Il Regio la fabbrica dei sogni

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO REGIO
Piazza Castello 215, Torino, Italia
Date
Dal al

si potrà visitare durante tutte le
rappresentazioni d’opera e le manifestazioni che si terranno in Teatro fino al 30 giugno.

Vernissage
06/04/2013

ore 10.30-18 è previsto l’Open Day: Buon compleanno, Regio! Una giornata di apertura straordinaria e gratuita, con visite guidate al Teatro e con la possibilità di accedere alla mostra

Contatti
Email: info@teatroregio.torino.it
Curatori
Paola Giunti, Simone Solinas
Generi
documentaria, serata - evento
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Il Regio, la fabbrica dei sogni è la mostra – curata da Paola Giunti e Simone Solinas – allestita nel Foyer del Toro, che illustra l’attività degli ultimi quarant’anni del Regio e la storia architettonica del Teatro.

Comunicato stampa

Ad aprile il Teatro Regio compie quarant’anni. Il “Regio Teatro” di Torino – edificato nel 1740 su
progetto dell’architetto Benedetto Alfieri e raffigurato nell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert – ha 273
anni di vita, ma lo splendido gioiello settecentesco venne distrutto da un incendio nella notte tra l’8 e il 9
febbraio 1936. Dopo trentasette anni di attesa il nuovo Regio, firmato da Carlo Mollino e Marcello
Zavelani Rossi, fu inaugurato il 10 aprile 1973.
È questa rinascita che oggi il Teatro festeggia, con iniziative rivolte a tutti i cittadini, perché il Regio
non è solo opera, ma è anche “il Teatro della Città”, come sottolinea il Sindaco Piero Fassino: «Ricordo
l’orgoglio della città quando fu inaugurato […] il Regio è una delle istituzioni forti di Torino, che ne
caratterizza il profilo di Capitale della cultura». Orgoglio e soddisfazione anche nelle parole del
Sovrintendente Walter Vergnano: «Il Regio ha stabilito, in questi quarant’anni, un legame strettissimo con
la città, è nucleo centrale del progetto culturale di Torino, ed è uno dei migliori ambasciatori di Torino e
della cultura italiana nel mondo».
È Don Carlo, capolavoro di Giuseppe Verdi, il titolo scelto per celebrare il nostro compleanno. Sul
podio, il Direttore musicale Gianandrea Noseda. Quest’opera metterà in luce l’impegno e le capacità di
tutte le forze del Teatro. Il grandioso allestimento, realizzato dal Teatro Regio, è firmato dal regista Hugo
de Ana; in scena un cast straordinario: Ramón Vargas, Barbara Frittoli, Ildar Abdrazakov, Ludovic Tézier,
Daniela Barcellona e Marco Spotti. La produzione di Don Carlo è realizzata con il sostegno di Banca
Fideuram, Partner Sostenitore del Teatro Regio. L’opera sarà trasmessa da Radio3 sabato 13 aprile alle ore
20 e la Rai ne realizzerà un DVD.
Il Regio, la fabbrica dei sogni è la mostra – curata da Paola Giunti e Simone Solinas – allestita nel
Foyer del Toro, che illustra l’attività degli ultimi quarant’anni del Regio e la storia architettonica del
Teatro. Una narrazione agile e intrigante, che si avvale anche di numerosi disegni originali di Carlo
Mollino messi a disposizione dal Politecnico di Torino, nonché del modello al vero di 5,5 metri della
futuristica auto da record progettata da Mollino negli anni ’50 e realizzato da Stola. La nostra storia è
ovviamente fatta di spettacoli e quindi si potranno sfogliare speciali “album dei ricordi” con le più belle
immagini delle nostre messe in scena. Grazie alla collaborazione del Museo Casa Mollino, si potranno
ammirare numerosi oggetti personali del visionario architetto torinese. Sarà inoltre possibile vedere sui
grandi vidi-wall, presi a prestito dal recente allestimento dei Vespri siciliani, un reportage realizzato in
collaborazione con la Rai e firmato dal giornalista Orlando Perera. Grazie alla collaborazione con «La
Stampa», due postazioni multimediali daranno accesso agli archivi storici del giornale. Per l’occasione, la
facciata esterna del Regio diventerà uno scenografico portale d’ingresso, con un grande toro stilizzato,
simbolo del Teatro e della Città. Il pubblico sarà accolto nel Foyer da un sorprendente “mare di musica”,
allestimento di grande impatto visivo realizzato dai nostri Laboratori di scenografia, mentre lungo le scale
mobili della vetrata su Galleria Tamagno saranno esposti alcuni dei nostri più spettacolari costumi
teatrali. La mostra sarà inaugurata il 6 aprile alle ore 10.30 e si potrà visitare durante tutte le
rappresentazioni d’opera e le manifestazioni che si terranno in Teatro fino al 30 giugno.
Sabato 6 aprile (ore 10.30-18) è previsto l’Open Day: Buon compleanno, Regio! Una giornata di
apertura straordinaria e gratuita, con visite guidate al Teatro e con la possibilità di accedere alla mostra.
