Intrecci d’arte sulla Via della seta
Art Dialogue on the Silk Road. Quattro artiste accumunate dal tema del viaggio. A Palazzo Libera ogni artista presenta 12 lavori su carta.
Comunicato stampa
È un progetto nato nel 2009 con la mostra delle artiste Zhao Hong, cinese, e Reinhild Zietz, tedesca. Questa prima esposizione, allestita presso la Light Hause di Brema e patrocinata dal Senator for Culture of the Free Hanseatic City of Bremen, è stata successivamente presentata nel 2010 alla Beijing University e alla The China Agriculture University, entrambe di Pechino.
L’idea dello scambio interculturale proposto da questo progetto ha incontrato approvazione e risonanza presso il pubblico, in particolare tra i professori e gli studenti universitari. Il professore di letteratura della Beijing University, Chen Fengzhen, nel suo articolo The charm of the cultural exchange between female Chinese and German artists, ha apprezzato l’idea di far collaborare artisti di paesi diversi e ha esortato nuove artiste ad aggiungersi al progetto, affinchè diventasse un veicolo di dialogo culturale, riproponendo l’antica dizione di Silk Road coniata dal geologo tedesco Ferdinand von Richthofen, che viaggiò in Cina nel secolo XVI e che parlò per primo di “vie della seta”. Giunsero in Cina anche Marco Polo , Matteo Ricci e i missionari gesuiti , tra questi il Trentino Martino Martini, umanista e scienziato.
L’esposizione a Palazzo Libera di Villa Lagarina è la tappa italiana della mostra; nel 2012 sarà proposta nuovamente in Cina e poi in Germania.
Lungo il percorso, a Reinhild Zietz ( D) e Hong Zhao ( Cina ), fondatrici di Art Dialogue International si sono unite altre due artiste: Hilde Seyboth (D) e Mirta De Simoni Lasta (I). Una mostra quindi tutta al femminile , poeticamente “l’altra metà del cielo”, ciò che le accomuna è il tema del viaggio, la voglia di relazionarsi e comunicare.
A Palazzo Libera ogni artista presenta dodici lavori su carta dal linguaggio contemporaneo. La scelta del supporto non è casuale, la carta è un materiale fragile ma durevole, duttile e leggero quindi ben si adatta ai lunghi viaggi . E’ un riferimento anche ai rotoli di pergamena che portavano gli antichi viaggiatori con messaggi non sempre rassicuranti ma che ci hanno fatto conoscere la storia di scambi tra civiltà.
Questa mostra oltre che essere un percorso visivo è anche un racconto sul concetto di frontiera geografica, superata nell’incontro tra persone con storie, culture e sensibilità diverse. E’ vero infatti che per sua natura l’arte non ha confini né geografici né temporali; le sponde del mare, lo scorrere di un fiume, una catena montuosa o un deserto diventano vie di comunicazione e sono motivo di fondamento delle poetiche artistiche e della loro specificità.
Un grazie particolare all’assessore comunale alla Cultura Serena Giordani, a Marta Baldessarini assessore alla Cultura della Comunità della Vallagarina, al prof. Riccardo Scartezzini presidente del Centro Studi Martino Martini di Trento, per il loro significativo impegno che ha permesso di realizzare questo nostro progetto.