Jonathan Monk – Two Dozen Eggs and a Thumbprint
Per la mostra alla Loom Gallery Two Dozen Eggs and a Thumbprint – After PM, Jonathan Monk presenta due dozzine (non a caso) di scontrini su cui ha riprodotto il noto uovo con impronta di Piero Manzoni, ricordando il concetto di arte che si divora, dell’arte che paga il conto di una cena al ristorante, o di un buon drink al Bar Jamaica.
Comunicato stampa
Erano i primi anni Novanta quando Jonathan Monk, uscito dall’accademia d’arte di Glasgow, iniziava la serie degli Holiday Paintings. Su una piccola tela in verticale riproduceva in pittura acrilica le offerte esposte in vetrina da un’agenzia di viaggio cittadina. Scritti a mano tramite l’utilizzo di pennarelli, questi annunci presentavano solamente un elenco essenziale delle informazioni necessarie per attrarre clienti, come la località del soggiorno, il numero di notti, ma soprattutto il prezzo, che occupava gran parte del foglio. L’intervento dell’artista consisteva, al di là della riproduzione con un medium diverso di tali annunci, nel vendere le sue opere allo stesso prezzo del viaggio offerto dall’agenzia pagandosi indirettamente le ferie. L’artista proponeva così una scelta: decidere se spendere quegli stessi soldi per fare una vacanza o per comprare dell’arte.
Risale invece a non troppi anni fa l’inizio di una nuova serie di lavori, quando Jonathan Monk si trasferisce a Roma con la sua famiglia per un paio di anni. Qui vive una piacevole routine gastronomica, tra ristoranti e pizzerie, da solo, con famiglia o amici. Una volta rientrato a casa, sugli scontrini, tra il nome del ristorante e il conto finale, sopra l’elenco delle portate, l’artista riproduce a matita, occasionalmente ad acquerello, l’immagine dell’opera di un altro artista. Ecco un Open Cube di Sol LeWitt, un bastone di Cadere, una lattina di Warhol, il dito di Cattelan, e così via, ricreati su un supporto affatto convenzionale, che saranno rivenduti poi alla cifra del conto pagato.*
Per la mostra alla Loom Gallery Two Dozen Eggs and a Thumbprint - After PM, Jonathan Monk presenta due dozzine (non a caso) di scontrini su cui ha riprodotto il noto uovo con impronta di Piero Manzoni, ricordando il concetto di arte che si divora, dell’arte che paga il conto di una cena al ristorante, o di un buon drink al Bar Jamaica.
*Testo tratto da Exchange Economies (Piero Manzoni) di Luca Cerizza, One hundred meals between Rome and Berlin, Humboldt Edition.