Moltissime saranno le iniziative e le sorprese per grandi e piccini: tra queste, la possibilità di farsi
fotografare nei panni dei protagonisti delle più note opere, di partecipare – con l’aiuto delle nostre guide
specializzate – a piccole messe in scena recitate e cantate, nonché “giocare” con l’opera. Gli appassionati e
i neofiti potranno intraprendere un affascinante viaggio “intorno alla voce” assistendo a un’originale
conferenza. Da mattina a sera, concerti dei gruppi musicali e vocali del Regio riempiranno di note il
Teatro. UFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Pubbliche Relazioni
Paola Giunti (Direttore), Sara Zago (Relazioni con la Stampa)
Tel: +39 011 8815233/239 - [email protected][email protected][email protected] - www.teatroregio.torino.it
Sabato 6 aprile, dalle ore 21 nel Foyer del Toro, un appuntamento imperdibile con la Febbre del
sabato sera, una festa Anni ’70: fino a notte fonda si alterneranno gruppi musicali del Regio che
suoneranno dal vivo canzoni pop e rock; insomma, un fantastico tuffo nei mitici anni ’70. Per partecipare
sarà sufficiente tirare fuori dall’armadio i pantaloni a zampa d’elefante o passare in un negozio di abiti
vintage. Lasciatevi contagiare e venite a ballare al Teatro Regio. L’ingresso è libero.
Per tutto il mese di aprile, il Regio non mancherà di stupire: la musica “avvolgerà” la città e uscirà
dalle sale auliche per riversarsi nelle strade. Il 10 aprile, giorno esatto del 40° compleanno, alcune
formazioni di Artisti del Teatro terranno concerti in diversi luoghi della città, intonando un Happy
Birthday! finale al Regio e a Torino.
Con la collaborazione di GTT sarà possibile ascoltare nelle stazioni della metropolitana una
selezione musicale operistico-sinfonica, un “the best of” tratto dalle produzioni del Teatro Regio. Il Regio
“vola da Torino” grazie alla collaborazione con l’Aeroporto di Torino: i passeggeri in transito potranno
vedere splendide immagini degli spettacoli andati in scena in questi ultimi 40 anni al Regio e una
selezione delle nostre migliori incisioni diventerà la colonna sonora dello scalo torinese. La musica si
diffonderà anche sotto i portici di piazza Castello davanti al Teatro.
Per rendere accessibile a tutti il ricco patrimonio documentale, di informazioni e di testimonianze
sull’attività artistica di questi quarant’anni, è stato realizzato un portale web, una finestra sul mondo
della Rete per consultare l’immenso archivio del Teatro. In sostanza, sarà disponibile la Storia del Regio
in un click. Il progetto, realizzato da ProMemoria, è disponibile su http://archivi.teatroregio.torino.it.
Gli allievi dell’Istituto “Albe Steiner” di Torino, da alcuni anni documentano con foto e video le
attività del Regio. In occasione di Regio40 verranno presentati i loro sguardi under 18. Uno dei vidi-wall
nel Foyer del Toro mostrerà infatti un breve video, una selezione delle fotografie più emozionanti e i 6
manifesti vincitori del concorso grafico indetto per celebrare l’importante anniversario. L’autrice del
manifesto primo classificato del concorso grafico è Michela Boasso (della classe V D).
Fino al 31 marzo è possibile partecipare al primo Instagram Challenge dedicato al Teatro. I
partecipanti sono chiamati a interpretare con uno o più scatti fotografici le emozioni legate all’Opera e a
condividerli su Instagram con hashtag #regio40. Tutte le foto in gara sono visibili in tempo reale su
http://followgram.me/teatroregiotorino. Il Challenge è realizzato in partnership con Instagramers
Torino. Entro il 6 aprile, sui social del Regio saranno annunciati i tre finalisti del Challenge.
Grazie alla collaborazione con Angelo De Leo, fotografo certificato Google, il Regio presenta una
nuova visita virtuale al Teatro, visibile su Google Maps e collegata a Streetview.
Tra le altre iniziative, segnaliamo il 3 aprile alle ore 17.30 l’Incontro con l’Opera dedicato a Don Carlo,
curato da Carlo Majer; inoltre, il 17 aprile alle ore 17, il convegno Intorno al Don Carlo sulle tematiche
storiche che fanno da sfondo all’opera di Verdi, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi
di Torino - Dipartimento di Studi Politici.
AAA cercasi nati il 10 aprile 1973. Festeggiamo il compleanno con i nostri “coetanei” ai quali
abbiamo riservato regali a sorpresa, quindi invitiamo i nati il 10 aprile 1973 a mettersi in contatto con il
Regio al tel. 011.8815.239 o scrivendo all’email: [email protected].
Il logo di Regio40 è stato creato dal pubblicitario torinese Silvano Guidone, ora Consigliere
d’amministrazione del Regio, ed è stato il primo regalo che abbiamo ricevuto per il nostro compleanno.
L’immagine coordinata di Regio40 è firmata da Francesco Panico.
