientifico di Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, Veneranda Biblioteca Ambrosiana e Fondazione Cardinale Federico Borromeo che dal 27 ottobre 2011 al 19 febbraio 2012 sarà allestita negli spazi di Palazzo Caffarelli ai Musei Capitolini a Roma.
È un evento speciale, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, promosso da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali - Commissione Cultura, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Arcus S.p.a., Regione Lazio e Provincia di Roma, organizzato dall'Associazione Culturale Metamorfosi e da Zètema Progetto Cultura.
Si tratta di un evento di alta portata scientifica, che ha avuto, nella primavera scorsa, un preludio con la presentazione in Casa Buonarroti di una ventina di disegni di Leonardo e di Michelangelo in una preziosa mostra dal titolo “La scuola del mondo”. Il nome della mostra fiorentina si riferiva agli affreschi sul tema della Battaglia di Anghiari e della Battaglia di Cascina, che i due artisti dovevano dipingere, a gara, nella Sala del Maggior Consiglio, oggi Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio a Firenze. Le due opere non vennero portate a termine, ma gli studi preparatori furono importanti e ammiratissimi, tanto da essere definiti da Benvenuto Cellini la “scuola del mondo”.
La mostra romana partirà dai capolavori grafici delle due collezioni, per considerare poi l’attività romana dei due artisti, indagando nel contempo passioni e personali interessi dei Maestri, quali la pratica di cantiere per Michelangelo e l’ottica per Leonardo.
La mostra proporrà, nella sezione iniziale “Capolavori tra Capolavori”, un andamento speculare tale da rivelarsi una occasione davvero rara e imperdibile di riflessione sui due sommi artisti del Rinascimento italiano, spesso considerati “rivali” ma che invece sempre guardarono l’uno all’opera dell’altro con grande e reciproco interesse.
Nove capolavori di Leonardo documenteranno l’attività nel campo delle invenzioni meccaniche, dell’arte e dell’architettura militare, dell’idraulica e nello studio della geometria, del volo degli uccelli e del volo meccanico, offrendo una panoramica esemplificativa del vasto raggio delle sue ricerche. A questi faranno da contraltare i nove più celebri disegni di Michelangelo della Collezione della Casa Buonarroti, come il celebre Nudo di schiena riferibile alla Battaglia di Cascina, l’enigmatica Cleopatra, la Testa di Leda (forse il più bel volto tra i disegni michelangioleschi).
Sarà poi interamente dedicata al soggiorno romano di Leonardo la sezione “Appunti su Roma e studi romani di Leonardo”, che affronta diversi aspetti in altrettante sotto-sezioni: l’amore per “l’Antico”, per l’“Architettura” (in cui gli studi leonardeschi toccheranno anche un soggetto, la Basilica di San Pietro in Vaticano, poi affrontato da Michelangelo in prima persona), l’interesse per “Specchi, Ottica e Geometria”, l’attenzione per i “Disegni di figura”.
A seguire, il percorso della mostra conduce il visitatore alla sezione che approfondisce il lavoro di Michelangelo attraverso le sotto-sezioni “Michelangelo: utopia e pratica di cantiere” e “Michelangelo notomista” e un nucleo di fogli romani su “Michelangelo, Cappella Sistina e Cappella Paolina”.
Al termine di ciascuna delle due sezioni, quella su Leonardo e quella su Michelangelo, viene proposta “A seguito del genio” due piccole selezioni di alcune opere di particolare rilevanza create da artisti che, nel caso di Leonardo, appartennero alla sua scuola e, nel caso di Michelangelo, subirono la forte influenza del Maestro.