Per informazioni e aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it/regio40 e tel. 011.8815.557.
Venite a festeggiare il Teatro!
Torino, 27 marzo 2013 Il Teatro Regio festeggia quarant’anni, ma ha 273 anni di vita ed è uno dei teatri
italiani con la storia più antica. Purtroppo un drammatico incendio ci portò via un gioiello
architettonico, una fenice che riuscì a rinascere dalle ceneri solamente 37 anni dopo, quel
10 aprile 1973, quando un pubblico da grandi occasioni vide per la prima volta un teatro
che, unico al mondo, mescolava il rosso e viola. Il percorso che portò i cittadini torinesi ad
avere di nuovo il proprio teatro d’opera fu lungo e difficile: molto infatti ci si interrogò
sulla necessità di un’opera che era, per ovvi motivi, costosa e impegnativa.
Adesso, a quarant’anni di distanza, il Regio firmato da Carlo Mollino e Marcello
Zavelani Rossi è, senza dubbio, uno dei simboli più prestigiosi della città ed è allo stesso
tempo il teatro di tutti, non solo degli appassionati di musica. Il Regio è una “casa della
cultura”, elemento trainante di un processo di rinnovamento di Torino, che in poco tempo
è riuscita a passare da città industriale a città con forte vocazione turistica, grazie agli
investimenti e alla valorizzazione del suo grande patrimonio: artistico, culturale e
musicale. E se il “Regio Teatro” era nel Settecento meta importante dei Grand Tour
europei, adesso è, per la qualità delle sue produzioni, punto di riferimento nel panorama
internazionale sia per il pubblico – che ci segue sempre più numeroso – sia per gli artisti
più prestigiosi, che hanno fatto del Regio il loro teatro d’elezione. Una maturità artistica
che trova grandi riconoscimenti nelle tournée all’estero e nelle molteplici incisioni
discografiche che lo vedono protagonista.
Siamo orgogliosi che il Regio sia un importante biglietto da visita per Torino e
continueremo a lavorare con passione per rappresentare al meglio la tradizione culturale
italiana nel mondo, ambasciatori di una città che, a pieno titolo, può definirsi Capitale
della musica.
Buon compleanno Teatro Regio, meravigliosa “fabbrica di sogni”!
Walter Vergnano Piero Fassino
Sovrintendente Sindaco della Città di Torino
del Teatro Regio Presidente del Teatro Regio Celebrare 40 anni è una bella ricorrenza nella vita di una persona, così come nella
vita di importanti istituzioni.
Nei primi quarant’anni di vita si ricerca un’identità propria e si lavora per
affermarla e consolidarla, preparando così i necessari sviluppi per il futuro. Questo è il
grande momento del “nuovo” Teatro Regio di Torino che, rinato sulle ceneri di quello
“antico” e mantenendone il prestigio storico, si pone il compito di indicare la direzione che
il teatro musicale deve intraprendere da qui in avanti. Oggi è ineludibile l’esigenza di
seminare a piene mani bellezza, impegno, rispetto, lavoro sinergico e responsabile, per
servire al meglio l’arte e la società moderna in rapida trasformazione.
La grande scommessa che insieme ci prepariamo a giocare è quella di essere
protagonisti essenziali e quindi imprescindibili nella costruzione di un nuovo modello
sociale dove ognuno, compreso il nostro pubblico, si senta coinvolto responsabilmente e
gioiosamente nella vita di un Teatro Regio propositivo, propulsivo e vicino a tutti coloro
che lo vorranno.
Auguri!
Gianandrea Noseda
Direttore musicale
del Teatro Regio Breve cronologia del Teatro Regio dalle origini alla ricostruzione
Settecento
26 dicembre 1740 Inaugurazione del Teatro Regio, costruito in appena due anni su progetto di Benedetto Alfieri e
dotato di una capienza di 2.500 persone.
1761 La Stamperia Reale pubblica le incisioni realizzate da Giovanni Antonio Belmondo sui disegni
originali di Benedetto Alfieri, al fine di divulgare in tutta Europa i fasti della dinastia sabauda.
1772 Riprodotte in vari trattati di architettura, le tavole dell’Alfieri ricevono una definitiva
consacrazione con la pubblicazione, nel 1772, nell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert.
16 gennaio 1771 Wolfgang Amadeus Mozart e il padre Leopold sono al Regio e assistono all’opera Annibale in
Torino di Giovanni Paisiello.
1792-1797 Chiusura del Teatro a causa della Campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte.
1798-1806 Il Teatro Regio viene rinominato Teatro Nazionale (1798), Grand Théâtre des Arts (1802) e infine
Théâtre Impérial.
Ottocento
1814 Con il rientro dei Savoia a Torino il Théâtre Impérial ritorna Teatro Regio.
1837 Restauro di impronta neoclassica imposto dal re Carlo Alberto per opera degli architetti Pelagio
Palagi ed Ernesto Melano.
1846 Nasce la Scuola di Ballo del Teatro Regio.
2 aprile 1860 In occasione dell’insediamento del primo Parlamento italiano in Palazzo Madama, eccezionale
rappresentazione de La traviata di Giuseppe Verdi, presente anche come parlamentare.
1862 Nuovo restauro della sala a indirizzo neo-barocco, per opera di Angelo Moia.
1 gennaio 1870 Con il definitivo trasferimento della capitale a Roma, il Demanio della Corona cede il Teatro
Regio alla Città di Torino.
12 marzo 1872 Istituzione dei Concerti Popolari con l’Orchestra del Teatro Regio (svoltisi al Teatro Vittorio
Emanuele fino al 19 dicembre 1886).
1 febbraio 1893 Prima rappresentazione assoluta di Manon Lescaut di Giacomo Puccini.
10 dicembre 1895 Arturo Toscanini è direttore stabile del Regio, incarico che manterrà fino al 1898.
25 dicembre 1895 Prima rappresentazione italiana de Il crepuscolo degli dèi di Richard Wagner diretta da Arturo
Toscanini.
1 febbraio 1896 Prima rappresentazione assoluta de La bohème di Giacomo Puccini diretta da Arturo Toscanini.
1 maggio 1898 Al Parco del Valentino viene inaugurata l’Esposizione Generale Italiana. Nell’arco di sei mesi
Arturo Toscanini, con l’Orchestra Municipale e del Teatro Regio, dirige ben 43 concerti al
Palazzo della Musica; fra gli ospiti, anche Giuseppe Verdi e Francesco Tamagno.
Novecento
1901-1905 Chiusura del Teatro e restauro della sala su progetto di Ferdinando Cocito. Capienza aumentata
a 3.000 posti.
22 dicembre 1906 Prima rappresentazione italiana di Salome di Richard Strauss, diretta dall’autore.
19 febbraio 1914 Prima rappresentazione assoluta di Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai diretta da Ettore
Panizza.
1924 Restauri e ampliamenti dell’edificio, con sopraelevazione della torre di scena; rimodernamento
degli impianti scenici e scenotecnici.8-9 febbraio 1936 Nella notte, un incendio distrugge completamente il Teatro Regio. La sera dell’8 febbraio, era
andata in scena Liolà, opera di Giuseppe Mulè.
12 febbraio 1936 A tre giorni dall’incendio, l’attività del Regio riprende al Teatro Vittorio Emanuele con l’Otello di
Giuseppe Verdi.
Il percorso per la ricostruzione
4 febbraio 1937 Viene bandito il Concorso pubblico nazionale per il progetto di ricostruzione.
21 dicembre 1937 Il progetto di Aldo Morbelli e Robaldo Morozzo della Rocca vince il concorso (capienza prevista:
3.393 posti).
1939 Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici approva il progetto esecutivo Morbelli-Morozzo della
Rocca, con termine previsto dei lavori il febbraio 1942 (capienza prevista: 2.700 posti).
8 maggio 1940 Sospensione dei lavori a causa dell’ingresso dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale.
1943-1945 L’attività lirico-sinfonica viene interrotta negli ultimi due anni di guerra.
3 novembre 1945 Nasce l’Ente Municipale Lirica e Concerti (poi Ente Autonomo Lirica e Concerti della Città di
Torino), con sede al Teatro Gobetti. Sovrintendente Ferruccio Negrelli.
1 marzo 1948 Morbelli e Morozzo della Rocca ripresentano il progetto del 1937 con alcune modifiche (capienza
prevista: 3.700-4.000 posti).
10 luglio 1949 Il sindaco della Città lancia un appello alla cittadinanza per l’apertura di una pubblica
sottoscrizione.
4 ottobre 1950 Viene istituito e riconosciuto dallo Stato l’Ente Autonomo Teatro Regio della Città di Torino.
6 maggio 1954 La Giunta Comunale delibera la revisione del progetto Morbelli-Morozzo della Rocca a seguito
delle nuove proposte della Commissione per il Piano Regolatore.
10 febbraio 1955 Presentazione di un nuovo progetto Morbelli-Morozzo della Rocca (capienza prevista: 3.500 posti)
26 ottobre 1956 La Giunta Comunale affida a Morbelli e Morozzo della Rocca lo studio di un nuovo progetto,
rielaborato e ridimensionato rispetto al precedente per esigenze soprattutto economiche.
7 maggio 1959 Il Consiglio Comunale approva il sesto progetto di Morbelli-Morozzo della Rocca.
1962 Nuova rielaborazione del progetto Morbelli-Morozzo della Rocca, approvato e appaltato
(capienza prevista: 2.374 posti).
25 settembre 1963 Posa della prima pietra.
31 maggio 1965 Il Consiglio Comunale delibera la risoluzione del contratto con Morozzo della Rocca (Aldo
Morbelli muore l’8/9/1963) e affida l’incarico a Carlo Mollino e Marcello Zavelani Rossi.
9 novembre 1965 Mollino e Zavelani Rossi presentano il progetto di massima, approvato dal Consiglio Comunale
(capienza prevista: 1.788 posti).
14 agosto 1967 Viene approvata la legge 800, che sancisce il nuovo ordinamento degli enti lirici e delle attività
musicali. Il Teatro Regio di Torino è riconosciuto fra le tredici istituzioni nazionali.
Settembre 1967 Hanno inizio i lavori per il nuovo Teatro Regio.
18 gennaio 1971 Giuseppe Erba diventa sovrintendente del Teatro Regio.
L’inaugurazione e il restauro acustico
10 aprile 1973 Inaugurazione del nuovo Teatro Regio con I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi per la regia di
Maria Callas e Giuseppe Di Stefano, scene e costumi di Aligi Sassu, coreografie di Serge Lifar,
direzione d’orchestra di Fulvio Vernizzi. Interviene il Presidente della Repubblica Giovanni
Leone.
11 aprile 1973 Nel ciclo di manifestazioni, convegni e spettacoli realizzati in occasione dell’inaugurazione del
Teatro, viene inaugurato anche il Piccolo Regio con Il trasloco, spettacolo ideato e interpretato da
Vittorio Gassman.
1996-1997 Lavori di restauro acustico della sala, firmati da Roberto Gabetti e Aimaro Isola e dallo Studio
Müller: viene eliminata la moquette e installato un nuovo boccascena, sovrapposto alla struttura
di Mollino (capienza: 1.582 posti).STAGIONE D’OPERA 2012-2013
DON CARLO
Gianandrea Noseda dirige il capolavoro verdiano
in scena per i 40 anni dalla rinascita del Teatro Regio
Teatro Regio, giovedì 11 aprile 2013 ore 20
Don Carlo, l’opera più complessa e monumentale di Giuseppe Verdi, va in scena al Teatro
Regio dall’11 al 23 aprile nella versione in quattro atti composta nel 1884. Con l’opera verdiana, il
Regio festeggia i quarant’anni dalla rinascita, avvenuta il 10 aprile 1973.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio sale il Direttore musicale del Teatro, Gianandrea
Noseda, che ha più volte diretto Don Carlo con carisma ed energia. Questa edizione dell’opera è
curata dal regista Hugo de Ana, che firma anche le scene e i costumi. L’allestimento, realizzato dal
Teatro Regio, è stato rappresentato per la prima volta a Torino nel 2006.
La produzione è realizzata con il sostegno di Banca Fideuram, Partner Sostenitore del Regio.
Nel difficile ruolo di Don Carlo si esibisce il tenore messicano Ramón Vargas, dal timbro
luminoso, applaudito nei teatri di tutto il mondo per la sua espressione elegante e attenta. Al suo
fianco, nella parte di Elisabetta, Barbara Frittoli, soprano che negli anni si è distinta come grande
interprete delle eroine della maturità verdiana. Filippo II è Ildar Abdrazakov, basso russo
specializzato nel repertorio italiano, che ha debuttato lo scorso anno in questo ruolo ottenendo
entusiastici consensi. Il baritono francese Ludovic Tézier veste i panni di Rodrigo, il mezzosoprano
Daniela Barcellona quelli della principessa Eboli e il basso Marco Spotti è il grande Inquisitore. Nel
corso delle nove recite, si alternano nei ruoli principali Alex Vicens (Don Carlo), Svetlana Kasyan
(Elisabetta), Giacomo Prestia (Filippo II), Dalibor Jenis (Rodrigo), Anna Maria Chiuri (Eboli) e
Aleksandr Vinogradov (il grande Inquisitore). Completano il cast: Roberto Tagliavini, Sonia Ciani,
Erika Grimaldi, Dario Prola, Alejandro Escobar, Luca Casalin, Fabrizio Beggi, Scott Johnson, Federico
Sacchi, Riccardo Mattiotto, Franco Rizzo e Marco Sportelli. La coreografia è di Leda Lojodice e le luci
di Sergio Rossi. Maestro del coro è Claudio Fenoglio.
Don Carlo sarà trasmesso da Radio3 il 13 aprile alle ore 20. La Rai ne realizzerà inoltre un DVD.
Domenica 28 aprile, al termine delle recite torinesi, il maestro Noseda, sempre alla guida
dell’Orchestra e Coro del Regio, presenterà l’opera in forma di concerto al Théâtre des ChampsElysées di Parigi, prima tappa della tournée che vedrà i complessi artistici del Teatro nelle capitali
europee della musica.
In questa messa in scena, lo splendore degli ori della corte barocca spagnola sarà reso opaco da
un’atmosfera tenebrosa: il palcoscenico in penombra rappresenterà il contesto di oppressione
autoritaria in cui si muovono i personaggi. I toni cupi, come spiega il maestro Noseda, sono tipici del
titolo verdiano: «La tinta di Don Carlo è unica. Tutte le atmosfere sono notturne, o di interni.
Raramente c’è luce: la prigione, il chiostro, tutto è claustrofobico e oscuro. E questo si riflette nelle
esperienze dei personaggi, tutte senza sbocco: la rivolta non ha sbocco, l’amore non ha sbocco,
Filippo è indeciso, l’amicizia viene troncata bruscamente, non c’è niente che si sviluppi: e in questo è
un’opera “attuale”. Quando si è troppo attaccati alle proprie convinzioni ci si fa solo male e non si va
da nessuna parte». UFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Pubbliche Relazioni
Paola Giunti (Direttore), Sara Zago (Relazioni con la Stampa)
Tel: +39 011 8815233/239 - [email protected][email protected][email protected] - www.teatroregio.torino.it
La genesi di un’opera così complessa e peculiare fu tutt’altro che serena. Verso il 1864 Verdi si
era proposto di abbandonare la sua attività di compositore, ma il suo ritiro era solo un vago progetto:
infatti, quando da Parigi gli giunse la richiesta di scrivere un nuovo grand-opéra, non seppe opporre
un netto rifiuto e si vide recapitare una serie di interessanti proposte. La scelta non fu immediata: per
Verdi era difficile giudicare la fattibilità di un lavoro dal semplice soggetto, essendo per lui
fondamentale il libretto. Nell’estate del 1865, l’auspicato libretto arrivò, firmato da François-Joseph
Méry e Camille Du Locle, ispirato al poema drammatico Don Carlos, Infant von Spanien di Friedrich
Schiller. Il lavoro di Schiller attirava Verdi da anni, senza però averlo mai convinto pienamente a
causa della tortuosità dell’azione. Il lavoro fu lungo e faticoso, e dopo le aggiunte sopravvennero i
tagli. Don Carlos andò finalmente in scena nel 1867 e, secondo la dichiarazione dello stesso Verdi, non
fu un successo: molti considerarono l’opera troppo lunga e priva di melodia. Nel 1882, dopo lunghe
riflessioni, Verdi si decise a ridurre le dimensioni dell’opera portando a numerosi accorciamenti e
alla soppressione del primo atto e del balletto. Molte pagine di indiscussa bellezza furono cancellate,
ma il dramma acquistò essenzialità e carattere. Nella nuova forma in quattro atti e in italiano, Don
Carlo debuttò alla Scala nel 1884. È questa la versione che va in scena al Teatro Regio.
L’azione si svolge nella Spagna cinquecentesca; Don Carlo, infante di Spagna, è in preda alla
disperazione perché suo padre, re Filippo II, ha sposato la donna che lui ama, Elisabetta di Valois.
Come scrisse Massimo Mila: «Mai Verdi si è tanto inoltrato nell’esplorazione dei misteri più sottili
dell’anima come nella descrizione dell’amore colpevole e soffocato tra Don Carlo e la giovane
matrigna». Per sottrarre Don Carlo allo sconforto, l’amico Rodrigo, marchese di Posa, lo incita a
partire per le Fiandre a difendere la popolazione oppressa dal duro regime spagnolo; Carlo accetta,
ma chiede al marchese di aiutarlo a porgere un saluto alla regina. Elisabetta lo riceve e il giovane le
rinnova le sue profferte d’amore per poi fuggire improvvisamente. Carlo presto diventa paladino
della causa fiamminga e va a incontrare il re che, accusandolo di tradimento, lo fa imprigionare e
condannare a morte. Il re, uomo su cui grava il peso dell’autorità e della solitudine, ha scoperto
l’amore sbocciato tra sua moglie e suo figlio, ma Rodrigo riesce a dimostrare l’innocenza della regina
e a far ricadere su di sé l’accusa di tradimento, sacrificandosi al posto dell’amico. Per le strade intanto
è scoppiata la rivolta: il popolo spagnolo preme perché Carlo esca dalla prigione; Filippo accorre a
liberarlo, ma il figlio lo rifiuta ed esce per unirsi alla folla. L’infante, prima di fuggire nelle Fiandre,
incontra la regina per l’ultima volta; i due giovani sono sorpresi dal re e dal grande Inquisitore, che
intendono condannarli a morte, ma improvvisamente si presenta il fantasma dell’imperatore Carlo V,
che porta via con sé Carlo verso la pace eterna.
Nell’ambito delle iniziative per i 40 anni del Teatro Regio, Don Carlo sarà presentato al
pubblico da Carlo Majer nell’Incontro con l’Opera al Piccolo Regio Puccini mercoledì 3 aprile alle ore
17.30; mercoledì 17 aprile alle ore 17 si terrà in Sala Caminetto il convegno Intorno al Don Carlo, con
interventi di Mario Tesini dell’Università di Parma (La concezione del potere in Verdi e nel Don Carlo),
Anna Chiarloni dell’Università di Torino (Il linguaggio del cuore in Alfieri e in Schiller) e Pier Paolo
Portinaro dell’Università di Torino (Filippo e il Grande Inquisitore). Il convegno è organizzato in
collaborazione con l’Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Studi Politici.
La “prima” di Don Carlo, abbinata al turno A, avrà luogo giovedì 11 aprile alle ore 20,
anziché mercoledì 10 aprile. Si pregano gli Abbonati del Regio di verificare sul sito del Teatro le
date e gli orari abbinati al proprio Turno.
Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242 - e-mail:
[email protected]. Info - Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.
Torino, 27 marzo 2013 DON CARLO
Opera in quattro atti
Libretto di François-Joseph Méry e Camille Du Locle
dal poema drammatico Don Carlos, Infant von Spanien di Friedrich Schiller
Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi Interpreti
Don Carlo, infante di Spagna tenore Ramón Vargas / Alex Vicens*
Elisabetta di Valois soprano Barbara Frittoli / Svetlana Kasyan*
Filippo II, re di Spagna basso Ildar Abdrazakov / Giacomo Prestia*
Rodrigo, marchese di Posa baritono Ludovic Tézier / Dalibor Jenis*
La principessa Eboli mezzosoprano Daniela Barcellona / Anna Maria Chiuri*
Il grande Inquisitore, cieco, nonagenario basso Marco Spotti /
Aleksandr Vinogradov (16, 18, 20, 21)
Un frate basso Roberto Tagliavini
Tebaldo, paggio di Elisabetta soprano Sonia Ciani
Voce dal cielo soprano Erika Grimaldi
Il conte di Lerma tenore Dario Prola / Alejandro Escobar
Un araldo del re tenore Luca Casalin
Deputati fiamminghi bassi Fabrizio Beggi, Scott Johnson,
Federico Sacchi, Riccardo Mattiotto,
Franco Rizzo, Marco Sportelli
Direttore d’orchestra Gianandrea Noseda
Regia, scene e costumi Hugo de Ana
Coreografia Leda Lojodice
Luci Sergio Rossi
Assistente alla regia Filippo Tonon
Assistente alle scene Juan Guillermo Nova
Assistente ai costumi Cristina Aceti
Assistente alle luci Andrea Tocchio
Maestro del coro Claudio Fenoglio
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO
Allestimento Teatro Regio
con il sostegno di
Teatro Regio
Giovedì 11 Aprile 2013 ore 20 Turno A
Domenica 14 Aprile 2013 ore 14.30 Turno F
Martedì 16 Aprile 2013* ore 15 Turno Pomeridiano 2
Mercoledì 17 Aprile 2013 ore 20 Turno B
Giovedì 18 Aprile 2013* ore 20 Turno Aziendale
Venerdì 19 Aprile 2013 ore 20 Turno D
Sabato 20 Aprile 2013* ore 20 Turno Regione 1
Domenica 21 Aprile 2013 ore 15 Turno C
Martedì 23 Aprile 2013* ore 20 Fuori abbonamento La storia del Regio in un click
In occasione del 40° anniversario dell’inaugurazione del nuovo Teatro disegnato dall’architetto
Carlo Mollino, il Teatro Regio, in collaborazione con la società Promemoria, ha deciso di aprire al
pubblico locale e internazionale la possibilità di accedere alla storia e al patrimonio artistico del
Teatro attraverso la pubblicazione online del Portale Archivi.
Con un solo click sarà possibile accedere alla storia del Teatro Regio e della musica in Piemonte a
partire dall’origine dei teatri di corte sabaudi, dalla metà del Seicento al futuro, una grande storia
che l’Archivio Storico del Regio si è proposto di documentare, conservare e tramandare fin dalla
sua istituzione nel 1973 e che si è arricchita nel corso degli anni con donazioni e acquisizioni di
fondi arrivando a oltre trentamila voci tra libretti d’opera e di ballo dal 1700 a oggi, stampe,
lettere, fotografie, dipinti, cimeli, costumi, spartiti, schede biografiche, cronologie, documenti
audio-video.
La nuova piattaforma multimediale, che consolida in maniera strutturata i diversi fondi
dell’Archivio Storico del Regio, è stata messa a punto da Promemoria, Partner Sostenitore del
Teatro e una delle prime heritage-agency italiane che da anni lavora alla valorizzazione
dell’identità e della memoria di musei, imprese e fondazioni.
Per valorizzare il proprio patrimonio archivistico, il Teatro Regio ha inoltre scelto di aderire al
progetto Kollectium, sito web ufficiale per la vendita online di immagini heritage provenienti dagli
archivi storici di prestigiosi brand industriali e culturali italiani. A partire a maggio, su
kollectium.com si potranno acquistare in esclusiva stampe fine art su finiture vintage e
contemporanee: una straordinaria collezione storica che rivive come oggetto d’arte, d’arredo e
interior design.
Teatro Regio - Portale Archivi
archivi.teatroregio.torino.it
[email protected]
Tel. +39 011 8815.246
Promemoria
www.pro-memoria.it
[email protected]; [email protected]
Tel. +39 011 1969 4875
Torino, 27 marzo 2013 Succursale Via Monginevro, 291 – 10142 Torino – tel. 011 0341225 fax. 0110341226 Sede Aggregata I.P. “F. Balbis” Via Assarotti, 12 – 10122 Torino – tel. 011/0341224
Albe Steiner Istituto Professionale Statale
Sede Lungo Dora Agrigento, 20 A – 10152 Torino – tel. 011 4310963 / 4310872 fax. 011 4362618
C.F. 97533580011 e-mail: [email protected]
La collaborazione dell’Istituto professionale Albe Steiner con il Teatro Regio, iniziata
lo scorso anno con le riprese video dell’intera stagione operistica, continua oggi con
l’adesione alle manifestazioni ideate in occasione dell’anniversario della ricostruzione
del Teatro Regio: “Regio40. La fabbrica dei sogni”.
L’iniziativa si muove in un percorso di formazione degli studenti che sempre più
devono misurarsi con il mondo del lavoro sin dai primi anni scolastici.
Al progetto hanno partecipato: 11 classi, 233 studenti, 12 insegnanti. Sono stati
realizzati 1000 scatti dagli allievi di Fotografia, 1 promo dalla classe Audiovisivi e si è
svolto un Concorso a cura del dipartimento di Grafica cui hanno aderito 176 allievi.
Il bando del Concorso è stato incentrato sulla creazione di una locandina in
occasione del 40° anniversario della ricostruzione del Teatro Regio. Dopo attenta
valutazione degli elaborati presentati, la commissione ha deciso di premiare la grande
partecipazione e l’operato di qualità con 5 riconoscimenti:
1° classificato: Michela Boasso V D
Per la forza, la freschezza e l’originalità dell’immagine: una evocativa
rappresentazione del geniale architetto Carlo Mollino, autore del progetto del nuovo
Teatro Regio.
2° classificato: Federica Carbone IV D
Il personaggio di Mollino è stato interpretato in maniera teatrale dando un’immagine
singolare e originale
3i
classificati a pari merito: Federico Pelizza V H e Gianluca Chiantia IV G
4° classificato: Samuel Zaccaro V B
5° classificato: Mattia Giraldi IV G
Le opere verranno esposte, in concomitanza con il compleanno del Teatro Regio,
dal 10 Aprile, anche nello “Spazio Steiner” all’interno dell’Istituto Albe Steiner in Lungo
Dora Agrigento 20.
Per informazioni: http://www.istitutoalbesteiner.it
Torino, 27 marzo 2013
Il Dirigente Scolastico
Marinella Principiano 1973-2013
40 ANNI DEL TEATRO REGIO
Fabbrica
La
dei
Sogni
anni
del
Teatro Regio
1973 - 2013
40
Fabbrica
La
dei
Sogni
anni
delTeatro Regio
1973 - 2013
40
MOLLINO
LA FABBRICA
DEI SOGNI.
40 ANNI DI TEATRO REGIO1973-2013
SOGNI
40
1973 2013
La
FABBRICA
DEI
anni del
teatro
REGIO
Michela Boasso
1° classificato
Federico Pelizza
3° classificato
Samuel Zaccaro
4° classificato
Federica Carbone
2° classificato
Gianluca Chiantia
3° classificato
Mattia Giraldi
5° classificatoUFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Pubbliche Relazioni
Paola Giunti (Direttore), Sara Zago (Relazioni con la Stampa)
Tel: +39 011 8815233/239 - [email protected][email protected][email protected] - www.teatroregio.torino.it
AAA CERCASI NATI IL 10 APRILE 1973
«Celebrare 40 anni – scrive il maestro Gianandrea Noseda – è una bella ricorrenza
nella vita di una persona così come nella vita di importanti istituzioni. Nei primi 40 anni di
vita si ricerca un’identità propria e si lavora per affermarla e consolidarla preparando così i
necessari sviluppi per il futuro».
Nell’ambito delle iniziative di Regio40, vogliamo dedicare un posto speciale ai nostri
coetanei: tutti i nati, come noi, il 10 aprile 1973!
Il nostro invito è rivolto dunque a tutti voi: festeggiamo insieme questo importante
anniversario! Saremo felici di conoscervi e di offrirvi regali speciali!
Potete mettervi in contatto con noi al numero telefonico 011.8815.239 o scrivendo a:
[email protected].
Questo è un momento speciale per il Teatro, rinato il 10 aprile 1973 dalle ceneri che
cancellarono, in una notte del 1936, il magnifico gioiello settecentesco edificato 273 anni fa, e
oggi il Regio lo celebra con manifestazioni e iniziative che coinvolgono non solo il Teatro, ma
l’intera città in un clima di festa. Proposte rivolte a tutti i cittadini, perché il Regio non è solo
opera, ma è anche “il Teatro della Città”, come sottolinea il Sindaco Piero Fassino: «Mi
ricordo l’orgoglio della città quando fu inaugurato il Teatro, nel 1973. Oggi è una delle
istituzioni forti di Torino, che ne caratterizza il profilo di capitale della cultura, è
un’immagine autorevole e prestigiosa dell’Italia e di Torino nel mondo». Ricorda il
Sovrintendente Walter Vergnano: «La città si “appropriò” in fretta del nuovo Teatro, gli
appuntamenti erano esauritissimi anche perché tutti volevano vedere la novità. In
quarant’anni il Regio si è costruito il ruolo di “casa della cultura” e ha stabilito un legame
strettissimo con la città».
Torino, 27 marzo 2013